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    Napoli e Insigne, perché è una storia che non deve finire

    Sarà l’ultimo Napoli-Juve di Lorenzo? Nel caso sarebbe un peccato. Perché quella tra il capoluogo campano e il suo fantasista è una storia che “chiama” il lietofine Sono tanti, tantissimi, i motivi di questo Napoli-Juventus. La verifica in casa bianconera, per capire cosa è andato storto nelle prime due giornate e come si può rapidamente cambiare strada e riprendere il cammino. La voglia del Napoli di continuare a fare punti, come è successo nelle prime due giornate, e di staccare clamorosamente Chiellini e compagni. I dubbi di Allegri che, costretto a fare i conti con il ritardato arrivo dei sudamericani, sarà chiamato a rivedere formazioni e idee. L’entusiasmo di Spalletti che è riuscito già a trovare il feeling giusto e ha dimostrato – con l’ingresso vincente di Petagna a Genova – di poter indirizzare il destino della squadra. La carica di Osimhen, che ritrova il campo ed è deciso a metterci la firma. L’impatto nella Juve di Locatelli, destinato a prendersi la responsabilità del centrocampo juventino. Potremmo insomma andare avanti all’infinito, per fotografare una partita che arriva presto, molto presto, ed è già gonfia di significati. LEGGI TUTTO

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    Christopher Lee: “Il nuovo San Siro è una necessità. Bello parlare di cricket con la regina”

    Il numero uno di Populous apre un ufficio a Milano: Guida lo studio globale che ha realizzato 3000 impianti sportivi E progettato oltre mille stadi. Ora vuole convincere Inter e Milan con la “Cattedrale”Christopher Lee è un classico globetrotter, viene dall’Australia, ha lavorato a New York, vive a Londra e ieri ha ufficialmente inaugurato a Milano la sede italiana della “sua” Populous, la società di architettura più famosa nel mondo dello sport. LEGGI TUTTO

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    Gilardino: “Milan, la roccia Ibra e Pioli sono le tue armi per Liverpool”

    Parla l’ex rossonero, decisivo nel primo successo di un’italiana in Champions a Liverpool: “Sapranno diminuire l’intensità dei Reds” Alberto Gilardino è stato un pioniere: il 9 dicembre 2009, nell’ultimo minuto di Anfield, segnò un gol per la prima conquista italiana in Champions nello stadio del Liverpool. Gila era il centravanti della Fiorentina, e aveva il vantaggio di conoscere l’avversario: non era la prima sfida in cui usciva trionfatore. Nel 2007, ad Atene, partecipò alla presa dell’Europa rossonera. Dopo 44 gol in 132 partite con il Milan, 251 in 665 presenze tra club e nazionale, oggi Gila si è seduto in panchina: guida del Siena in Lega Pro. LEGGI TUTTO

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    Khedira, la Juve e il mal di cuore: “Quel giorno a Madrid che per due ore vedevo buio…”

    L’ex bianconero a tutto campo: “Ronaldo è il più grande, Chiellini è forte come King Kong, Dybala si mette addosso troppa pressione, Allegri il miglior uomo nel calcio. E questa Juve…”Questo mondo che gira intorno a Instagram – in cui conta come vieni in foto, non quello che scrivi nel testo – non capirà mai Sami Khedira. Peggio per lui. Sami è stato per anni un sottomarino bianconero, che nessuno vedeva e nessuno considerava fino a quando lui, inspiegabilmente solo, appariva per colpire in area. Khedira non correva molto, aveva piedi normali, non dribblava, però che giocatore. Si è capito quando ha lasciato e alla Juve è successo due volte: l’addio ufficiale è dell’estate 2020 ma per quello vero bisogna tornare al 19 febbraio 2019. La Juve ritardò il volo per Madrid e non era da lei. Poi si capì: Sami aveva avuto un problema cardiaco. L’operazione andò bene ma non è più tornato con continuità. LEGGI TUTTO

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    Milan, Messias ha rotto il ghiaccio: dal rapporto con Ibra al ruolo, tutto sul brasiliano

    La faccia incredula di chi ha realizzato il sogno che aveva da bambino. Il sorriso, beffardo, di chi è convinto di poter vincere anche l’ultima sfida che la vita gli ha presentato. Junior Messias è entrato in punta di piedi nel mondo Milan: qualche scambio di battute con Stefano Pioli e i compagni che sono rimasti a Milanello per preparare l’importante sfida di domenica prossima alla Lazio di Maurizio Sarri. Poi c’è Zlatan Ibrahimovic, più carico che mai: proprio con i suoi assist il brasiliano spera di segnare tanti gol con la maglia rossonera.OUT CONTRO LA LAZIO- I tifosi del Milan dovranno pazientare ancora un po’ prima di vedere l’esordio di  Messias. L’ex Crotone è in ritardo di condizione e ha svolto un lavoro personalizzato per tutta la settimana. Nei piani dello staff rossonero c’è quello di averlo al massimo della forma fisica per la gara del 22 settembre a San Siro contro il Venezia. Pioli non ha alcuna fretta: Saelemaekers è in un momento eccezionale ( 1 gol e 1 assist con il Belgio), Diaz è ormai una garanzia. Junior sarà la prima alternativa ad entrambi: più esterno destro ma all’occorrenza anche trequartista. Pronto a riscrivere le gerarchie di una squadra che viaggia con le marce alte da un anno a questa parte. Un passo alla volta, obiettivo dopo obiettiva come racconta la storia di questo ragazzo nato 30 anni fa a Belo Horizonte. LEGGI TUTTO

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    Locatelli, il momento è ora: devi già dimostrare di essere da Juve

    Manuel Locatelli è l’unico vero acquisto del mercato della Juve, oltre al ritorno di Moise Kean e all’arrivo del giovane brasiliano Kaio Jorge. In questo momento, per i bianconeri e per Max Allegri, l’ex Sassuolo diventa un giocatore fondamentale, da subito. Il rodaggio per Locatelli è stato breve e doloroso, ed è già finito: un minuto a Udine, a fine partita sul 2-2, e 24 minuti nel ko interno con l’Empoli. In seguito è arrivata la buona prestazione offerta in Nazionale contro la Svizzera, quando è stato uno dei migliori fra gli Azzurri. Basta, stop. Ora non c’è più tempo da perdere, perché una Juve in stato di emergenza, con un punto in classifica, con qualche acciacco e con il problema dei sudamericani impegnati a oltranza nelle qualificazioni mondiali, è già attesa da una serie di partite in cui è vietato sbagliare. SUBITO PARTITE DECISIVE, SERVE UN LEADER A CENTROCAMPO – In una settimana: Napoli-Juve, Malmoe-Juve e Juve-Milan. Partire in cui serviranno mente fredda e cuore caldo. Partite nelle quali Locatelli dovrà subito prendere il comando del centrocampo bianconero, il settore più in difficoltà della squadra e il meno rinforzato, ormai da tempo, sul mercato. Con Arthur ancora infortunato, Bentancur in nazionale e acciaccato, McKennie alle prese con problemi disciplinari, Rabiot in rodaggio e Ramsey ancora alla ricerca di un ruolo e di una dimensione in questa Juve (che voleva venderlo e non ci è riuscita), e soprattutto con il vuoto del regista di ruolo (Pjanic) che non è arrivato, a Locatelli spetta il compito di prendere il comando, di cantare e di portare la croce. Troppe responsabilità? Forse sì, ma la Juve di oggi ha un bisogno tremendo, quasi disperato, di lui. E il classe 1998 di Lecco ha l’onore e l’onere di doversi far trovare pronto. Se Locatelli è un giocatore ‘da Juve’, questo è già il momento di dimostrarlo.      LEGGI TUTTO

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    Il Milan, Pioli e il contratto in scadenza: ecco perché merita il rinnovo

    Rendimento in crescendo, valorizzazione dell’intero patrimonio tecnico della società, feeling con i “califfi”, capacità di risalire dopo gli inevitabili momenti negativi: il club gli deve un grazieSe le luci dei riflettori rossoneri sono puntate sul rinnovo di Franck Kessie, e parzialmente anche su quello di Alessio Romagnoli, c’è un altro contratto in casa Milan che andrà in scadenza nel giugno del 2022 e probabilmente, anzi per chi scrive sicuramente, è persino più importante di quello del “Presidente” ivoriano. Ci riferiamo, l’avrete capito, all’accordo che lega Stefano Pioli al club di via Aldo Rossi. L’argomento non è mai salito alla ribalta, né in termini positivi né tantomeno in chiave negativa, diciamo che a quello che traspare la questione non è all’ordine del giorno, scandito da altre urgenze. LEGGI TUTTO

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    Berardi, col Sassuolo è un matrimonio ai titoli di coda. Tanti i club a contenderselo

    Quello tra Berardi e il Sassuolo è un matrimonio bello, intenso, ma destinato a concludersi presto. Domenico ha deciso di lasciare il club neroverde e lo ha comunicato da tempo alla dirigenza. Ci sono stati dei contatti piuttosto approfonditi con il Leicester, una pista da seguire con attenzione in vista del mercato di gennaio. Ma sul forte attaccante campione d’Europa si stanno muovendo anche diversi club del nostro campionato. Ascolta “Milan-Berardi, ecco cosa sta succedendo: la nuova valutazione del Sassuolo. E la Fiorentina…” su Spreaker.TRA FIORENTINA E MILAN- Berardi rappresenta il prototipo dell’esterno destro per Pioli. Quasi una dolce ossessione per un tecnico che lo aveva chiesto alla Fiorentina e ha fatto il suo nome la scorsa estate per il Milan. Il club rossonero ne ha parlato con il Sassuolo con la promessa di aggiornarsi nei prossimi mesi. Ma è stata proprio la società viola ad essere andata molto vicina al colpo grosso: Commisso non ha mollato la presa e attende segnali per programmare  una nuova missione. E ora il prezzo del cartellino può cambiare: dai 40 milioni fissati come base d’asta iniziale dal Sassuolo si può scendere di 5/6 milioni. Domenico aspetta e spera, pronto ad affrontare una nuova sfida professionale. LEGGI TUTTO