FINALE Sassuolo-Torino 0-1: decide una gran giocata di Pjaca
Sassuolo – Torino: diretta live Serie A Calcio 17/09/2021 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Romano Capasso
Sassuolo – Torino: diretta live Serie A Calcio 17/09/2021 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
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Nel 2020-21 i bianconeri hanno registrato la perdita più alta nella storia della Serie A: 210 milioni. Le spalle forti di Exor sono una garanzia, adesso la prima regola è la disciplina di bilancioÈ la perdita più alta nella storia della Juventus e del calcio italiano: 210 milioni. Il numero fa impressione. Mai nessun club di Serie A si era spinto su un territorio così negativo: l’Inter edizione 2006-07 aveva registrato -207 milioni, la Roma 2019-20 -204. LEGGI TUTTO
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Dall’allenatore agli exploit dell’attaccante, da Ospina a Koulibaly: ora ha tutto per essere competitiva anche in ItaliaNel classico gioco dei pronostici, sono tante le voci e le opinioni sulle squadre favorite per il campionato. Su una cosa, però, c’è una convergenza quasi generale. Se non siamo all’unanimità, poco ci manca: è una corsa senza una squadra padrona, come magari succedeva negli anni scorsi. Insomma, sette squadre sono in lizza e non ci sarebbe da meravigliarsi – da fare oh di meraviglia – se alla fine prevalesse una qualsiasi di queste sette. LEGGI TUTTO
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Senso di appartenenza, comunione di pensieri, emozione unica, celebrazione di un rito pagano: siamo tornati a popolare stadi e palazzi, una tradizione ultracentenaria che ha origini pure più antiche Nello sport nulla pareggia l’emozione che ti sa dare il ruggito di una folla, che si solleva alle tue spalle, in un’improvvisa comunione di pensieri e di intenti, nell’immediata celebrazione di quello che stai realizzando. Un gesto, un’idea, un’interpretazione, diventata, di colpo, la cosa più importante che ci sia. Dopo 18 mesi di stadi, circuiti e arene silenziose, dove il vuoto pneumatico veniva stracciato soltanto dal rumore dei motori, dalle urla degli allenatori e dallo scricchiolio del legno, più o meno ad ogni latitudine contemporaneamente, stanno tornando gli spettatori sugli spalti a pieno regime. LEGGI TUTTO
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Il finlandese che studiava ingegneria ha giocato poco e male sia per l’Inter sia per il Bologna. Eppure, il presidente nerazzurro Pellegrini lo aveva comprato per 600 milioni di lire dopo che segnò a San Siro. Ma Mika si rivelò un bidone…C’è stato un tempo in cui gli stranieri arrivavano in Italia accompagnati dalla scia luminosa di un gol, ed era come la stella cometa che guidò i Re Magi verso Betlemme. Una congiunzione astrale che in certe notti buie e tempestose cambiava il destino di uomini, squadre, campionati. Il decennio degli anni 80 stava declinando in un tramonto di gloria e successi, la Serie A era l’America e ogni estate – a leggere i nomi degli stranieri in arrivo – si fantasticava gratis, sognando fuoriclasse e artisti del pallone che ci avrebbero deliziato con le loro magie. Ne arrivarono molti, certo. LEGGI TUTTO
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Con la Roma eliminò il Barcellona e andò in semifinale. Poi i fallimenti con Sampdoria, Cagliari e VeronaUna passeggiata al mare, poca gente intorno, la voglia di non pensare a niente, l’impossibilità di cancellare una rabbia immensa. Eusebio Di Francesco è tornato a Pescara: casa è l’unico posto comodo quando non trovi risposte a domande che nemmeno riesci a farti. La ferita sanguina, stavolta a cicatrizzarsi ci metterà di più perché l’esonero di Verona non è solo un dispiacere professionale, ma anche un tradimento umano. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Ormai si gioca in (quasi) 16. I secondi tempi diventano un’altra partita e le classifiche si modificano. Ma non per tutti è cosìTaribo West con Lippi non giocava mai. Un giorno arrivò in ritardo a pranzo e il tecnico gli chiese spiegazioni. “Mister, pregavo: Dio mi ha detto che domenica devo giocare”. E Lippi: “Strano, a me non ha detto niente…”. Rimase in panchina anche quella domenica. A dicembre, con zero presenze, cambiò squadra, dall’Inter al Milan. LEGGI TUTTO
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L’ex nerazzurro: “Strano non averli visti insieme. Il Toro vive per il gol, ma che dribbling fa Il Tucu” Il cuore stavolta è diviso a metà. Impossibile scegliere tra le due città che lo hanno adottato e accudito come un loro figlio e tra due club che gli hanno permesso di imporsi a grandi livelli anche in Italia. Inter-Bologna per Julio Ricardo Cruz è davvero il derby del cuore, per tantissimi motivi. LEGGI TUTTO


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