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    Inter, Dumfries chiude la porta a Lazaro: gli scenari per il futuro

    Un doppio colpo per provare a dimenticare, o quanto meno accantonare, la doccia fredda dell’addio di Romelu Lukaku. In poche ore Beppe Marotta ha provato a mettere le toppe sul pesante addio, tecnico ma non solo, del belga. A Linate sono sbarcati Edin Dzeko e Denzel Dumfries, rimpiazzo di Hakimi. Un colpo, quello dell’olandese, che genera overbooking sulla fascia destra: oltre all’ex Psv c’è Matteo Darmian, vero e proprio jolly silenzioso utilissimo nel mettere la firma sullo scudetto dell’anno scorso. E poi Danilo D’Ambrosio, altro tuttofare in grado di ricoprire quella zona di campo. LAZARO VERSO L’ADDIO – In organico, sfogliando la rosa, c’è anche Valentino Lazaro. Solo formalmente, perché a conti fatti l’austriaco è fuori dai giochi. Troppo poco lo spazio garantito, troppa la voglia di giocarsi le proprie carte altrove. A lui ha pensato, nelle settimane scorse, il Benfica, come confermato dall’agente: “C’è sempre una possibilità, ma ci sono molti altri big club interessati. E’ una società interessante, ma ogni trattativa al momento è lontana dall’essere chiusa. Stiamo ancora analizzando tutte le possibilità, dovremo pensare”. Riflessioni in corso, pensieri che coinvolgono anche l’Eintracht Francoforte, che guarda in direzione Milano per un rinforzo sulla fascia destra che già conosce la Bundesliga dopo l’esperienza al Gladbach. Per questo, a giorni, i nerazzurri attendono un confronto con l’entourage del giocatore per stabilire piani e progetti futuri.  LEGGI TUTTO

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    Mauro: “La Juve sta tornando quella di Allegri. E' la più forte: parte favorita”

    L’ex centrocampista bianconero: “L’allenatore riproporrà la ‘sua’ Juve, fatta di attesa e verticalizzazioni. Dovrà lavorare sulla fase difensiva, e se riuscirà a schierare tutto il suo potenziale offensivo senza perdere gli equilibri sarà fortissima” “Il punto di partenza è che la Juve dopo il ritorno di Allegri non ha ceduto nessuno dei suoi top player, anzi è rimasta la stessa squadra. L’attacco è lo stesso, l’esperienza anche, queste sono garanzie. Le rivali invece si sono indebolite, almeno sulla carta”: parole e musica dell’ex centrocampista bianconero Massimo Mauro, a pochi giorni dall’inizio della stagione 2021-22, la prima dell’Allegri-bis. Un punto di partenza importante, solido, promettente. E allora esaminiamo con Mauro anche gli altri punti di interesse che gravitano intorno alla squadra. LEGGI TUTTO

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    Inter, tra Correa e Insigne la scelta giusta potrebbe essere Zapata (o Belotti)

    Tante opzioni di mercato per i nerazzurri, che devono riempire il vuoto lasciato da Lukaku. Ma servirebbe una punta autenticaÈ stato sicuramente il mercato degli attaccanti, da Lukaku a Dzeko, da Giroud ad Abraham. E non sembra finita, con scenari a breve e media scadenza a livello internazionale che – partendo da Messi – riguardano ora Mbappè e il suo complicato rinnovo di contratto. Ma, per restare in Italia, sul fronte avanzato c’è ancora e sempre l’Inter che tiene banco, perché Marotta e Ausilio – dopo aver dato una risposta immediata a Inzaghi con l’ingaggio di Dzeko – cercano un’altra punta per rinforzare il reparto. LEGGI TUTTO

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    Luca Toni: “Vecchietti a chi? Certi campioni hanno sempre fame”

    Il campione del mondo e i gol senza età: “In tempo di crisi giusta la scelta dei club di affidarsi all’usato sicuro a costo zero” “A 35-36 anni sono ancora giovani… Io la classifica dei cannonieri l’ho vinta a 38, possono ancora crescere”. Luca Toni scherza prima di analizzare i bomber della Serie A alle porte. E il fatto che Juve, Inter e Milan si presentino ai nastri di partenza con campioni ultratrentenni non lo sorprende. LEGGI TUTTO

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    Inter, Milan, Juve e quella necessità di trovare una partenza lanciata

    Tutte e tre le società hanno dovuto affrontare cambiamenti traumatici: dal cambio degli allenatori per bianconeri e nerazzurri a partenze importanti come quella di Lukaku. I rossoneri hanno detto addio a Donnarumma… Servono sicurezze per i tifosiLe prime due giornate di campionato, sospese nella coda dell’estate, col mercato ancora aperto, le nazionali incombenti e la nostra dominante, sembrano una falsa partenza. Sembrano… In realtà i punti che distribuiscono valgono tanto quanto quelli delle ultime due. E per qualcuno, forse addirittura di più. LEGGI TUTTO

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    Effetto Covid: nonostante il boom di Milan e Atalanta, i tifosi in A calano. E l'Inter…

    Un anno intero di stadi chiusi ha avuto conseguenze non solo sulle casse dei club ma anche sulla passione della gente, come emerge dalla ricerca di StageUp e Ipsos. Ecco tutti i dati squadra per squadra Gli stadi chiusi al pubblico, con quelle immagini di spalti vuoti e calciatori che si azzuffano in un assordante silenzio, non hanno solo svuotato le casse dei club e messo in ginocchio l’industria del pallone. LEGGI TUTTO

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    Scudetto, Sacchi dice Juve: “Rosa lunga, grande esperienza e l’effetto Allegri”

    L’ex allenatore non ha dubbi sui bianconeri come favoriti per il titolo: “Partono davanti anche perché l’Inter ha perso Lukaku, Hakimi e soprattutto Conte”Chiacchierata con vista sulla Serie A. Il mercato promette ancora qualche trasferimento importante, le squadre sono cantieri aperti, ma Arrigo Sacchi non si nasconde e indica la sua favorita con argomentazioni chiare. LEGGI TUTTO

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    Juve, per Ranocchia si cerca una sistemazione in prestito: spunta l'idea Vicenza

    Un’estate da protagonista, la Juventus inizia a scoprire il vero Filippo Ranocchia. Il centrocampista classe 2001 è una delle rivelazioni tra le fila bianconere, dopo l’ottima stagione con la formazione Under 23 si è messo in grande luce anche nel precampionato agli ordini di Max Allegri: il bel gol contro il Monza nel Trofeo Berlusconi ma non solo, nel complesso prove di alto livello che hanno soddisfatto il tecnico e la società. E che gli sono valse la chiamata con i grandi per l’esordio in campionato, perché il giovane talento dovrebbe andare in panchina con l’Udinese per la prima di Serie A.NO AL SASSUOLO – Prestazioni che hanno convinto la Juve a non sfruttarlo come pedina di scambio, nonostante la possibilità si sia presentata nell’affare più tormentato dell’estate. Il Sassuolo aveva indicato Ranocchia come contropartita gradita nell’operazione per portare Manuel Locatelli a Torino, più di Dragusin e Fagioli i cui nomi erano stati ipotizzati in precedenza. Ranocchia in neroverde, una suggestione durata poche ore perché la posizione dei bianconeri è rimasta ferma: il classe 2001 è troppo prezioso, vietato perderne il controllo. LEGGI TUTTO