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    Serie B, 2007: quando lo Spezia fu l’unica squadra a domare la Juve

    Quella stagione, tra andate e ritorno, i liguri furono gli unici a dominare i bianconeri negli scontri diretti. E poi arrivò anche l’impresa-salvezzaQuell’anno la Juve risalì in A, come stava nell’ordine delle cose. Quell’anno lo Spezia conquistò la salvezza e mantenne la B, come nessuno poteva immaginare. Quell’anno fu un anno che non si può dimenticare: il calcio italiano viveva sentimenti contrastanti, tra le macerie e il veleno di Calciopoli e il trionfo Mondiale a Berlino. La Serie B non era una Serie B, ma una A1. LEGGI TUTTO

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    Amelia: “Ibra, Tonali, Maignan e Pioli. Ecco perché è un Milan da scudetto”

    L’ex portiere rossonero: “In più delle altre i rossoneri hanno la costanza. Diaz farà strada. A Liverpool ho rivisto lo spirito di quando c’ero io” Concetto chiave: gruppo. Per Marco Amelia è la parola magica che apre il mondo Milan. “Pioli ha plasmato una squadra di uomini”. Guidati dal sergente Ibra, ancora lì a 40 anni. “Come fa? Infinito”. Campione del mondo nel 2006, una vita tra i pali, un gol su azione in Coppa Uefa contro il Partizan Belgrado, 41 partite in rossonero tra il 2010 e il 2014. Oggi Marco fa l’allenatore ed è a caccia di una nuova sfida dopo l’esperienza a Livorno dell’anno scorso. “Guardo molte partite, studio i giocatori, mi tengo informato”. Ovviamente domenica sera era sul divano a vedere i rossoneri, con cui ha vinto lo scudetto nel 2011. LEGGI TUTTO

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    La scalata del “nuovo” Napoli di Spalletti e il progetto di Inter e Milan che continua

    Il tecnico toscano ha rivitalizzato una squadra molto simile a quella dell’anno scorso, le milanesi continuano a convincere Quattro giornate sono sicuramente poche per cominciare a fare bilanci, per trarre indicazioni – diciamo così – definitive. Ma ci sono indizi, e non solo risultati, che non possono e non devono passare inosservati. Lo sanno bene Inter e Milan, prima e seconda della passata stagione, che continuano ad essere lì, in prima fila, a dimostrazione che il loro progetto continua. LEGGI TUTTO

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    Roma, ecco Oliveras, il “made in Barcellona” soffiato al Milan

    Leonardo Spinazzola rimarrà bloccato ancora per un po’ e alle sue spalle la Roma sta spingendo con Vina e Calafiori per coprire il buco lascato dall’esterno italiano. Un ruolo, quello del terzino sinistro, non semplice da interpretare e per cui non sempre crescono e si sbloccano nel corso degli anni grandi talenti. Anche per questo i giallorossi stanno cercando di costruirsi ancora una volta in casa il terzino perfetto per il futuro con Jan Oliveras che sta incantando sempre più in primavera.DAL BARCELLONA, BATTUTO IL MILAN – Va detto che negli anni di talenti a Trigoria ne sono passati tanti agli ordini di Alberto De Rossi, che però ha avuto anche la sfortuna di perdere molti di questi, soprattutto nel ruolo, per colpa di gravi infortuni. Forse anche per questo la Roma, che nel frattempo ha affidato la panchina della Primavera ad Andrea Astrologo, nel 2020 scelse di andare sul mercato alla ricerca di un esterno iper-duttile, ancora giovane e da sgrezzare, ma con caratteristiche tecniche già ben definitie. Qui si inserisce il profilo di Oliveras, classe 2004, che i giallorossi acquistarono dal Barcellona battendo l’agguerrita concorrenza del Milan, anch’esso molto interessato al suo profilo. LEGGI TUTTO

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    Milano da 10: Inter e Milan, partenza sprint. Le ragioni in dieci scatti

    I nerazzurri hanno costruito la loro classifica sulla solidità e sui numeri dell’attacco: i guai dell’estate hanno rinforzato lo spogliatoio. Il Diavolo poggia sulle certezze di un gioco fatto di coraggio e fantasia, che valorizza gli interpretiSiamo all’inizio, la strada è lunga. Andiamoci piano con incenso e carbone. Inter e Milan non hanno raccolto un punto in Champions. Non era il caso di processarle allora e non è il caso di santificarle ora che sono là in alto, imbattute, dietro al super Napoli capolista. Però i dieci punti in classifica non sono arrivati per caso, hanno radici solide che promettono un futuro importante, in zona scudetto. Ci sono buone ragioni per crederlo, a prescindere dalla crisi della Juve e dalla frenata delle romane. Diciamo dieci: dieci ragioni per dieci punti. LEGGI TUTTO

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    Zampagna: “Dea, è l'ora di un trofeo. Raspadori mi somiglia, vi spiego perché…”

    Il doppio ex di turno fa le carte ad Atalanta-Sassuolo di domani sera: “I neroverdi sono da Europa League. Il paragone con Zapata? Lui è più forte” Ha giocato e segnato in entrambe. Riccardo Zampagna, 47 anni, doppio ex bomber di turno, è l’uomo giusto per presentare Atalanta-Sassuolo. A Bergamo dal 2006 al 2008: 58 presenze, 23 reti e una promozione in A agli ordini di Colantuono. “Ho un rapporto speciale con tifoseria e città – racconta Zampagna, che oggi ha una scuola calcio nella sua Terni -. Nel 2009, quando ero al Sassuolo, giocai a Bergamo contro l’Albinoleffe. I tifosi della Dea stopparono il nostro bus al casello dell’autostrada. LEGGI TUTTO