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    Kallon: “Il mio gol per Gino Strada. Potevo diventare un bambino-soldato, poi…”

    Arrivato su un barcone dalla Sierra Leone, a 20 anni il gioiellino del Genoa è decisivo in Coppa: “Pandev è il mio idolo, un campione umile. Gino ha fatto tantissimo per il mio paese”Se hai vent’anni, ti chiami Yayah Kallon, arrivi dalla Sierra Leone, sei approdato in Italia dopo un viaggio solitario di otto mesi attraverso il continente africano, e il 13 agosto 2020 in Coppa Italia al Ferraris hai segnato il primo gol da professionista (con la maglia del Genoa), quello mai potrà essere considerato un giorno qualunque. Per la serie: quando la realtà supera la fantasia. LEGGI TUTTO

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    Capello: “Juve, per Allegri dura ripetersi. Inzaghi ha un buon telaio. E Mourinho…”

    L’ex tecnico fa le carte al campionato che sta per partire: “L’Italia serva da lezione per la Serie A. Il Milan ha un progetto. Leao? Deve esplodere. Il vero colpo della Roma è Zaniolo”dal nostro corrispondente Stefano Boldrini15 agosto
    – LONDRAL’estate di Fabio Capello: “Non mi sono mai sentito tanto italiano come in questo periodo. Ho esultato a Londra l’11 luglio. Ho ringraziato il presidente Mattarella per la sua presenza a Wembley. Ho fatto la fotografia con Berrettini. Ho seguito l’Olimpiade di Tokyo dalla mattina alla sera: sono saltato dal divano, ho urlato e gioito per le nostre medaglie. E poi la soddisfazione di avere un premier come Mario Draghi: all’estero ce lo invidiano”. LEGGI TUTTO

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    Bernardeschi, gol e sorrisi contro la Dea: “Ho passato momenti difficili, ma ora sto bene”

    Le parole di Federico Bernardeschi a Sky Sport: “Sto bene, anche se ho iniziato da poco. La fatica si fa sentire, ma stiamo lavorando bene, devo dire che mi sento bene. Più si gioca e più si trova il ritmo. Sarò per sempre legato al vecchio numero. Un’emozione indescrivibile, la gioia nelle piazze dopo l’Europeo, difficile da descrivere, ancora mi emoziono quando ne parlo, abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ecco perché il cambio di numero, me lo sentivo dentro. Un giocatore ha sempre bisogno di fiducia, ho passato momenti di difficoltà ma si è chiuso un cerchio, l’11 luglio. Ne sono uscito alla grande e ne vado fiero ed orgoglioso. Ora comincia una nuova stagione, abbiamo fatto una gran partita questa sera. Dobbiamo trovare la voglia di sacrificarci che è fondamentale per raggiungere gli obiettivi”RUOLO – “Mi sto trovando bene nello stare al centro del gioco, toccare tanti palloni e aiutare in copertura. Questo ci è mancato nelle ultime stagioni, nella voglia di sacrificarci e lo dobbiamo ritrovare. Noi italiani lo abbiamo ritrovato agli Europei, la voglia di combattere. Queste cose vengono ripagate”. LEGGI TUTTO

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    Torino, Singo: “Juric crede in me, mi da forza. Coppa Italia? Dobbiamo vincere”

    TURIN, ITALY – MAY 12: Wilfried Singo of Torino FC makes a pass whilst under pressure from Theo Hernandez of A.C. Milan during the Serie A match between Torino FC and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on May 12, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Memorie di Adriano: vent’anni fa quel sinistro che incantò l’Inter e il mondo

    Il 14 agosto 2001, in amichevole a Madrid contro il Real, i nerazzurri scoprirono l’Imperatore Tutta la vita in un attimo. E in quell’attimo il piede sinistro innescò la scintilla al pallone, e quello scoppiettante di felicità e andò dritto come un fulmine verso la porta, verso il futuro, verso la gloria. Adriano Leite Ribeiro aveva diciannove anni e la dinamite nei piedi. LEGGI TUTTO

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    I tifosi di Lukaku si meritavano un vero saluto, ormai è troppo tardi

    Dopo i messaggi d’amore agli interisti, Romelu se ne è andato senza una parola: “Scriverò un messaggio tra qualche giorno”, aveva detto. Ma rimandare è stato un erroreDi Milano è stato il re nerazzurro ma lasciando il vecchio regno Romelu Lukaku forse avrebbe potuto avere più considerazione per i suoi “sudditi” interisti, abbandonati in quattro e quattr’otto dopo una montagna di messaggi d’amore senza che ci fosse una spiegazione del diretto interessato. Prima di andare via dall’Italia Big Rom ha detto “scriverò un messaggio tra qualche giorno”. LEGGI TUTTO