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    Eriksen a Milano in attesa degli esami: fra un mese potrebbe allenarsi (in Danimarca)

    Bici in città, relax al parco con i figli, selfie con i tifosi. La vita del centrocampista danese a tre mesi dal drammatico black out agli Europei Chi è quel ragazzo biondo, nascosto dietro a occhiali da sole, mascherina e cappello? Quello che si avvicina in bici mentre trasporta sul seggiolino un bimbo, biondo perfino più di lui? Tanto discreto quanto educato, concede un selfie a chi sa aguzzare la vista e rompere il ghiaccio: “Scusa, ma tu sei Christian Eriksen? Il campione dell’Inter? Che bello vederti!”. LEGGI TUTTO

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    Quando Weah partì dalla fine del mondo: 25 anni dal gol da leggenda al Verona

    Era l’8 settembre 1996: un coast to coast da settanta metri (forse) in 14 secondi. “Io una rete così non l’ho mai fatta” ammetterà l’allora attaccante del MilanMa da dove era partito? Dalla fine del mondo. O dal suo inizio. Dall’area del Milan, appena fuori. Situazione difensiva, da sbrogliare in fretta. Era partito da lontanissimo, questo è certo. Da un posto impensabile. Ma come gli era venuta quell’idea? Certe idee vengono così, nascono da soli son come i fiori (cit. Vasco Rossi). Forse certe idee le custodiamo dentro di noi da una vita, aspettano solo di uscire e darci ragione. LEGGI TUTTO

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    Blanc: “Lo Stadium 10 anni dopo, unico e visionario. È già irripetibile”

    “Lo stadio è simbolo della rinascita della Juve – spiega l’ attuale d.g. del PSG, che da presidente e amministratore delegato bianconero guidò il progetto -, del lavoro svolto per riportala ai vertici”. L’impianto fu inaugurato l’8 settembre 2011 in amichevole con il Notts CountyÈ indissociabile dalla genesi dello Stadium, Jean-Claude Blanc, attuale direttore generale delegato del Paris Saint Germain, che da presidente e amministratore delegato della Juventus guidò il progetto della nuova casa bianconera, fino all’inaugurazione di dieci anni fa: “Un momento di grande emozione – ricorda oggi Blanc che sulla scrivania del suo ufficio al Psg tiene sempre a portata di mano il libro “Lo Stadio che cambia il calcio” – perché fu l’inizio di una nuova fase, e la fine di un processo di ricostruzione, dopo Calciopoli. LEGGI TUTTO

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    Nazionale, Locatelli si guadagna la conferma e studia da centrocampista totale

    Non ha il palleggio di Verratti ma strappargli la palla è un’impresa. A Basilea è stato il migliore dei nostri, stasera con Jorginho e PessinaImpressionante in Olanda un anno fa: era il debutto, sembrava un veterano. Due gol alla Svizzera all’Europeo. Decisamente il migliore a Basilea. Come se il centrocampo italiano avesse quattro titolari, non tre: Manuel Locatelli accanto a Jorginho, Verratti e Barella. Soltanto più giovane degli altri, 23 anni, ma già “vecchio” d’esperienza, partite, testa. LEGGI TUTTO

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    Serie A, ecco la Top 10 dei giocatori più cari: nuovo re Lautaro, Dybala ultimo!

    Romelu Lukaku ha lasciato l’Inter, così come Cristiano Ronaldo ha detto addio alla Juventus e Gigio Donnarumma al Milan. Alcuni big sono partiti, altri sono rimasti, altri ancora devono rialzarsi dopo una stagione dura. La Serie A è ripartita alla ricerca di nuovi uomini simbolo, che devono diventare stelle per le proprie squadre e trainanti per il campionato italiano. E la top 10 di chi vale di più ci dice chi devono essere i top player tricolori. Senza Big Rom, CR7 e Gigio, la top 10 è tutta nuova, riscritta, con un predominio netto dell’Inter, tre juventini, un laziale e un solo milanista (in scadenza di contratto). E Paulo Dybala, che fino a qualche stagione fa era tra i più ‘valorosi’, ora è a stento in classifica. Mentre sono fuori Victor Osimhen, attaccante del Napoli, e Theo Hernandez, punto di forza del Milan secondo in campionato qualche mese fa. Anche Insigne è lontano. Così come i giocatori dell’Atalanta: il primo è Gosens, al 36esimo posto. Mentre Vlahovic, il più desiderato sul mercato, è al 25esimo… Di seguito, la top 10 (valori Transfermarkt). 10. Paulo Dybala, attaccante della Juventus: 50 milioni di euro.  LEGGI TUTTO

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    Samp, Damsgaard in vetrina con l’Inter domenica: Ausilio si è informato e…

    I rapporti tra Inter e Samp sono solidi e l’asse Milano-Genova è sempre molto caldo. L’ultimo grande affare i nerazzurri lo hanno fatto con Milan Skriniar, quando nel 2017 fu lo stesso Spalletti a cercare rassicurazioni in Marco Giampaolo, che lo conosceva per averlo allenato proprio in blucerchiato. Le recensioni del tecnico furono ottime, sia sotto il piano tecnico che umano e così i nerazzurri non ebbero alcun dubbio nell’affondare il colpo e chiudere l’operazione.DIALOGHI APERTI – A distanza di qualche anno ci sono stati altri contatti tra Inter e Samp, questa volta per un nuovo profilo, che già ai tempi, dopo le prime settimane trascorse in Liguria aveva immediatamente convinto: parliamo di Mikkel Damsgaard, centrocampista danese classe 2000. Esattamente come accaduto per Skriniar, i nerazzurri hanno approfondito i dialoghi con i blucerchiati, ricevendo reazioni di tutto rispetto. Unica nota dolente, il prezzo: Ferrero oggi non sembra intenzionato a scendere sotto i 35 milioni di euro e oggi in viale della Liberazione non è semplice raggiungere certe cifre, anche perché il calciatore piace molto, ma lascia qualche dubbio dal punto di vista della continuità. LEGGI TUTTO

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    Milan, tramonta la pista CSKA per Castillejo: adesso lo spagnolo…

    Samu Castillejo resta al Milan, almeno fino alla riapertura del calciomercato invernale. Secondo quanto appreso da calciomercato.com, è saltata la trattativa con il Cska Mosca.I DETTAGLI- Le negoziazioni tra i club si sono interrotte perché il Cska Mosca non aveva intenzione di migliorare la propria offerta iniziale: prestito secco (gratuito). Lo stesso attaccante spagnolo non era così convinto di lasciare il campionato italiano per quello russo. LEGGI TUTTO

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    Da Gudini a Immobile, da Baiano a Ronaldo: il tocco di Sarri che fa grandi i bomber

    Fin da quando allenava tra i dilettanti, l’attuale tecnico della Lazio ha sempre mostrato che il suo calcio trasforma i centravanti in macchine da gol: storia di diete, coppie implacabili, rivincite e… In principio ci fu Mirco Gudini, aretino di Santa Firmina, centravanti sovrappeso del Cavriglia, che il primo giorno di ritiro si sedette a tavola e ammutolì di disperazione. Il suo pranzo consisteva in due smunte foglie di insalata e una pallina di gelato. Inviperito, Gudini si alzò e nel silenzio della sala spostò i suoi novanta chili al cospetto del Mister, per intimargli: “Io ‘sta roba non la mangio”. LEGGI TUTTO