consigliato per te

  • in

    Il problema della Juve? Facile: manca Ronaldo. Una specie di doping tecnico

    Via Cristiano i bianconeri si sono sgonfiati. Non è un leader, non lega con lo spogliatoio ma con lui si parte da 1-0 e lasciarlo andare senza un’alternativa ora costa caro Quattro gol in tre partite. Tre reti in Premier League decisive per le vittorie contro Newcastle e West Ham. Una in Champions, inutile perché non ha evitato la sconfitta a Berna contro gli Young Boys, capitombolo rovinoso che però non è arrivato per colpa di Ronaldo. Il brillante impatto di CR7 sul Manchester United rinforza la teoria secondo cui con Cristiano si parte sempre da 1-0. Oggi lo United condivide con Chelsea e Liverpool il primato in Premier League e avrete già capito qual è il nostro punto di caduta: la Juve senza Ronaldo è precipitata al penultimo posto della Serie A, assieme al Cagliari e davanti alla sola Salernitana. Inaudito, la Signora si aggira nei peggiori bar del campionato: mai successo prima. LEGGI TUTTO

  • in

    Bagni innamorato del Napoli: “Squadra forte, bella da vedere. Sì, è da scudetto”

    Una delle anime dello scudetto 1987 elogia Spalletti: “Ha infuso certezze al gruppo, ma non dimentichiamo il lavoro precedente di Gattuso. Cosa manca? Un terzino sinistro…”Maurizio Nicita
    @manici50
    21 settembre
    – Milano “Sa cosa mi ha colpito di più dopo la vittoria di Udine? Che Spalletti abbia fatto riferimento alla storia del club. Al suo Dna, alla passione della gente. Io emiliano tifoso del Napoli e legato indissolubilmente alla città mi sono commosso”. Così parlò Salvatore Bagni, una delle anime del primo scudetto del Napoli, anno di grazia 1987. LEGGI TUTTO

  • in

    Dal marmo nero del Perù di Baggio al broker di Lippi: occhio alle truffe

    CR7 è solo l’ultimo di una lunga lista di calciatori e affini caduti nelle trappole di qualche furbetto. Clamoroso il caso di Mahrez, che smarrì la carta di credito e se ne accorse dopo 1 mese: nel frattempo gli avevano soffiato oltre 200.000 euro L’ultimo a cascarci è stato Cristiano Ronaldo. Una dipendente di un’agenzia di viaggi gli ha sottratto circa trecentomila euro dalla carta di credito (coinvolti anche Nani, Jorge Mendes, Manuel Fernandes). Il portoghese, però, non è l’unico calciatore ad aver subito dei raggiri. LEGGI TUTTO

  • in

    Dal ruolo al contratto, Roma è in ansia: cosa succede a Zaniolo?

    L’attaccante non ha ancora ritrovato lo smalto. Mou gli dà fiducia, ma gli chiede tanto lavoro in copertura. In attesa del rinnovo, Nicolò è uscito dai social. E Totti lo punge: “Campione? Vediamo fra 10 anni”Punti di svolta. Domenica, quando al 26’ della ripresa – con la Roma capolista in svantaggio a Verona – il tabellone dei cambi raccontava che Mourinho stava per rinunciare a Nicolò Zaniolo per il forcing finale, la sensazione di sorpresa è lievitata. LEGGI TUTTO

  • in

    Le tre novità più belle del Milan sono quelle che… non ha comprato

    L’anno scorso erano poco esperti e faticavano a inserirsi nei meccanismi, ma ne hanno fatto tesoro. E ora quei tre sono la marcia in più per Pioli… Continua il progetto di crescita del Milan e, come sempre succede in questi casi, si va alle radici di questo miglioramento che non accenna a fermarsi. E che ha portato i rossoneri a una forza strutturale invidiabile: una squadra, un gruppo, che sa sempre cosa fare e cosa vuole. Non si ferma davanti alle difficoltà, non si esalta davanti ai risultati positivi. E non c’è dubbio che grande merito sia attribuibile alla società, da cui dipendono tutte le scelte, e a Pioli. LEGGI TUTTO

  • in

    Operaio in officina, jolly di Rocco, scopritore di Mancini: vita e opere della “zanzara” Fogli

    Segaligno, uomo-ovunque, un signor calciatore che ha legato il suo nome al Bologna, al Milan e alla Nazionale. Ma c’è (molto) di più… A Bologna dicevano che giocasse con lo smoking. Aveva stile, era bello da vedere, nella corsa pulita e armonica, nel tocco del pallone, mai superfluo, sempre dettato dalle esigenze della squadra, mai improntato allo spreco, perché Romano Fogli era cresciuto con il rigore e la pulizia morale dell’Italia contadina che era uscita dalla Seconda Guerra Mondiale, si era tolta di dosso la polvere della miseria e del dolore, si era arrotolata le maniche e aveva cominciato a darsi da fare. LEGGI TUTTO

  • in

    Quando il Venezia di Tesconi oscurò Rivera e il Milan delle meraviglie

    Era il settembre 1962 e, alla prima giornata di Serie A, la battagliera formazione lagunare stupì l’Italia, conquistando un pirotecnico pareggio a San Siro Doveva essere la domenica di Rivera o di Altafini, di Amarildo o di Dino Sani. In parte lo fu, ma il ruolo di attore principale sul palcoscenico di San Siro se lo prese un onesto mediano che indossava la maglia numero 4 del Venezia e portava al braccio la fascia di capitano. Si chiamava Mario Tesconi, polmoni e gambe al servizio della causa. LEGGI TUTTO