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    Musi duri, follie, scintille e veleni: ecco i 5 derby della Mole più folli di sempre

    La memoria collettiva dei tifosi di Toro e Juve raccoglie momenti indelebili nella storia dei due club: dalle corna di Maresca al pugno di Giagnoni a Causio, e ancora dalle minacce a Bettega allo striscione di 90 metri per il Toro scatenato del marzo 1983Scintille, follie, calci, sputi e pugni a raglio. Provocazioni, reazioni a catena. Nervi tesi, musi duri. Veleni, polemiche, riappacificazioni. Nella storia del derby della Mole, ci sta un po’ di tutto. Riavvolgendo il film di un romanzo straordinario abbiamo fissato cinque momenti-clou, vette emotive vissute da ambo le parti che nel tempo hanno conquistato un posto privilegiato nell’album della memoria collettiva dei tifosi del Toro e di quelli della Juve. LEGGI TUTTO

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    Mister Europa Michieletto, l'ultra Inter: “Pazzo di Barella, contro lo Sheriff voglio esserci”

    Il 19enne trascinatore dell’Italvolley è tifosissimo nerazzurro: “Nicolò non delude mai. Se facciamo il bis scudetto vengo da trento in monopattino” In casa Michieletto l’Inter è una “malattia” ereditaria da parte di padre. E Alessandro, schiacciatore 19enne che pochi giorni fa ha trascinato l’Italvolley sul tetto d’Europa con un tiebreak stellare nella finalissima contro la Slovenia, se l’è presa in pieno. A trasmettergliela, babbo Riccardo che a sua volta l’aveva contratta da nonno Flavio. Michieletto in questi giorni sta giocando i Mondiali U21 ma si concede una chiacchierata in salsa nerazzurra. LEGGI TUTTO

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    Destro: “Ballardini, mio figlio, i tifosi del Genoa, così sono rinato. E ora voglio l’azzurro”

    Ha segnato al Verona con una bottiglietta d’acqua in mano ed è diventato testimonial per la differenziata: ”Un messaggio ecologico, ne sono felice. L’Italia? Non ho mai abbandonato l’idea di tornarci” Non è stato soltanto il miglior avvio di stagione nella carriera per Mattia Destro. I numeri dicono molto – 4 centri in 4 presenze -, ma nel caso dell’attaccante del Genoa bisogna andare oltre. LEGGI TUTTO

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    Il blitz mentre parla Max e… Evra show nel post-partita: “Sono un gobbo vero!”

    Patrice Evra e Claudio Marchisio, potevano forse esserci due commentatori tecnici televisivi più tagliati di loro per la Juventus impegnata in Champions League contro i campioni in carica del Chelsea? I due grandi ex bianconeri nel postpartita di Amazon Prime si sono prodotti in un siparietto che trasudava gioia per la vittoria per 1-0 della Juve. ​Evra saltellava commosso al ritmo dei tifosi dell’Allianz Stadium e ha motivato questo sfoggio di felicità dicendo “Io sono gobbo vero!” mentre Marchisio, pure lui con un accenno di saltelli, ha così commentato: “Chiesa è stato decisivo non solo per il gol, ma per il ruolo che ha avuto in tutta la partita, con movimenti da grande attaccante e una gran rete col sinistro, che non sarebbe il suo piede ma è bravo anche con quello. E bravo Bernardeschi a mettergli la palla giusta”.COMMENTO DI EVRA – “Queste sono le partite perfette di Allegri, che sarà molto orgoglioso della sua squadra. Il suo piano ha funzionato alla perfezione, i giocatori bianconeri hanno giocato con umiltà e determinazione”.COMMENTO DI MARCHISIO – “Si è visto il cuore di cui parlava Pavel Nedved nel prepartita, questa vittoria vale doppio!” LEGGI TUTTO

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    Locatelli: “Fatto quello che ha chiesto Allegri, e in campionato risaliremo”

    Le parole di Manuel Locatelli nel post Juventus-Chelsea: “Sapevamo cosa fare, abbiamo fatto la partita chiesta dal mister. Una vittoria importante che dà consapevolezza, davanti il pubblico è ancora più bello. Sappiamo che in campionato dobbiamo fare di più, ci alleniamo per questo, torneremo in alto in classifica. Io sono felice, si può far di più, devo migliorare, ma sono felice”.                                                             LEGGI TUTTO

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    Nervoso, fuori forma, “improduttivo”: nel Milan che funziona ora Kessie è un caso

    Gambe pesanti e poca lucidità: il rosso in Champions è la conferma del difficile momento dell’ivoriano, che ha la media voto più bassa della rosa. L’anno scorso era stato il miglioreQuando succedono cose che non dovrebbero succedere, di solito è buona norma mettere in pratica il vecchio detto dei panni sporchi da lavare in famiglia. E cioè: difesa pubblica (di qualcuno o qualcosa), ma allo stesso tempo analisi schietta fra i quattro muri di casa. Come nel caso di Franck Kessie. Il Milan, a parte la frecciata sarcastica di Gordon Singer, non commenta apertamente le nefandezze dell’arbitro turco Cakir, ma sono evidenti il malumore e il disappunto non solo per il rigore regalato all’Atletico, ma anche per il rosso a Kessie. Apparso frettoloso ed eccessivamente severo, oltre a non essere in linea con le decisioni prese dal fischietto in altri frangenti simili lungo la partita. E questa è la parte, doverosa, in cui Franck viene in qualche modo assolto dal misfatto. LEGGI TUTTO

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    Barella e Brozo stelle stanche, Calha grigio, mistero Sensi: Inter, che succede in mezzo?

    Tra infortuni, prove opache e scelte tecniche il centrocampo nerazzurro inizia a mostrare la corda. E Inzaghi dovrà trovare nuovi equilibriDopo le prime due giornate di campionato, la coperta Inter a centrocampo sembrava finalmente lunga e abbondante. Perso Eriksen, Calhanoglu segnava e faceva segnare. Dopo un’annata più in infermeria che in campo, Sensi, Vecino e Vidal tornavano a girare. Gagliardini, quello poco glamour ma tanta sostanza, aveva smaltito l’infortunio al ginocchio accusato a fine luglio. Per i tre posti della mediana c’era insomma la coda come in metro all’ora di punta. LEGGI TUTTO