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    Roma, ecco Bove e Zalewski, il tandem del futuro che ha conquistato Mourinho

    I due gioiellini, pur essendo ancora in rampa di lancio nelle gerarchie giallorosse, hanno già catturato l’attenzione dello Special One. Il tour de force che attende i capitolini darà loro la possibilità di trovare spazio e minutaggioUna settimana fa hanno anche rischiato di trovarsi uno di fronte all’altro: Bove con la maglia dell’Italia Under 20 da una parte, Zalewski con quella omologa della Polonia dall’altra. E se non è successo è semplicemente per il fatto che quest’ultimo ha fatto un passo in più, convocato da Paulo Sousa con i grandi, al fianco di gente del livello di Lewandoski, Zielinski, Piatek e Szczesny. LEGGI TUTTO

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    Milan, il baluardo Kjaer è pronto per la Lazio. Arriva Immobile, test per la Champions

    Il danese è il centrale più Europeo nella rosa di Stefano Pioli. Prima i biancocelesti, poi la sfida contro il Liverpool, un attacco da 72 gol totali della grande Europa. E ieri Simon è diventato goleador: rete a IsraeleL’Ibrahimovic della difesa rossonera è Simon Kjaer: accostamento possibile per esperienza e carisma. Come Zlatan anche Kjaer ha superato i trent’anni (qui il conto si ferma a 32) e l’età è un dato che incide quando si parla di rinnovo del contratto. Il danese è vincolato al Milan fino all’estate del 2022: estendere l’accordo di almeno un anno non impegnerà la dirigenza in una trattativa laboriosa, a differenza di altre, e il valore di Kjaer verrà riconosciuto anche con un probabile aumento di ingaggio. LEGGI TUTTO

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    Eriksen a Milano in attesa degli esami: fra un mese potrebbe allenarsi (in Danimarca)

    Bici in città, relax al parco con i figli, selfie con i tifosi. La vita del centrocampista danese a tre mesi dal drammatico black out agli Europei Chi è quel ragazzo biondo, nascosto dietro a occhiali da sole, mascherina e cappello? Quello che si avvicina in bici mentre trasporta sul seggiolino un bimbo, biondo perfino più di lui? Tanto discreto quanto educato, concede un selfie a chi sa aguzzare la vista e rompere il ghiaccio: “Scusa, ma tu sei Christian Eriksen? Il campione dell’Inter? Che bello vederti!”. LEGGI TUTTO

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    Quando Weah partì dalla fine del mondo: 25 anni dal gol da leggenda al Verona

    Era l’8 settembre 1996: un coast to coast da settanta metri (forse) in 14 secondi. “Io una rete così non l’ho mai fatta” ammetterà l’allora attaccante del MilanMa da dove era partito? Dalla fine del mondo. O dal suo inizio. Dall’area del Milan, appena fuori. Situazione difensiva, da sbrogliare in fretta. Era partito da lontanissimo, questo è certo. Da un posto impensabile. Ma come gli era venuta quell’idea? Certe idee vengono così, nascono da soli son come i fiori (cit. Vasco Rossi). Forse certe idee le custodiamo dentro di noi da una vita, aspettano solo di uscire e darci ragione. LEGGI TUTTO

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    Blanc: “Lo Stadium 10 anni dopo, unico e visionario. È già irripetibile”

    “Lo stadio è simbolo della rinascita della Juve – spiega l’ attuale d.g. del PSG, che da presidente e amministratore delegato bianconero guidò il progetto -, del lavoro svolto per riportala ai vertici”. L’impianto fu inaugurato l’8 settembre 2011 in amichevole con il Notts CountyÈ indissociabile dalla genesi dello Stadium, Jean-Claude Blanc, attuale direttore generale delegato del Paris Saint Germain, che da presidente e amministratore delegato della Juventus guidò il progetto della nuova casa bianconera, fino all’inaugurazione di dieci anni fa: “Un momento di grande emozione – ricorda oggi Blanc che sulla scrivania del suo ufficio al Psg tiene sempre a portata di mano il libro “Lo Stadio che cambia il calcio” – perché fu l’inizio di una nuova fase, e la fine di un processo di ricostruzione, dopo Calciopoli. LEGGI TUTTO

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    Nazionale, Locatelli si guadagna la conferma e studia da centrocampista totale

    Non ha il palleggio di Verratti ma strappargli la palla è un’impresa. A Basilea è stato il migliore dei nostri, stasera con Jorginho e PessinaImpressionante in Olanda un anno fa: era il debutto, sembrava un veterano. Due gol alla Svizzera all’Europeo. Decisamente il migliore a Basilea. Come se il centrocampo italiano avesse quattro titolari, non tre: Manuel Locatelli accanto a Jorginho, Verratti e Barella. Soltanto più giovane degli altri, 23 anni, ma già “vecchio” d’esperienza, partite, testa. LEGGI TUTTO

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    Serie A, ecco la Top 10 dei giocatori più cari: nuovo re Lautaro, Dybala ultimo!

    Romelu Lukaku ha lasciato l’Inter, così come Cristiano Ronaldo ha detto addio alla Juventus e Gigio Donnarumma al Milan. Alcuni big sono partiti, altri sono rimasti, altri ancora devono rialzarsi dopo una stagione dura. La Serie A è ripartita alla ricerca di nuovi uomini simbolo, che devono diventare stelle per le proprie squadre e trainanti per il campionato italiano. E la top 10 di chi vale di più ci dice chi devono essere i top player tricolori. Senza Big Rom, CR7 e Gigio, la top 10 è tutta nuova, riscritta, con un predominio netto dell’Inter, tre juventini, un laziale e un solo milanista (in scadenza di contratto). E Paulo Dybala, che fino a qualche stagione fa era tra i più ‘valorosi’, ora è a stento in classifica. Mentre sono fuori Victor Osimhen, attaccante del Napoli, e Theo Hernandez, punto di forza del Milan secondo in campionato qualche mese fa. Anche Insigne è lontano. Così come i giocatori dell’Atalanta: il primo è Gosens, al 36esimo posto. Mentre Vlahovic, il più desiderato sul mercato, è al 25esimo… Di seguito, la top 10 (valori Transfermarkt). 10. Paulo Dybala, attaccante della Juventus: 50 milioni di euro.  LEGGI TUTTO