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    La poesia di Sala e il megafono della discordia: quando il Toro ruppe la maledizione Milan

    Dopo 21 anni di pareggi o sconfitte, nel 1975 i granata a San Siro centrarono un colpo da maestro: Zaccarelli e Graziani gol, Radice in lacrime. Sugli spalti intanto è caccia all’uomo… Ventun anni, nel calcio, sono una vita intera. E per un vita intera, dunque, il Torino è andato a San Siro per giocare contro il Milan e non ha mai vinto. Ultimo successo l’8 aprile 1954, gol di Biagioli. Possibile che non si possa sfatare la maledizione? Questa domanda rimbomba nelle orecchie dei giocatori granata che si preparano al duello con i rossoneri. È domenica 14 dicembre 1975, fuori dallo stadio vendono i sacchetti di castagne abbrustolite e le foglie d’autunno riempiono i viali che conducono a San Siro. LEGGI TUTTO

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    Milan: un giovane talento del Cesena nel mirino

    Nel Cesena primo in classifica nel girone B di serie C si sta mettendo in grande mostra  Berti, centrocampista classe 2004. A dispetto dellagiovane età è già un titolare della squadra come testimoniano le 7 presenze raccolte in stagione. Tommaso è il classico uomo d’ordine della mediana: non ha una struttura fisica importante ma riesce a dettare i tempi dell’azione con qualità e tempi giusti. La scorsa estate il Milan, all’interno dell’operazione che ha portato il rossonero Tonin in Romagna, aveva offerto 150 mila euro per il prestito e 450mila per il riscatto più diversi bonus. Il Cesena ha preferito tenere Berti per un’altra stagione almeno, convinta che un talento con queste caratteristiche era destinato a sbocciare anche tra i ‘grandi’. E i fatti gli stanno dando ragione tanto che anche il Sassuolo si è arrivato da diverse settimane. Massara non ha mollato la presa ed è pronto a nuova offensiva nei prossimi mesi. LEGGI TUTTO

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    Spezia-Genoa, la sfida che poteva avere i bomber invertiti: il retroscena di mercato

    Quello in programma domani sera al Picco tra Spezia e Genoa non sarà soltanto un delicato derby con in palio pesanti punti salvezza e una fetta importante del futuro dei due rispettivi allenatori. Lo scontro tra aquilotti e Grifone sarà anche l’incrocio tra le due peggiori difese del campionato. Anche per questo gli occhi di molti saranno rivolti soprattutto a come proveranno ad approfittarne gli attaccanti delle due fazioni. Gli osservati speciali saranno soprattutto Mattia Destro e M’Bala Nzola, due che non più tardi di un paio di mesi fa sembravano destinati a scambiarsi la casacca.RETROSCENA – Il centravanti del Genoa era stato formalmente scaricato dai rossoblù, tanto da non essere neppure convocato per i primi due impegni di campionato contro Inter e Napoli, dopo essere peraltro partito dalla panchina anche nella precedente sfida di Coppa Italia con il Perugia. L’attaccante dello Spezia invece pareva inconciliabile per caratteristiche personali e tecniche con il neo allenatore Thiago Motta, tanto da finire fuori rosa. Proprio nelle ultime battute dell’ultimo mercato le due società avevano così pensato ad uno scambio che permettesse di risolvere i problemi di tutti. Soprattutto sul fronte spezzino erano convinti che questa forse la soluzione migliore. Ma le perplessità rossoblù finirono per vanificare tutti gli sforzi e la trattativa non decollò. LEGGI TUTTO

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    Inter, occasione persa. Max esce col sorriso. Pioli, weekend perfetto

    La giornata si è chiusa con quattro allenatori espulsi: cresce la sfiducia verso gli arbitri Il weekend perfetto del Milan si conclude con due pareggi nei big match di ieri che gli consentono di restare primo in classifica a parità di punti con il Napoli e di allungare su Inter (+7) e Juve (+10). Si avverano i risultati sperati da Pioli: due partite intense, più di lotta che di governo, finite con pareggi sostanzialmente giusti. LEGGI TUTTO

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    Nel Milan che segna tanto c'è sempre il “mal di 9”. Rebic può essere la cura

    Al momento l’apporto di Ibra è limitato e Giroud non è ancora dentro le manovre della squadra. Rebic è stato il “9” più redditizio e può rientrare contro il TorinoQuelli del Milan non sono problemi d’attacco. Chi segna dieci gol nelle ultime tre di campionato, e ventidue totali, di sicuro non fatica a centrare la porta. Quelli del Milan sembrano problemi di sviluppo di gioco, di fluidità delle trame, di semplicità vincente della manovra a cui eravamo abituati dal primo lockdown, complice un attacco meno reattivo. LEGGI TUTTO

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    Raspadori e Scamacca nel Sassuolo: attaccanti sì, però “trasformisti”

    Il giovane italiano in Nazionale fa la prima punta, con Dionisi invece gioca più sulla trequarti. E Scamacca porta ancora più fantasia Il Sassuolo si è rialzato con la forza dei gol: ne ha segnati sei nelle ultime tre partite, tanti quanti quelli infilati nelle prime sei. Un dato che sarebbe anche più povero (tre in cinque gare) escludendo la tripletta all’esordio a Verona. Domenico Berardi è il capocannoniere con quattro centri, mentre Gianluca Scamacca è a quota due e Giacomo Raspadori a uno. LEGGI TUTTO

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    Ma come possono Sarri e la Lazio fare a meno del Mago Luis Alberto?

    Lo spagnolo, tra gli elementi chiave dei biancocelesti fino allo scorso anno, dopo l’ultima sosta ha praticamente perso il posto da titolare Maurizio Sarri ha detto, dopo la pesante sconfitta col Verona che fa il paio con quella subita a Bologna, che la Lazio deve capire se è una grande squadra o no. Domanda lecita, vista l’altalena dei risultati. La domanda che invece facciamo noi e che crediamo sia altrettanto lecita, è questa: una grande squadra lascerebbe in panchina uno come Luis Alberto? LEGGI TUTTO