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    In cerca di conferme… o di gol: Dybala, Osimhen, Dzeko, Giroud, chi sprinta?

    Il nigeriano è sempre più leader del Napoli capolista. L’Inter punta sulla solidità del bosniaco, Milan e Juve provano a rilanciare il 9 e il 10Nicita – Conticello – Clari – Gozzini 11 ottobre
    – MilanoLa ripartenza del campionato sarà una giornata per attaccanti: chi torna, come Dybala e Giroud, chi cerca conferme, come Dzeko e Osimhen. Ognuno ha un motivo in più per lasciare il segno. Sabato i primi a giocare saranno Edin e Olivier. Il numero 9 nerazzurro ritorna nella sua Roma da insostituibile: all’Olimpico, avversaria la Lazio, sarà un derby d’area di rigore con Immobile, il collega centravanti con cui oggi condivide il titolo di capocannoniere (a quota 6 gol dopo 7 partite). Il 9 rossonero, di nuovo a posto fisicamente, cercherà di aggiornare il conto dei gol che si è interrotto alla prima uscita a San Siro. Nella tana del Diavolo affronterà il Verona. Domenica sarà l’ora, innanzitutto, di Osimhen: in classifica generale sono tutti gli altri a inseguire il nigeriano del Napoli, che riceverà il Torino; il 9 azzurro è un ciclone che non accenna a fermarsi, e anche in nazionale ha mostrato la crescita in zona gol. E Dybala? Il numero 10 juventino vuole mettere anche la firma sulla risalita della sua squadra, che sfida la Roma. La Serie A è pronta a tornare: chi firmerà il prossimo turno? LEGGI TUTTO

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    Schweinsteiger, che retroscena! “Nel 2008 valigie pronte per andare all’Inter”

    BERLIN, GERMANY – MAY 13: ARD TV expert Bastian Schweinsteiger looks on prior to the DFB Cup final match between RB Leipzig and Borussia Dortmund at Olympic Stadium on May 13, 2021 in Berlin, Germany. Sporting stadiums around Germany remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Maja Hitij/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Correa, contro l'Uruguay a caccia del gol che può lanciarlo. Anche all'Inter

    L’inizio della sua nuova vita all’Inter era esattamente come l’aveva sognato Joaquin Correa, con quella doppietta insieme bellissima, rabbiosa ed efficace, da subentrato, all’esordio contro il Verona. Poi però, alcune prestazioni insufficienti e un lieve infortunio all’anca ci hanno riconsegnato il solito Tucu, bellissimo da vedere, spesso anche efficace, ma discontinuo, il più classico degli incompiuti. Con la sosta, però, ha trovato per la prima volta la titolarità, per tutti i 90 minuti, in Nazionale. Al suo ritorno, anche l’Inter avrà bisogno del miglior Correa, per ridare imprevedibilità, gol e bellezza all’attacco di Inzaghi.ANCORA INCOMPIUTO – Joaquin Correa, a 27 anni, è ancora il più classico degli incompiuti. La mancanza di continuità, i troppi infortuni ed il troppo tempo a ritrovare sé stesso dopo ogni stop fisico, gli hanno impedito, fin qui, di fare quel salto di qualità che le sue doti tecniche gli consentirebbero. Anche andando più nel concreto delle sue caratteristiche fisiche e psicologiche, ritroviamo quelle classiche del prototipo dell’incompiuto: gli manca cattiveria sotto porta, tende a specchiarsi leggermente più di quanto dovrebbe e, soprattutto, non ha quella fame di vittoria che hanno altri suoi connazionali (come ad esempio Lautaro Martinez), che poi in effetti si traduce nell’esiguità di trofei vinti (è vero, ha ancora 27 anni e quindi il tempo a disposizione è tanto, ma comunque tutt’altro che infinito). Infine, come gran parte dei giocatori incompiuti, mette in mostra una pulizia estetica e tecnica che hanno veramente in pochissimi. LEGGI TUTTO

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    Brozo-Barella, Inter al lascia o raddoppia: la strada verso il rinnovo è tracciata

    Il croato è in scadenza, l’azzurro si è consacrato: entrambi puntano a salire dall’accordo attuale di 2,5 milioni fino a 5. Sulla scia di Lautaro Il campo principale è Marcelo Brozovic, la luce dell’Inter. Con l’ottimismo di Beppe Marotta. Poi la linea passerà rapidamente a Nicolò Barella: i polmoni, il fiato, il futuro con tanto di fascia da capitano. Sono due passaggi essenziali all’interno di una storia infinita: i rinnovi di contratti che poi, quando parliamo di adeguamento, è più o meno la stessa cosa. LEGGI TUTTO

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    Salemme: “Napoli tutto cuore, Spalletti super. Io vorrei il coraggio di Jesse Owens”

    L’attore e regista in sala con “Con tutto il cuore”: “Ora sappiamo vincere senza essere arroganti nonostante il punteggio pieno…”Quando parla del suo Napoli Vincenzo Salemme seleziona ogni parola, evitandone accuratamente una (scudetto), si definisce “malato di pallone” ma è restio ad andare allo stadio “per scaramanzia”, si commuove quando ricorda Maradona e si indigna per i cori razzisti. Nei cinema è da poco arrivato Con tutto il cuore, commedia ben riuscita di cui è regista e protagonista. Allora da lì partiamo. LEGGI TUTTO

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    Piccoli: “Io, Zapata, Vieri e la mia Atalanta cattiva e… bergamasca”

    L’attaccante dell’Under 21 e della Dea racconta la sua crescita: “Lavorare sodo ogni giorno per guadagnare qualcosa, c’è molta Bergamo in quello che faccio. E Gasp l’ho convinto così…”Non deve essere facile convincere un tipo esigente come Gian Piero Gasperini. Roberto Piccoli ci è riuscito. Con la sua tenacia molto bergamasca e con la sua ambizione da ragazzo che cresce in fretta. Campionato, Champions, Under 21, l’attaccante della Dea “è pronto”, come gli ha detto il suo allenatore. LEGGI TUTTO

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    Gabigol doppia missione: col Brasile vuole il Mondiale, col Flamengo punta Zico

    L’attaccante ex Inter in patria si è rilanciato, ora punta alla titolarità con la Seleçao e a vincere un’altra Libertadores per eguagliare la leggenda brasilianaEra da un po’ che non andava a segno con la Seleção e subito in molti in Brasile erano tornati sul leitmotiv “è solo un giocatore da club” e niente più. L’ultimo centro in Coppa America a giugno, un inutile 3-0 al Venezuela nei gironi, poi 6 match senza entrare nel tabellino dei marcatori. LEGGI TUTTO