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    Milos Krasic, l'uomo che voleva essere Nedved. Ma non era Nedved…

    Storia e aneddoti del serbo di origini kosovare, arrivato a Torino nel 2010. Una meteora juventina, un grande abbaglio collettivoSfoggiava una criniera bionda e fluente, tinteggiata qua e là da qualche vezzoso riflesso di luce più chiara, proprio come Nedved. Aveva occhi stretti, guizzanti e sfuggenti, gli stessi di Nedved. Giocava sulla fascia, ed era da lì che Nedved partiva per le sue scorribande. Aveva una corsa elettrica, che si accendeva in un lampo di magnesio, come i flash delle macchine fotografiche di una volta: era lo scatto di Nedved. Aveva anche un carattere da bisbetico, lo stesso che faceva di Nedved un burbero. Ma c’era un piccolo particolare: non era Nedved. LEGGI TUTTO

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    L'ex arbitro Calvarese: “Un fischio sbagliato ha anche conseguenze economiche”

    L’ormai ex arbitro e ora membro del team di Amazon Prime per la Champions League, Gianpaolo Calvarese, ha concesso un’intervista al Corriere della Sera in cui ha raccontato i motivi che l’hanno spinto a dimettersi e alcuni retroscena sulla classe arbitrale.DIMISSIONI – “È stata una decisione sofferta, ma l’ho presa per seguire da vicino la mia azienda di integratori. Vorremmo lavorare con squadre professionistiche e la scelta di dimettermi è stata l’unica percorribile per non incorrere in eventuali conflitti d’interesse. Avrei potuto fare un altro anno, Amazon è arrivata dopo. Mi ha preso in contropiede, ma è un’opportunità stimolante. Mi mancherà l’adrenalina del campo.MOVIOLA E VAR – “Sbagliare il meno possibile è l’obiettivo primario, non sbagliare è impossibile. Le critiche sono motivo di crescita, anche quelle dei tifosi: il calcio è di tutti. Fino a quando non vengono strumentalizzate. Quando si fa un errore bisogna dirlo, senza infierire”.Tutta la Serie A TIM e’ solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. 29,99 euro/mese. Attiva Ora. Disdici quando vuoi LEGGI TUTTO

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    Gli stadi riaprono, è caccia ai biglietti. Tutti sul web a prenotare il ritorno al calcio

    Impianti aperti al 50 per cento: San Siro sarà quello che potrà ospitare più gente. E c’è anche l’opzione per chi va in trasfertaLa voglia di stadio è tanta, dopo oltre un anno passato a guardarsi le partite in tv. Ma ora che, con le dovute limitazioni, si può riprendere a dare la caccia al biglietto, perdersi tra link online, code virtuali e burocrazie varie, in tempi di capienze ridotte e normative anti Covid, è più facile di quanto si possa pensare. Provare per credere, soprattutto se non si è troppo smaliziati nell’uso di Internet. Vediamo la situazione partita per partita nella prima giornata di Serie A, da sabato banco di prova ufficiale per il ritorno del pubblico al 50 per cento. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi mette Dzeko al comando: col Genoa sarà la boa per i compagni

    Senza Lautaro il bosniaco può essere l’unica punta, con Sensi pronto a inserirsi. Ma scalpita anche SatrianoLa nuova Inter collezione 2021-22 tira via la maschera in un sabato pomeriggio agostano. Si svela col sole che picchia ancora e la città semideserta. Difficile riempire tutti i 37.908 posti disponibili, ma i tanti che da ieri acquistano i biglietti in vendita libera sono pronti a godersi l’inizio di una nuova era: dalle acque emerge, infatti, la nuova creatura di Simone Inzaghi, inevitabilmente diversa da quella che ha appena vinto il tricolore. LEGGI TUTTO

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    Milan, tutti per Giroud: in attesa di Ibra, grandi manovre dietro al francese

    Contro la Sampdoria, l’idea di Pioli è quella di schierare Saelemaekers, Diaz e Leao in appoggio al centravantiStefano Pioli non lo ha mai nascosto: Olivier Giroud per lui non è certo la riserva di Zlatan Ibrahimovic. Che resta un punto fermo nel Milan di questa stagione, ma ciò non significa che per il francese il posto fisso sia soltanto in panchina, anzi. Primo, perché Zlatan non potrà giocare tutte le partite. Secondo, perché il tecnico sta già provando un 4-4-2 che permetterebbe la convivenza dei due. Terzo, perché Ibrahimovic non disdegna il ruolo di uomo che crea, quindi potrebbe anche giocare alle spalle di Giroud. LEGGI TUTTO

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    Juve, Ramsey 'intrappola' il mercato bianconero

    La Juventus è al lavoro per Manuel Locatelli. Contatti continui, incontri, summit… un tormentone che non sembra avere fine ma che, per forza di cose, a breve giro di posta dovrà terminare: o dentro o fuori. Chi è dentro al mondo bianconero, in questo momento, è Aaron Ramsey, il colpo a parametro zero dell’estate 2019, diventato regista in questa nuova estate con Allegri, ricoprendo un ruolo delicato nei meccanismi del Conte Max. Una sorta di rinforzo interno, che rischia, però, di bloccare l’arrivo di un rinforzo da fuori. Non è un segreto che la Juventus voglia Miralem Pjanic con Manuel Locatelli, ma il centrocampista del Barcellona, fuori dai piani blaugrana, è legato inesorabilmente al suo ex compagno gallese: se non parte l’ex Arsenal, non arriva il bosniaco. E con quell’ingaggio, da 7 milioni di euro, quarto più pagato della rosa, diventa difficilmente piazzabile, anche in quella Premier League dove ha lasciato un bel ricordo. Insomma, la Vecchia Signora è ostaggio di Ramsey, così come il futuro di Pjanic. Così, in attesa di provare a sbloccare questa situazione di stand-by, Allegri prova a reinventare il suo numero 8.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, è rebus su Ounas: dai 5 rifiuti al sogno Premier League, la situazione

    Nel precampionato del Napoli ci sono state alcune sorprese in positivo. A partire dal rendimento costante di Osimhen, passando per l’ottima impressione che ha fatto il classe 2000 Zanoli, fino ad un giocatore in particolare che si è messo in mostra. Si tratta di Adam Ounas che ha regalato spettacolo e ha fatto divertire i tifosi presenti e quelli da casa durante le amichevoli e gli allenamenti di Dimaro prima e di Castel di Sangro poi. Tant’è che a gran voce i supporters partenopei ne stanno chiedendo la riconferma, sperando che possa aggiungersi alla rosa di Luciano Spalletti per la stagione 2021/22.LA POSIZIONE DEL NAPOLI – Ad oggi il Napoli ha bisogno di far cassa, questa è una cosa nota da tempo. Con l’arrivo di offerte importanti il club non ci penserebbe due volte a dare l’ok per il trasferimento. Come è accaduto già in più situazioni. A De Laurentiis, infatti, sono state recapitate le offerte da parte dell’Atlanta United, dell’Olympiacos e del Monza. Sul piatto tutte e tre le squadre sono pronte a mettere oltre dieci milioni, cifra considerevole considerando che il contratto di Ounas scadrà tra meno di un anno, il 30 giugno 2022.  LEGGI TUTTO