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    Alzati e provaci ancora, Mou: è adesso che servi alla Roma

    Osannato ad agosto, il condottiero che i tifosi della Roma cercavano adesso è chiamato a trovare una nuova dimensione. Grazie al suo carattere e alla sua esperienza può riuscirciStava seduto, con l’espressione in bilico fra il sospetto e la rassegnazione. Un bel primo tempo stava svanendo, ma Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità (Guccini). Tutto piano piano s’inclinava e Mourinho guardava la partita come noi altri, soffrendola molto di più. Soffriva, sicuramente, perché José Mourinho è un condottiero che “sente” il battito dei suoi, sente la fiducia del popolo – che comanda – e invece in questo momento rimanda un’immagine di solitudine: un recesso da quel comando per la distanza dai suoi in campo, mezzi dei quali riformati alla visita (del militare portoghese), e da quel popolo che a Ferragosto (amichevole Roma-Raja Casablanca) lo festeggiò come un ritorno alla vita, o almeno a una dimensione superiore: la prima volta allo stadio insieme, dopo tanti mesi, lo stadio allora ancora sfoltito dai limiti di legge, ma insieme. LEGGI TUTTO

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    Caldara: “Devo tutto a Zanetti, nel suo Venezia mi completo”

    Il difensore si racconta: “Voglio dimostrare di essere tornato quello di un tempo. Qui l’ambiente ideale e ho imparato quanto è importante il gioco dal basso”I primi veri segnali a Genova. Poi il lampo contro la Roma, quel piede infilato tra Kumbulla e Cristante, l’istinto ritrovato del difensore-goleador che avevamo imparato a conoscere in passato. Da lì una partita sontuosa. E si è di nuovo spalancato il futuro. Il giorno dopo di Mattia Caldara è pieno di sole, anche se in Laguna il cielo si avvicina al mare e l’umidità ti entra nelle ossa. LEGGI TUTTO

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    Faivre: “Sono un guerriero, amo Ronaldinho, voglio meritarmi il Milan”

    Il trequartista del Brest è un obiettivo rossonero: “Ho parlato con Maldini e mi piace Pioli, in Serie A posso realizzare i miei sogni”Dopo aver vinto il derby di Bretagna, contro il Lorient, con il suo Brest, Romain Faivre, nuovo fenomeno di Ligue 1, domenica sera si è goduto Milan-Inter in tv: “Che spettacolo – racconta –, avevo voglia di esserci pure io in campo”. E c’è mancato poco, al francese, a un passo dai rossoneri la scorsa estate: “Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan”. LEGGI TUTTO

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    Juve, operazione rinnovi: da Cuadrado a Dybala, ecco a che punto sono

    L’accordo con il colombiano potrebbe arrivare prima di quello con la Joya. Ma oltre a loro ci sono Bernardeschi, De Sciglio, Perin…. Le trattative in atto, e le cifreUn altro po’ di Juan Cuadrado, grazie. Con gioco di parole, “Juan more”: un altro anno con Juan. La sosta della Juventus non è propriamente una vacanza, perché molti giocatori sono con le nazionali, mentre la dirigenza pensa (tra l’altro) ai rinnovi. E allora, attenzione al sorpasso: la firma con Juan Cuadrado potrebbe arrivare prima di quella, attesissima, di Paulo Dybala. Questione di voli intercontinentali, trattative e scelte degli agenti. LEGGI TUTTO

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    Lautaro si scopre fragile. Ma l'Inter ha un piano per lui

    Stanco e lontano da Dzeko, da sette gare è in astinenza da gol. È anche da qui che l’Inter ha pagato dazio in campionatoEppur non si abitua. Eppure il nervosismo è troppo forte per poter essere gestito con semplicità. Lautaro ci è già passato, non è la prima volta che si trova di fronte a una periodo di astinenza così lungo. Un anno fa, tra novembre e dicembre, restò senza segnare per otto partite, tra campionato e Champions. Ora siamo a sette ed è qui, anche qui, che l’Inter ha pagato dazio in campionato: una sconfitta e due pareggi dall’ultima sosta a questa, che poi si traduce con il divario dal primo posto di Milan e Napoli. LEGGI TUTTO

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    Caldara protagonista a Venezia: a quale cifra il Milan può riscattarlo?

    Fino a qualche stagione fa,  Mattia Caldara era considerato era considerato uno dei migliori difensori in prospettiva del calcio italiano. Nel 2018 fu valutato 35 milioni durante il passaggio dalla Juventus al Milan, con il quale però non è riuscito mai a imporsi a causa di una miriade di problemi fisici e un feeling mai sbocciato con il tecnico Pioli. Mattia è sempre stato un difensore con il vizio del gol, in virtù di una grande abilità sul gioco aereo, tanto che nei primi due anni all’Atalanta, società che lo ha lanciato nel calcio che conta, aveva realizzato ben 10 reti. Ieri è tornato a provare l’ebbrezza di un gol fondamentale per il suo Venezia contro la Roma. Una sorta di liberazione considerato che l’ultima marcatura risale al 17 dicembre 2017, quando il classe 1994 sbloccò Atalanta-Lazio.Ascolta “Caldara finalmente protagonista: la verità sul riscatto e il risparmio del Milan” su Spreaker. LEGGI TUTTO