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    Trentacinque anni fa Rummenigge fece il gol annullato più bello al mondo

    Quel giorno l’arbitro Volker Roth decise di entrare nella storia dalla parte sbagliata, e non sarebbe stata l’ultima volta…Il dettaglio incredibile di tutta questa storia è che dopo quello che aveva combinato – dopo lo sfregio a quel capolavoro – alla fine della partita l’arbitro Volker Roth accelerò il passo e si avvicinò al suo connazionale, Karl Heinz Rummenigge. Quando dopo quell’Inter-Rangers del 24 ottobre 1984 gli fu a fianco gli chiese la maglia, sì, la numero 11 che Kalle indossava quella sera, “sai è per mio figlio, è un tuo tifoso”. Rummenigge lo guardò come si guarda una fastidiosa mosca – “Fliegen” in tedesco – che si è appena appoggiata sulla spalla e lo fulminò con uno sguardo definitivo, che non ammetteva repliche. L’arbitro Volker, assai imbarazzato, rallentò il passo, biascicò qualcosa e si avviò triste e senza regalo verso il suo spogliatoio. Fu quando si chiude la porta alle spalle e restò solo che capì di aver commesso una colossale sciocchezza. LEGGI TUTTO

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    Da Spallettone al “piccolino” De Laurentiis: il rapporto di Mou con Napoli

    LONDON, ENGLAND – MARCH 04: Jose Mourinho, Manager of Tottenham Hotspur reacts during the Premier League match between Fulham and Tottenham Hotspur at Craven Cottage on March 04, 2021 in London, England. Sporting stadiums around the UK remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Neil Hall – Pool/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    L’Inter va a est, la Juve oltre l’Atlantico: geografia di un big match

    Pochi italiani in campo: da Dzeko e Skriniar, da Cuadrado a Dybala, il dna e le filosofie alla base del derby d’Italia Anche la geografia è una disciplina che può spiegare una partita di pallone. Prendete un mappamondo e mettete le bandierine nerazzurre sulle nazioni da cui provengono i vari giocatori, e poi fate la stessa operazione con i bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Roma-Napoli vista da Guidolin: “Zaniolo dovrà sgommare, Insigne dare i tempi”

    Il tecnico: “La batosta in Europa? Per me Mou ha fatto bene a far giocare le seconde linee, ma va dimenticata. La squadra di Spalletti è forte soprattutto perché può fare qualsiasi tipo di gioco”Il Derby del Sole nell’interpretazione di Francesco Guidolin. La sfida tra Roma e Napoli lo intriga parecchio. “Vedremo una bella partita, se la giocheranno a viso aperto e ci sarà da divertirsi”. Non si sbilancia a indovinare dove andrà la gloria, si limita a sostenere che “tutt’e due hanno le possibilità per battere l’avversario. L’equilibrio è il vero protagonista di questo incontro”. LEGGI TUTTO

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    Milan, vetta col brivido: 4-2 a Bologna e sorpasso sul Napoli

    BOLOGNA – Dopo le amarezze della Champions League torna a sorridere in campionato il Milan che passa a Bologna in una gara dai due volti, in cui rischia di vanificare un vantaggio di due reti e di due uomini. Rimontato dai rossoblù, il ‘Diavolo’ riesce comunque a spuntarla nel finale (2-4) e a portarsi momentaneamente in vetta alla classifica, a +1 sul Napoli di Spalletti che sarà impegnato in posticipo sul campo della Roma. Non sono bastate le tantissime assenze rossonere e una prova di grande carattere per consentire ai rossoblù di frenare il cammino di Ibra e compagni, ancora imbattuti dopo nove giornate e alla quinta vittoria consecutiva.
    Bologna-Milan 2-4: statistiche e tabellino
    Le ‘mosse’ dei tecnici
    Nel ‘Diavolo’ turnover consistente di Pioli che opta per Castillejo nel trio a supporto di Ibrahimovic (completato da Krunic e Leao), mentre in difesa Kjaer viene preferito a Romagnoli e in mediana c’è Tonali al posto di Kessie (ai box insieme agli infortunati Maignan, Florenzi, Messias, Rebic ma anche a Theo Hernandez e Brahim Diaz, positivi al Covid). Sull’altro fronte l’ex rossonero Mihajlovic conferma dieci undicesimi della squadra che ha pareggiato contro l’Udinese: l’unica novità è rappresentata dal ritorno di Medel al centro della difesa a tre, mentre in attacco il tecnico serbo dà continuità a Soriano e Barrow alle spalle di Arnautovic.
    Serie A, la classifica
    Monologo rossnero nel primo tempo
    Avvio di match equilibrato e la prima vera occasione arriva su un calcio da fermo per il Bologna: sul cross teso di Svanberg il portiere rossonero Tatarusanu non riesce a intervenire e Arnautovic sfiora il palo di testa (13′). È la ‘miccia’ che accende il match, il cui equilibrio si spezza tre minuti dopo con il vantaggio del Milan: Ibrahimovic innesca Leao che di sinistro beffa Skorupski con la decisiva deviazione di Medel (16′). I padroni di casa accusano il colpo e poco dopo, su un lancio di Kjaer, si fanno infilare da Krunic che viene steso al limite da Soumaoro: per l’arbitro era una chiara occasione da gol e arriva il rosso per il difensore francese, che al 21′ lascia così in dieci i suoi. Mihajlovic sorride amaro davanti alla sua panchina e arretra i due esterni per ridisegnare la squadra con un 4-3-2, ma il ‘Diavolo’ resta alto palleggiando e prova a pungere di nuovo con Ibrahimovic, che di testa in mischia non riesce a dare però forza alla conclusione (27′). La potenza giusta ce la mette invece capitan Calabria, che al 35′ scaraventa in rete con un destro dal limite la palla del raddoppio. A ‘rovinare’ il primo tempo rossonero solo il problema muscolare di Castillejo, costretto a restare negli spogliatoi per lasciare il posto a Saelemaekers come fa anche l’ammonito Tonali, sostituito da Bakayoko.
    Guarda la galleryBologna-Milan, fa tutto Ibrahimovic: assist, autorete e gol
    I rossoblù sfiorano l’impresa, ko solo nel finale
    Nessuna novità invece nel Bologna che entra però in campo più determinato e riapre inaspettatamente il match al 49′: angolo calciato da Barrow e autorete di Ibrahimovic, che di testa insacca nella propria porta. E ancor più inaspettato è il gol del pareggio che arriva subito dopo: ‘numero’ di Arnautovic a liberare Soriano e assist per Barrow, che fa 2-2 a tu per tu con Tatarusanu (52′). Gli emiliani sono di nuovo in corsa ma al 58′ perdono un altro pezzo: rosso a Soriano per un brutto intervento su Ballo-Touré, con Pioli che decide allora di dare ancora più peso all’attacco, con Giroud dentro al posto di Krunic. La risposta di Mihajlovic è un triplo cambio: dentro Schouten, Binks e Dijks per Dominguez, Barrow e Hickey con Arnautovic che resta così l’unico riferimento offensivo di un 4-3-1 con cui i padroni di casa riescono comunque a imbrigliare il Milan. E quando Giroud stacca bene di testa ci pensa Skorupski (76′) a salvare un Bologna che in doppia inferiorità numerica riesce persino a spaventare Tatarusanu, decisivo al 78′ nello sbarrare la strada ad Arnautovic e poi attento sul colpo di testa di Theate. Il ‘Dall’Ara’ inizia a credere che l’impresa sia possibile ma a gelare i tifosi rossoblù arriva lo splendido sinistro al volo di Bennacer, che all’84’ firma il 3-2 seguito poi dal poker di Ibrahimovic al 90′. Finisce così 4-2 per un Milan che, pur a fatica, si porta così momentaneamente al comando della Serie A a +1 sul Napoli.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO