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    Bernardeschi e De Sciglio rigenerati dalla cura Allegri. E la partita rinnovo si riapre

    Entrambi all’ultimo anno di contratto con la Juve, hanno trovato il rilancio già nei piani estivi col ritorno in panchina di Max e adesso in campo si giocano le loro carte. Il tema ora diventano le cifre L’eccellente e ambitissimo (oggi infortunato) Gosens sarebbe costato 40 milioni, non c’erano margini per provarci e – considerata la rigidità dell’Atalanta – neanche per pensarci. Così Allegri ha risposto “non c’è problema, teniamo i soldi per un’altra operazione, teniamo soprattutto De Sciglio in quel ruolo”. Bernardeschi era reduce da un grande Europeo e da dichiarazioni stizzite: avvertiva con Mancini la fiducia che non sentiva di avere nel suo club. La soluzione Allegri è stata quella di chiedere alla Juve di andare oltre la problematica vicenda dell’ultimo anno di contratto. E la Juve ha deciso di seguire quella scia, ora ci sono i risultati di una partecipazione convinta, proficua, la classica rotazione che farà bene alla salute. LEGGI TUTTO

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    Ha la 10 come Diego, è isolano ed esulta come CR7: Chi è Ambrosino, il baby bomber del Napoli

    Classe 2003, ha già segnato 4 gol in 5 gare e fa volare la Primavera di Frustalupi. Viene da Procida, lo allenava il padre e… Non festeggia solo la prima squadra, a Napoli: se Spalletti è primo a punteggio pieno, la Primavera di Nicolò Frustalupi è terza, alle spalle di Roma e Genoa, con gli stessi punti della Juventus, tre gare vinte e due perse. Ma le premesse erano diversissime: se gli ottimi risultati dei grandi sono il frutto di un processo di crescita continua, che dura da anni, la squadra dei ragazzi lo scorso anno giocava nella serie B della Primavera. E la retrocessione del 2019-20 non aveva sorpreso nessuno, visti i ben noti problemi del vivaio azzurro, che riesce a trattenere solo una minima parte della enorme mole di talenti nati in Campania. Il ricorso al mercato estero è inevitabile per tutti i club (il portiere polacco Idasiak è uno dei punti di forza della squadra), di recente si sta cominciando a pescare nella consorella Bari (l’attesissimo Mercurio, già a segno in C, Mane Balla e il cugino d’arte Hysaj) ma l’uomo copertina viene da Procida, ha un cognome particolarmente lungo – Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo – e i suoi gol stanno pesando più di quelli di Osimhen tra i grandi. LEGGI TUTTO

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    La Juve ci riprova, in Europa serve il pieno. Per la rimonta in Italia Allegri sa già come si fa

    Domani sfida lo Zenit. Per lo scudetto rispetto al 2016 ha il gruppo storico ma meno qualità e più avversariMassimiliano Allegri sostiene che servirà arrivare alla sosta di novembre per capire se la Juventus potrà rientrare nella lotta scudetto, ma i segnali di ripresa ci sono già, come dimostrano le quattro vittorie di fila in A. Domani i bianconeri affronteranno lo Zenit in trasferta con l’obiettivo di chiudere con netto anticipo il discorso qualificazione in Champions (sono primi nel girone a punteggio pieno) per potersi concentrare solo sul campionato. LEGGI TUTTO

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    Berti: “Lautaro, San Siro e superiorità tecnica: Inter, non puoi temere lo Sheriff”

    Il grande ex sul bivio Champions: “A Roma tanti cross con cui Lautaro l’avrebbe chiusa. Il Meazza può dare la spinta decisiva. E loro con Shakhtar e Real hanno avuto un gran culo” “Si vince 4-0, ma ne bastano anche due…”. Nicola Berti è il solito vulcano di ottimismo. Anche se l’Inter è reduce dalla brutta sconfitta con la Lazio e domani in Champions si gioca tutto contro lo Sheriff. Appena rientrato da un tour tra gli Inter Club della Puglia, l’ex centrocampista che in Europa (coppa Uefa) ha segnato il gol più iconico della carriera (la cavalcata coast to coast in casa del Bayern) anticipa per noi la sfida del Meazza. LEGGI TUTTO

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    Ipocrisia, imbrogli e abuso di pronto soccorso: non è ora di smetterla con la gente a terra?

    Non ce l’abbiamo con Dimarco, sfortunato e schiacciato da un paradosso: quello di esigere che gli avversari calcino il pallone in fallo laterale per permettere i “soccorsi”. Ma i giocatori la sanno, la verità… Non ce l’abbiamo con Federico Dimarco, l’ultimo anello di una catena lunga. Non vogliamo crocifiggere il laterale sinistro dell’Inter. Ce l’abbiamo con l’usanza molto italiana di contorcersi a terra dopo uno scontro di gioco ed esigere che gli avversari calcino il pallone in fallo laterale, per permettere i “soccorsi”. LEGGI TUTTO

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    Il caso dello sponsor della Roma: di virtuale ci sono anche i soldi incassati…

    Nel calcio impazzano le criptovalute, viste come nuova fonte di ricavi, ma i giallorossi hanno venduto lo spazio commerciale più pregiato facendo una vera e propria scommessa Impazzano le monete virtuali, anche nel calcio. Di certo si è aperta una nuova frontiera nel campo delle sponsorizzazioni, come dimostrano le numerose partnership in Serie A. Il rischio, però, è che virtuale sia anche il ritorno per il club. LEGGI TUTTO