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    Lautaro Martinez: i diritti d’immagine nel nuovo contratto lo legano ancor di più all’Inter

    Portare via Lautaro Martinez dopo il rinnovo di contratto con l’Inter sarà ancora più difficile: spunta infatti un particolare legato al nuovo accordo del Toro, appena firmato fino al giugno 2026, che blinda ulteriormente la sua permanenza a Milano. Si tratta della gestione dei diritti di immagine, che dipende da una contesa ancora in corso tra i vecchi agenti e l’attaccante argentino. LA GESTIONE DEI DIRITTI D’IMMAGINE SEPARATA FAVORISCE L’INTER – Questa infatti è in mano ad una società di diritto degli Emirati Arabi Uniti  e l’Inter, onde evitare situazioni sfavorevoli, ha preferito non trattare e quindi non inserirla nel contratto: qualora un giorno Lautaro dovesse essere ceduto, il club acquirente dovrebbe portare avanti le due trattative separatamente, ovvero quella per l’acquisto del calciatore e quella per rilevare i suoi diritti d’immagine. Un dettaglio non da poco, perché chiunque vorrà rilevare il classe 1997 dovrà accontentare due controparti, più difficile che aver a che fare solo con un interlocutore. LEGGI TUTTO

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    Juve, la Champions regala autostima. E il derby di Milano promette spettacolo

    I bianconeri dovranno confermare quanto fatto vedere contro lo Zenit. L’Atalanta ha messo in mostra i suoi valori. Milan e Inter sono pronte a sfidarsi nel derby ma con umori differentiLa Juventus si è sbarazzata abbastanza facilmente del volenteroso Zenit. L’avversario che ci voleva, in questo momento, per ricaricare il morale. I bianconeri, guidati da uno splendido Dybala, hanno vinto 4-2 mostrando volontà, impegno e gioco. Allegri ha mandato in campo i giocatori più idonei nell’interpretare il suo calcio. Il sistema di gioco è stato un 4-4-2 più ordinato e convinto e gli juventini hanno attaccato con tanti giocatori creando molte opportunità. LEGGI TUTTO

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    Il derby di Giroud: “Prima l'Inter, poi lo scudetto. E festeggio col tiramisù”

    Il centravanti francese (ma di origini italiane) si prepara alla sua prima stracittadina: “Partita fondamentale, non decisiva. Ma se li mandassimo a -10…”dalla nostra inviata Alessandra Bocci5 novembre
    – Milanello (Va)Always believe, è il titolo della autobiografia di Olivier Giroud. Ed è soprattutto la sua filosofia di vita, di cristiano convinto e giocatore abituato a essere decisivo senza essere invasivo. “Mi considero una persona generosa e socievole, e anche come giocatore sono generoso. La mia abilità è finalizzare, non mi servono molte occasioni per fare gol. Però amo giocare con la squadra, sono un team player”. LEGGI TUTTO

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    Nandez, Ramsey, Vlahovic e…: quei rinnovi che scaldano il mercato di gennaio

    Il centrocampista uruguaiano resta l’obiettivo dell’Inter per la sua duttilità e il desiderio di vestire la maglia nerazzurra. La Juventus cerca il “miracolo” col gallese: una sua cessione sbloccherebbe il mercato in entrataIl calciomercato invernale è molto spesso la prosecuzione di quanto non è avvenuto in estate. Vicende come quelle di Vlahovic e Berardi vanno sempre seguite, tenendo conto delle ambizioni e delle necessità di Fiorentina e Sassuolo. Un rinnovo di contratto oppure no farà la differenza, a maggior ragione se si tratta di un impegno in scadenza. LEGGI TUTTO

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    Massaro: “Gol allo scadere, Tonali fai come me! Milan, usa la rabbia di Coppa”

    Il brand ambassador del club rossonero: “In Champions non bisogna mollare finché non lo dice l’aritmetica. Con l’Inter possiamo vincere grazie all’approccio. Pioli ha ridato fiducia a tutti” Quando pesca nel passato, di solito pesca bene. D’altra parte con 70 gol in oltre 300 partite e 14 titoli in bacheca (fraternamente divisi fra nazionali e internazionali), per Daniele Massaro è difficile non avere un appiglio solido e illustre quando si parla di Milan. La Champions? Presto detto: negli ultimi giorni Daniele, che è brand ambassador del club, è stato a Dubai in rappresentanza del Diavolo a Expo 2020, portando con sé la Coppa dei Campioni vinta nel ’94 contro il Barcellona 4-0 e firmata da una sua doppietta. Si parla di derby? E come non ricordare quell’1-0 dell’aprile ’92 e quel 2-1 del marzo ’94 che portano la sua firma nei minuti finali? LEGGI TUTTO