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    Da Iliev ai giganti Matjaz e Hoti: ecco i gioielli nerazzurri pronti a spiccare il volo

    Nella Primavera allenata da Chivu ci sono (almeno) cinque talenti destinati a lasciare il segno, pronti a dare una mano a Inzaghi in caso di necessità Giovani e di belle speranze, in qualche caso già in rampa di lancio verso l’inserimento in prima squadra. Su di loro contano sia Christian Chivu, nuovo tecnico della Primavera nerazzurra, sia Simone Inzaghi, che conta di poter attingere al vivaio in caso di necessità a fronte di una stagione lunga e ricca di impegni. LEGGI TUTTO

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    Da Kerkez a Traore e Roback: la Primavera rossonera punta già la Serie A

    Durante l’estate Pioli ha testato molti giovani talenti: nel gruppo di Giunti ci sono alcuni nomi da tenere d’occhio per il futuro della prima squadraL’estate dei… Primavera. Non che sia una novità: le amichevoli di preparazione al campionato, quando la rosa della prima squadra è ancora in alto mare per il calciomercato, sono l’occasione per i giovani di fare esperienza in prima squadra. Il Milan non ha fatto eccezione, soprattutto in un anno in cui i nazionali si sono aggregati al gruppo un po’ più tardi causa Europeo. LEGGI TUTTO

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    Da Cudrig a De Winter: i “piccoli” bianconeri che Allegri tiene d'occhio

    Sono tanti i giovani juventini che potranno far comodo a Max in prima squadra. Fagioli ha debuttato nell’Under 21 contro il Lussemburgo, prendendo il posto di Ravella, anche lui bianconero. Cinque quelli con l’Under 20 al Torneo delle 8 Nazioni Lente d’ingrandimento sul futuro, anche durante le pause nazionali. La Juve segue con attenzione e fiducia i propri talenti, dopo aver diversificato gli investimenti nell’ultima di mercato, tra acquisti per la seconda squadra e prestiti funzionali alla valorizzazione dei giovani. LEGGI TUTTO

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    Eto'o stupisce: l'ex Inter si candida alla presidenza della federcalcio camerunese

    La notizia tanto attesa e osteggiata è giunta nella serata di ieri: Samuel Eto’o si candida alla corsa per la presidenza della federcalcio camerunese (Fecafoot), che celebrerà il passaggio del voto il prossimo 11 dicembre. Una sfida difficile nella quale l’ex di Inter e Sampdoria metterà tutto il carisma conquistato sui campi da calcio. Gli servirà anche per schivare le trappole che i signorotti del calcio nazionale e la burocrazia federale proveranno a piazzargli sul cammino. Una fra queste trappole è stata sistemata a inizio settimana, il 30 agosto. Quando una dichiarazione di Gilbert Schlick, presidente della commissione elettorale di Fecafoot, pareva indirizzata a lui benché non facesse nomi. A giudizio di Schlick, chi possiede una doppia nazionalità non può concorrere alla presidenza della federcalcio camerunese. Ciò che automaticamente taglierebbe Eto’o fuori dalla corsa, poiché l’ex centravanti nel corso della carriera agonistica ha ottenuto la cittadinanza spagnola. L’esternazione del presidente della commissione elettorale ha generato ulteriori polemiche intorno a una federazione nazionale che non se ne fa certo mancare. L’ultima in ordine di tempo risale a giovedì, quando i media hanno disertato la conferenza stampa di presentazione della gara di qualificazione a Qatar 2022 fra Camerun e Malawi (vinta ieri 2-0 ieri dai Leoni Indomabili, con reti di Aboubakar e Ngadeu-Ngadjiu), indetta nella hall dello stadio Ahmadou Ahidjo di Yaoundé. Il motivo dell’assenza è la mancata ammissione allo stadio dei giornalisti in occasione della gara, motivata dai protocolli anti-covid imposti dalla Fifa. Una giustificazione che la stampa camerunese non ha accettato, tanto più che in nessun altro paese africano viene data un’interpretazione così drastica dei protocolli Fifa. Quello andato in scena giovedì è un conflitto clamoroso, ma nemmeno il più imbarazzante nella storia recente di Fecafoot. Che negli ultimi anni ha dovuto anche guerreggiare in casa con la Lega professionistica nazionale. Un lungo scontro cui dovrebbe avere messo la parola fine il Tas di Losanna lo scorso luglio, dichiarando legittimo il provvedimento di scioglimento della Lega assunto dalla federazione. Qualora fosse eletto, Samuel Eto’o dovrebbe cominciare a sgombrare il campo da queste macerie. In bocca al lupo. LEGGI TUTTO

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    Milan, i retroscena su Faivre, ci sarebbe stato pure l'aereo pronto

    Faivre è stato davvero a un passo dal Milan. Tanto che lunedì scorso era già stato predisposto il programma per farlo arrivare in Italia. Ma qualcosa è andato storto sul più bello facendo saltare un’operazione che stava viaggiando a buon ritmo verso l’ultimo rettilineo prima del traguardo finale. Ore di attesa prima della doccia fredda arrivata prima di cena: Romain resta al Brest, il club francese ha deciso di interrompere la negoziazione. Ascolta “Milan, tutti i retroscena su Faivre” su Spreaker. LEGGI TUTTO

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    Cruz: “Lautaro e Correa gemelli da scudetto, si trovano come se avessero il GPS”

    El Jardinero, 6 anni in nerazzurro, promuove la nuova coppia gol dell’Inter: “Il fatto che giochino insieme nell’Argentina li farà esplodere. E con Dzeko la rosa ha una bella varietà””I nuovi gemelli del gol? Sì, mi piace: è una definizione corretta. Ho visto la gara dell’Argentina contro il Venezuela, assieme ad amici: Lautaro e Correa si trovano come avessero il GPS, si capiscono, si cercano e segnano. Il fatto che giochino assieme sia nella Selecciòn e sia nell’Inter li renderà ancora più forti. Più affini. Più… tutto”. LEGGI TUTTO

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    Walter Zenga si racconta in nove parole: “Mio padre, le lacrime, il giro del mondo. E l’Inter…”

    Più che un’intervista, una confessione, ispirata da brani del suo nuovo libro, Ero l’uomo ragno: “Ho allenato 17 squadre, l’obiettivo è 24. E la mia carriera cosmopolita mi ha dato tanto”Ero l’uomo ragno recita il titolo, ma Walter Zenga sa di esserlo ancora. Un po’ attorcigliato dentro quella sua ragnatela che però, come ogni rete che si rispetti, a suo modo lo protegge: anche dal tempo che passa, mimetizzando i segni lasciati dal suo scorrere. Uomo ragno: nove lettere per nove parole chiave. E nove stralci del suo libro per un’intervista in nove capitoli, su quel racconto che intreccia vita e carriera come in un abbraccio: lo stesso che, per Zenga, dura ormai da più di cinquant’anni. LEGGI TUTTO

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    Genoa, Preziosi ha ceduto al fondo americano. Tutti i retroscena

    Il 14 settembre le firme con 777 Partners di New York e Miami, che controlla anche una quota del Siviglia. Progetti di crescitaOra c’è anche una data: martedì 14 settembre. Quel giorno, dunque fra meno di due settimane, è previsto l’annuncio ufficiale che sancirà il passaggio del Genoa da Enrico Preziosi, il presidente più longevo nella storia rossoblù, che lo ha guidato dal 2003 a oggi, al fondo statunitense 777 Partners, con il quale la trattativa aveva avuto inizio ormai molti mesi addietro. LEGGI TUTTO