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    Dalla C a Messi, chi è Matias Soulé: uno che pensa e gioca fuori dagli schemi

    Il trequartista della Juve Under 23 è la novità delle convocazioni del ct Scaloni: famiglia povera, talento sbocciato nei campetti contro i grandi. E il primo tecnico ricorda: “Lo vidi e restai a bocca aperta” Tutto e subito, dritto alla meta e senza passaggi intermedi. È più o meno, in estrema sintesi, il percorso di ogni predestinato. Un percorso che coincide esattamente con quanto ha vissuto e sta vivendo Matias Soulé, gioiellino dell’U23 bianconera (10 partite in Serie C, una panchina con Allegri) convocato a sorpresa dal ct argentino Lionel Scaloni per i prossimi impegni di qualificazione mondiale contro Uruguay e Brasile. Il ragazzo di Mar del Plata fa parte di un gruppo di otto giovani, per non dire ragazzini, che Scaloni ha deciso di convocare “allo scopo di testare – sostiene Olé – futuri profili da coltivare e inserire nel giro della Seleccion”. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic e il rebus Juve: si può ripetere l'operazione fatta con Chiesa?

    I bianconeri studiano il grande colpo in attacco, nell’attesa di conoscere il futuro di Alvaro Morata. La pressione dei top club europei è sempre più insistente e la domanda è spontanea: a Torino possono permettersi di chiudere l’affare?Si guarderanno negli occhi e non potranno restare indifferenti: Federico Chiesa e Dusan Vlahovic hanno fatto coppia in viola e ora il mondo bianconero li rivorrebbe insieme. Così la loro sfida in campo diventa l’emblema di una vicenda che da settimane è al centro delle cronache di mercato. L’assalto della Juve al centravanti serbo è ormai evidente. Di sicuro Federico Cherubini, Joe Barone e Daniele Pradè non potranno toccare l’argomento a ridosso della partita, ma i contatti ci sono già stati. Anche se finora tutto è finito nel nulla, vista quella quotazione da 60-70 milioni di euro che appare (al momento) irraggiungibile. LEGGI TUTTO

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    Sasà, Seba, e ora Francesco Pio: chi sono e dove vanno i fratelli Esposito

    Uno è tra i migliori registi di B, l’altro era il gioiellino dell’Inter di Conte e sta facendo bene al Basilea e ora ecco l’esordio del terzo, nato nel 2005, professione bomber: tre talenti nerazzurri tra presente e futuro C’è una tradizione a cui non si sottrae nessuno: se sei un calciatore bravo, e hai un fratello minore che gioca a pallone in qualche squadra giovanile, devi dire che è più forte di te, facendo prevalere l’affetto su ogni valutazione tecnica. Figuriamoci quando i fratelli sono due: un paio di mesi fa, intervistato da Sky, Salvatore Esposito si portò avanti col lavoro: “In genere si dice che il più piccolo è il più forte…Francesco gioca nelle giovanili dell’Inter e crediamo possa darci importanti soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    Derby di Milano, il romanzo di una città: Casciavit vs Bauscia, storia di due amori

    Dal primo (di 228) giocato a Chiasso nel 1908 all’ultimo che ha spianato la strada dello scudetto all’Inter, la storia di una rivalità ormai divenuta leggenda Prima di diventare un santo e poi uno stadio, Siro era un rider. Siro di Galilea è il fanciullo che porta a Gesù le ceste dei pani e dei pesci, nel giorno dell’imbarazzo – che si mangia? – e della successiva moltiplicazione. Prima di diventare quello che intendiamo, il derby era una corsa di cavalli che per la prima volta si disputò nel 1780 a Epsom, contea del Surrey, Inghilterra. LEGGI TUTTO

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    Sente la maglia e non ha più l’ombra di CR7: Juve, ripartire da Paulo è una scelta vincente

    Privarsi della Joya sarebbe una scelta al ribasso per chi ha sogni di vincere in Europa (quella che conta, per non parlare di Superlega). Se non si costruisce il futuro su lui e Chiesa, su chi allora? Risposta semplice e immediata al dibattito degli ultimi giorni: utile prolungare il contratto di Dybala? Sì. Tutta la vita. Tanto ormai è fatta. E non possono esserci più dubbi. Dybala non è Messi, sebbene l’avessimo pensato in tanti quando aveva segnato due gol al Barcellona. LEGGI TUTTO

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    Mike Maric, medico e coach: “La Juve punti sul mindset e sul respiro”

    “La respirazione modifica fisiologia ed emotività – spiega il campione mondiale di apnea nel 2004 -. Favorisce la qualità del recupero, dalla quale dipende il 30% della performance”Se il preparatore atletico allena i muscoli, fra le componenti che uno sportivo – professionista o anche no – deve allenare per ottenere la migliore performance c’è anche il respiro. Sembra un’ovvietà, ma dell’allenamento del respiro si parla poco, e poco se ne sente parlare. Eppure il respiro può fare la differenza. LEGGI TUTTO

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    Uno spritz, due spari: Verona nel panico, hanno rapito il presidente

    È il 29 gennaio 1975, pieni anni di piombo in Italia, i sequestri di persona sono all’ordine del giorno. Ma stavolta il malcapitato è un personaggio particolare. Istrionico, discusso, self-made man di provincia. Uno con cui è dura trattare, anche per un rapitore… È il 29 gennaio del 1975, sono da poco passate le sette della sera. Siamo a Verona, Piazza Vittorio Veneto nel quartiere di Borgo Trento, villette a schiera, giardini e benessere diffuso. Al Bar Bauli è l’ora dello spritz. Fa freddo, la gente se ne sta rintanata all’interno, tra i tavoli di legno, a spendere chiacchiere dietro i vetri appannati. Natale è passato da un mese, ma alle pareti ci sono ancora le decorazioni e gli addobbi: domani li togliamo, dai. Poi all’improvviso: un colpo di pistola, un altro, un altro ancora, in rapida successione. LEGGI TUTTO