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    Inter-Udinese, Bertotto: “Dzeko super, ma quella magia di Adriano…”

    Diciassette anni fa l’Imperatore segnò uno dei gol più belli della carriera contro i bianconeri. Il racconto del difensore che provò a fermarlo: “Lui, Totti, Batistuta: in certi casi bisogna solo applaudire. Handanovic troppo criticato: ha fatto tanto per i nerazzurri” “Scusa il ritardo, stavo giocando a padel”. Valerio Bertotto è in attesa di tornare in panchina dopo essere stato esonerato dall’Ascoli quasi un anno fa: “Mi auguro di avere presto un’opportunità all’estero. Ci stiamo lavorando, incrociamo le dita…”. L’ex difensore è sceso in campo oltre 400 volte con la maglia dell’Udinese. Il 17 ottobre 2004 si trovò dalla parte sbagliata della storia: Adriano lanciato in porta, difesa bianconera seminata, solo lui tra il brasiliano e De Sanctis. LEGGI TUTTO

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    Sukur, il peso di chiamarsi Hakan: “Mi hanno tolto patria e lavoro”

    L’incontro per Sportweek. Lontano da casa, ha perso tutto e fatto mille lavori, anche l’autista Uber. Però sogna e parla ancora di calcio. “Felice che Calhanoglu sia all’Inter, perché resto un fiero nerazzurro: farà pentire il Milan” Il centravanti più importante della storia turca, dalla Turchia è bandito. Ricercato. Cancellato perfino dalla memoria. Hakan Sukur è un fantasma che ora sta ricostruendo la sua esistenza a Palo Alto, California, da dove Istanbul sembra un puntino lontano e i 189 gol segnati col Galatasaray un ricordo perso nelle nebbie: sull’ex Toro, Inter e Parma pende un ordine di cattura con l’accusa di far parte del movimento di Fethullah Gulen, l’ideologo islamico considerato la mente del tentativo di colpo di Stato del 2016. LEGGI TUTTO

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    Ottavio Bianchi ci crede: “È un Napoli da scudetto. Spalletti? Bravo, ma contano i giocatori”

    Sulla panchina azzurra nel 1987 c’era lui, con Maradona in campo. E oggi continua a seguire il gruppo di Spalletti da Bergamo, da grande affezionato Ottavio Bianchi vuole dire scudetto a Napoli. Il primo, quello del 1987, il più atteso. C’era lui in panchina a guidare la squadra che risplendeva nel talento di Maradona (“Con i piedi faceva quello che io con difficoltà facevo con le mani”, una sua definizione sul campione argentino). LEGGI TUTTO

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    Aramu: “La Serie A era un sogno e ora non voglio più lasciarla”

    L’esordio nella massima serie con il Torino poi un girovagare per l’Italia che lo ha portato in Laguna, dove ha trovato la sua dimensione. E adesso mette il Genoa nel mirinoDal nostro inviato Fabio Bianchi30 ottobre
    – VENEZIACogli l’attimo, capitolo due. Il primo tentativo non è andato bene, il secondo è partito molto meglio. Tre gol in 7 partite, l’ultimo con la Salernitana. E fin quando era in campo lui, il Venezia vinceva. LEGGI TUTTO

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    Spezia, Provedel: “Io, Yashin e la squadra. E Thiago Motta per me che sono interista…”

    Dal nonno nell’esercito ucraino e amico dello storico portiere al suo amore per l’attuale tecnico bianconero: riconquistata la titolarità, il portiere si racconta a ruota liberaLa quadratura del cerchio. Un anno è passato: Spezia-Fiorentina 2-2, 18 ottobre 2020, sul campo neutro di Cesena. Fu la prima partita da titolare con gli aquilotti per Ivan Provedel, domani ancora in campo fra i pali con la squadra adesso affidata a Thiago Motta. LEGGI TUTTO

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    Tiri, duelli e recuperi: il salto in alto di Tonali e Leao

    Il Milan si gode Sandro e Rafa, passati in pochi mesi da talenti in difficoltà a colonne della squadra. Il cambio di passo è totale, tanto da meritare la nazionaleUna rosa più profonda e meglio assortita, con – almeno – due giocatori per posizione che non siano separati da un divario tecnico-tattico eccessivo. Questo è ciò che più salta all’occhio osservando il Milan 2021-22 rispetto a quello della passata stagione. Il mercato estivo, tra facce nuove e rinnovi dei prestiti, ha dato una mano evidente per rinforzare la squadra (e d’altra parte dalle casse di via Aldo Rossi sono usciti oltre 70 milioni). LEGGI TUTTO

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    La misteriosa valigetta per Maldonado: il Genoa dalla A alla C1, il Venezia… fallito

    Intercettazioni, promesse, ripicche e… danni per tutti. “Fiori per tutti” rispose il ds rossoblù Capozucca alla domanda dell’attaccante del Venezia, Borgobello: “Allora, li mandi i fiori per mia moglie?”. Ma di rose non ne fiorirono Cogliate, parcheggio della “Giochi Preziosi”. Il signor Giuseppe Pagliara si sta avviando verso la propria macchina. Preme il pulsante del telecomando, sistema qualcosa sui sedili posteriori, si toglie la giacca e sta per entrare al posto di guida. Ha ancora le chiavi in mano quando sente – alle sue spalle – qualcuno che lo chiama per nome. LEGGI TUTTO