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    Sampdoria, confermato D'Aversa. Ma la fiducia di Ferrero rimane fragile

    Dal grande rebus della questione allenatori in casa Sampdoria emerge un responso abbastanza chiaro: il club blucerchiato, in questo momento, non può permettersi un nuovo tecnico. La convulsa giornata di ieri è servita per questo motivo: monitorare gli allenatori su piazza, contattarne alcuni, sondarne altri prima di confermare una – fragile – fiducia all’attuale mister.

    CONSULTAZIONI – Già dal post Sampdoria-Bologna erano iniziate le consultazioni tra il presidente doriano Massimo Ferrero e il suo cerchio magico, composto da consiglieri (a titolo più o meno privato) procuratori e, ovviamente, dipendenti. Il Viperetta prende le decisioni dopo aver sentito alcuni fidati elementi e così ha presumibilmente fatto anche in questa circostanza. La decisione, però, era abbastanza semplice: confermare D’Aversa sembrava l’unica soluzione possibile, considerando le alternative papabili e, soprattutto, la situazione delle casse blucerchiate. GIAMPAOLO – Secondo alcune indiscrezioni, l’incontro con Giampaolo in realtà ci sarebbe stato. L’allenatore abruzzese si sarebbe detto disposto ad accettare la Samp, per affetto nei confronti dell’ambiente, ma le richieste dell’allenatore sono fuori portata per la Samp. Giampaolo avrebbe voluto lo stesso stipendio attualmente percepito dal Torino, 1,5 milioni a stagione per tre anni, al limite potendo scendere al compromesso di un biennale, eppure la questione salario non è l’unico ostacolo. Giampaolo avrebbe chiesto alcune garanzie sul mercato, garanzie che la Samp di oggi non può dare. LEGGI TUTTO

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    Alzati e provaci ancora, Mou: è adesso che servi alla Roma

    Osannato ad agosto, il condottiero che i tifosi della Roma cercavano adesso è chiamato a trovare una nuova dimensione. Grazie al suo carattere e alla sua esperienza può riuscirciStava seduto, con l’espressione in bilico fra il sospetto e la rassegnazione. Un bel primo tempo stava svanendo, ma Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità (Guccini). Tutto piano piano s’inclinava e Mourinho guardava la partita come noi altri, soffrendola molto di più. Soffriva, sicuramente, perché José Mourinho è un condottiero che “sente” il battito dei suoi, sente la fiducia del popolo – che comanda – e invece in questo momento rimanda un’immagine di solitudine: un recesso da quel comando per la distanza dai suoi in campo, mezzi dei quali riformati alla visita (del militare portoghese), e da quel popolo che a Ferragosto (amichevole Roma-Raja Casablanca) lo festeggiò come un ritorno alla vita, o almeno a una dimensione superiore: la prima volta allo stadio insieme, dopo tanti mesi, lo stadio allora ancora sfoltito dai limiti di legge, ma insieme. LEGGI TUTTO

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    Caldara: “Devo tutto a Zanetti, nel suo Venezia mi completo”

    Il difensore si racconta: “Voglio dimostrare di essere tornato quello di un tempo. Qui l’ambiente ideale e ho imparato quanto è importante il gioco dal basso”I primi veri segnali a Genova. Poi il lampo contro la Roma, quel piede infilato tra Kumbulla e Cristante, l’istinto ritrovato del difensore-goleador che avevamo imparato a conoscere in passato. Da lì una partita sontuosa. E si è di nuovo spalancato il futuro. Il giorno dopo di Mattia Caldara è pieno di sole, anche se in Laguna il cielo si avvicina al mare e l’umidità ti entra nelle ossa. LEGGI TUTTO

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    Faivre: “Sono un guerriero, amo Ronaldinho, voglio meritarmi il Milan”

    Il trequartista del Brest è un obiettivo rossonero: “Ho parlato con Maldini e mi piace Pioli, in Serie A posso realizzare i miei sogni”Dopo aver vinto il derby di Bretagna, contro il Lorient, con il suo Brest, Romain Faivre, nuovo fenomeno di Ligue 1, domenica sera si è goduto Milan-Inter in tv: “Che spettacolo – racconta –, avevo voglia di esserci pure io in campo”. E c’è mancato poco, al francese, a un passo dai rossoneri la scorsa estate: “Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan”. LEGGI TUTTO

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    Juve, operazione rinnovi: da Cuadrado a Dybala, ecco a che punto sono

    L’accordo con il colombiano potrebbe arrivare prima di quello con la Joya. Ma oltre a loro ci sono Bernardeschi, De Sciglio, Perin…. Le trattative in atto, e le cifreUn altro po’ di Juan Cuadrado, grazie. Con gioco di parole, “Juan more”: un altro anno con Juan. La sosta della Juventus non è propriamente una vacanza, perché molti giocatori sono con le nazionali, mentre la dirigenza pensa (tra l’altro) ai rinnovi. E allora, attenzione al sorpasso: la firma con Juan Cuadrado potrebbe arrivare prima di quella, attesissima, di Paulo Dybala. Questione di voli intercontinentali, trattative e scelte degli agenti. LEGGI TUTTO

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    Lautaro si scopre fragile. Ma l'Inter ha un piano per lui

    Stanco e lontano da Dzeko, da sette gare è in astinenza da gol. È anche da qui che l’Inter ha pagato dazio in campionatoEppur non si abitua. Eppure il nervosismo è troppo forte per poter essere gestito con semplicità. Lautaro ci è già passato, non è la prima volta che si trova di fronte a una periodo di astinenza così lungo. Un anno fa, tra novembre e dicembre, restò senza segnare per otto partite, tra campionato e Champions. Ora siamo a sette ed è qui, anche qui, che l’Inter ha pagato dazio in campionato: una sconfitta e due pareggi dall’ultima sosta a questa, che poi si traduce con il divario dal primo posto di Milan e Napoli. LEGGI TUTTO