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    Il “bolognese” Pioli fa 100 col Milan al Dall’Ara. Quella promessa da cui tutto ebbe inizio…

    Vent’anni fa l’allenatore dei rossoneri guidava gli Allievi rossoblu, dopo una sconfitta all’Arco di Trento garantì il tricolore. Che puntualmente arrivò. Della Rocca, suo primo capitano: “Tranquillità, calma, aplomb, e un discorso storico” Silenzio. Il rumore dei tacchetti sul pavimento, le mani in tasca, nessun fiato, prima di una promessa. “La Roma? Calma, vinciamo in campionato e conquistiamo il titolo”. Stefano Pioli allenatore nasce così, dopo una sconfitta di vent’anni fa all’Arco di Trento, torneo giovanile dove spesso si scoprono pepite. LEGGI TUTTO

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    Milan, la forza sta nelle idee e nel lavoro di Pioli. Il club riparte dalla strada che conosce

    Anche nelle sconfitte il Milan resta un diamante nel quale cui tutti interpretano una funzione e non un ruolo. Dopo il k.o. col Porto i rossoneri ritrovano a Bologna l’ex Mihajlovic, per tornare a superare limiti e orizzonti di chi vuole essere grandeNon ha vinto lo scudetto, come Mourinho, Allegri e Sarri. Non è considerato, al pari di Spalletti e Gasperini, un tecnico da laboratorio. Non ha avuto, come Inzaghi, una partenza lanciata da allenatore: proprio Simone, anzi, gli soffiò la panchina laziale, dopo una sconfitta nel derby. LEGGI TUTTO

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    Cafu: “Milan da scudetto. Le coppe? In Italia mancano i campioni dei miei tempi”

    “Pioli ha trasmesso gusto per il gioco e Ibra dà l’esempio” dice l’ex terzino a cui piace Kaio Jorge, ma non il Mondiale ogni due anni: “È il torneo più bello anche per l’attesa” Il sorriso è sempre quello: “Come stai? Come vanno le cose in Italia?”. Cafu non cambierà mai, per fortuna. Il brasiliano è ambasciatore del Mondiale di Qatar 2022 e in effetti il ruolo gli si addice alla perfezione: per quello che ha vinto e per l’allegria con la quale affronta la vita, è il testimonial ideale. E se poi lo fai parlare di Milan, il sorriso si apre ancora di più e gli occhi brillano: “Mi fa molto piacere vedere il Milan finalmente competitivo. Lo seguo in campionato e in Champions e spero sia l’anno buono per tornare a vincere, almeno in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Falcao, Maradona e la rivoluzione in A che spezzò il dominio del Nord

    Il Derby del Sole negli Anni 80 divenne improvvisamente sfida di vertice. Dal gol di Turone nel 1982 al trionfo giallorosso nel 1983 agli anni magici con Diego Fin da quando si giocò per la prima volta, nella lontana primavera del 1928, la sfida tra Roma e Napoli è conosciuta come il Derby del Sole. C’è qualcosa di poetico e di leggero nella definizione. Non si lotta per conquistare un palazzo (la Mole di Torino), un simbolo religioso (la Madonnina di Milano) o un oggetto che rappresenta un’intera città (la Lanterna di Genova). Qui c’è in ballo addirittura la Natura: è questo il premio. Chi vince si scalda al sole e il suo percorso è illuminato da raggi di felicità. LEGGI TUTTO

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    Tardelli su Inter-Juve: “Dzeko è l’uomo chiave, Chiesa fa tutto”

    L’ex azzurro sugli allenatori: “Inzaghi è bravo e lo dimostra da anni: è più avanti a livello di gioco, ma più indietro sull’equilibrio. Allegri ha trovato la formula migliore per risalire in fretta, ma manca la qualità da vera Juve” Con la Juve ha vinto tutto, in Italia e in Europa. All’Inter, invece, le due parentesi da calciatore prima e tecnico poi sono state diversamente sfortunate. Marco Tardelli conosce bene il peso specifico del derby d’Italia e quanto possa incidere anche a livello mentale, in positivo e in negativo. LEGGI TUTTO

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    Roma, Carolina Morace contro Mourinho: “Il suo sfogo è senza senso”

    A tutto campo. Le parole di José Mourinho dopo il pesante ko di ieri sera in Norvegia della sua Roma contro il Bodo/Glimt, ma anche i due big match in programma per la nona giornata di Serie A, la sfida tra giallorossi e Napoli e il derby d’Italia tra Inter e Juventus. Senza dimenticare il Milan di Pioli e la tre giorni europea.Calciomercato.com ha intervistato sul proprio canale Twitch Carolina Morace, ex calciatrice bomber della Nazionale italiana femminile e ex allenatrice di Italia, Milan e Lazio. Queste le sue parole:”Lo sfogo di Mourinho? Io non lo avrei mai fatto. Soprattutto in questo momento, in cui il mercato è chiuso, non ha alcun senso, se non quello di destabilizzare uno spogliatoio. Non so perché Mourinho abbia fatto una scelta simile, anche perché è un uomo intelligente e sa quello che fa. Per lo meno, fino ad oggi è sempre stato così. Il clima all’interno della squadra ora non sarà il massimo, anche perché il direttore sportivo parla di giovani che potenzialmente possono dare molto alla squadra. E’ ovvio che la squadra è quella, ma io sarei stata un pochino più attenta. Anche perché si tratta di situazioni che ha già comunicato alla società, evidentemente non vuole fare da parafulmine” LEGGI TUTTO