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    I guanti, i gol di Selva e Piastrella Valley: a Sassuolo Allegri imparò a vincere

    Il no al Lecco, la telefonata, il rapporto con Squinzi, il 4-3-3 col bomber di San Marino: quando Max stupì per la prima volta l’Italia portando i neroverdi in B. E poi non ha più smesso di esultare… Quando Allegri allena il Sassuolo è – per dirla alla Nanni Moretti – uno splendido quarantenne, con il vento a scompigliargli il ciuffo, l’aria elegantemente stropicciata, il labbro increspato in un mezzo sorriso e le mani in tasca, sempre e comunque. Ha smesso di giocare da quattro anni, cioè, un attimo fa; poi ha cominciato subito ad allenare, Aglianese, Spal, Grosseto, Udinese come collaboratore tecnico di Galeone. È stato esonerato, richiamato, talvolta apprezzato, ogni tanto contestato; ha litigato con un paio di presidenti, si è pure beccato – a Udine – una squalifica di tre mesi perché – quell’anno – ha lavorato per due squadre e no, da regolamento non si può. LEGGI TUTTO

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    Napoli primo, ma San Paolo mezzo vuoto: come mai?

    Neppure col 75% massimo di capienza si arriva al sold-out, e giovedì contro il Bologna non sono attese folle da… scudetto. Eppure Spalletti aveva chiesto il supporto del pubblico…Maurizio Nicita
    @manici50
    26 ottobre
    – Milano Il Napoli diverte e viene guardato anche in Europa come modello di squadra capace di coniugare spettacolo e risultati, ma intanto il Maradona non si “riempie” anche se l’attuale capienza si ferma a poco più di 40 mila posti disponibili alla vendita. LEGGI TUTTO

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    Brozovic, un tesoro grazie a… Spalletti. E ora lo vogliono tutti

    Il croato è forse l’unico, autentico, insostituibile di Simone Inzaghi: tutti lo rispettano, in questo momento è il prototipo del calciatore ideale che farebbe comodo a Juve, Roma, Lazio, Napoli… È stato lo stesso Allegri, alla fine di Inter-Juve, a certificarne ancora una volta l’importanza. “Perché ho scelto di far giocare Kulusevski? Mi serviva qualcuno che limitasse Brozovic”. Già, il centrale dell’Inter trattato come una prima punta, un centravanti, un trequartista, di quelli insomma che possono indirizzare la partita da un momento all’altro. LEGGI TUTTO

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    Il Sarrismo non va: dalle illusioni alle batoste, la nuova Lazio è un’incompiuta

    Successi di prestigio e poi k.o. umilianti. Il progetto non decollaUn’altra rovinosa caduta che fa seguito ad una vittoria che aveva illuso l’ambiente. Dopo il successo nel derby era arrivato il pesante 3-0 di Bologna. Dopo la vittoria sull’Inter ecco il 4-1 di Verona. Figlio di una nuova prestazione, oltre che brutta, lontana anni luce dal concetto di Sarrismo. Che, evidentemente, questa Lazio sta facendo una tremenda fatica a metabolizzare. LEGGI TUTTO

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    Inter, quando il Genio si manifestò a Empoli: il pallonetto di Recoba

    Il 24 gennaio 1998 il Chino inventò una giocata rimasta impressa negli occhi di tutti per sempre: un gol da oltre la metà campo calciando da fermo… Che cos’è il genio? Schiere di intellettuali e professori, psicologi e sociologi, filosofi e scienziati, nei corso dei secoli, hanno tentato di dare una risposta senza mai riuscirvi. Poi cinque personaggi bizzarri, creati dal regista Mario Monicelli, hanno trovato la soluzione. “Il genio è fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”. LEGGI TUTTO

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    Nino D'Angelo: “Diego, il mio 'Campiò' per sempre. Dal cielo regalaci lo scudetto”

    L’artista napoletano ha scritto una canzone su Maradona: “Quando è morto mi sono seduto al piano e ho suonato lentamente, fino a piangere. Quelle spaghettate a casa di Bruscolotti…” Nella foto appoggiata al pianoforte sorridono giovani e complici: Diego Armando Maradona con i riccioli neri e Nino D’Angelo con il caschetto biondo. Passioni di popolo, cuore di Napoli. “È la nostra prima foto insieme – racconta il musicista nella sua casa romana -. Diego era appena arrivato. LEGGI TUTTO

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    Simeone: “Mi sono caricato con Rocky. E papà mi ha detto che non mi ha mai visto così”

    Il Cholito: “Al Verona siamo come una famiglia. Anche il magazziniere, Antonio, domenica piangeva.È stata la gioia più grande”Dal nostro inviato a Fabio Bianchi26 ottobre
    – VERONANella sala stampa della nuova sede del Verona, il responsabile dell’area comunicazione porta un vassoio di crostatine e biscotti. “Servitevi”, dice e lui: “Dolci? No, no. Giochiamo già tra un giorno. Niente dolci”. Giovanni Simeone è così, maniacale nella cura del corpo e della mente. LEGGI TUTTO

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    Rinnovi e colpi di mercato: 100 milioni per il Milan del futuro

    Oggi gli azionisti approveranno il bilancio con il deficit che è stato dimezzato. Si guarda avanti: il nuovo stadio, le conferme di giocatori chiave e di Pioli, un colpo già individuato per gennaio…Oggi gli azionisti del Milan approveranno un bilancio che, se non è ancora sano, quantomeno è risanato, visto che il deficit è stato dimezzato ed è sceso sotto i cento milioni (96,4 per la precisione). Un buon risultato che va di pari passo con i successi recenti del club, tornato in testa alla classifica in condominio con il Napoli. A San Siro contro il Torino, squadra in grande forma, Pioli e i suoi tenteranno di allungare. Sapendo, comunque vada, che alle spalle c’è un progetto di ristrutturazione che va avanti senza sosta, con l’obiettivo di riportare il club ad alti livelli anche in Europa. LEGGI TUTTO