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    Milan, futuro Romagnoli: stesso rischio di Gigio e Calhanoglu?

    Il futuro di Alessio Romagnoli è ancora tutto da scrivere, e l’esito è tutt’altro che scontato. La formazione ufficiale dell’ultima amichevole pre-campionato del Milan, vinta per 2-1 contro il Panathinaikos, ha confermato che anche in questa stagione il classe 1995 di Anzio nelle gerarchie di Stefano Pioli parte alle spalle di Kjaer e Tomori. Certo, le partite sono tante, infortuni e squalifiche sono da mettere in conto, e quindi ci sarà spazio per tutti, ma rispetto alle vigilie delle sue precedenti sei stagioni in rossonero, Romagnoli non è più un titolare fisso.RISCHIO DI PERDERLO A ZERO – La situazione si complica se pensiamo che l’ex Roma e Sampdoria è in scadenza di contratto a giugno 2022, e quindi già da febbraio potrebbe accordarsi con un altro club per lasciare il Milan a parametro zero fra un anno, come hanno fatto quest’anno sia Donnarumma che Calhanoglu. A quanto ci risulta, il Milan al momento non ha avviato discorsi per arrivare in tempi brevi a un rinnovo di contratto, e dall’altra parte Romagnoli non ha chiesto di essere ceduto in questa sessione di mercato. Situazione di stallo dunque, con una stagione alle porte, un contratto in scadenza e una posizione di rincalzo nella rosa del Milan. Difficile al momento fare previsioni, ma una valutazione si può fare: Maldini e Massara hanno pochi giorni per cedere Romagnoli quest’anno, oppure pochi mesi per arrivare a un rinnovo di contratto, per non correre il rischio di veder partire un altro dei capisaldi del Milan degli ultimi anni senza intascare un euro.   LEGGI TUTTO

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    Trentatré anni fa a Roma arriva Er Moviola: Andrade, l’uomo che guarda i pesci rossi

    Celebre per la lentezza, hobby poco convenzionali, costò tanto al presidente Viola e faceva ammattire Liedholm e i compagni: vita e opere di uno degli stranieri cult degli anni 80 Lento era lento, di una lentezza esasperante. Un lumacone con la testa ciondolante, più che un calciatore un fermo immagine, di quelli che compaiono quando interrompiamo la visione di una serie tv e sullo schermo dell’ipad i pixel tirano il fiato. Lo tirava pure lui, il fiato. Dopo ogni scatto, lo tirava. Rewind: questa dello scatto è una bugia. Non scattava, no, nessuno ricorda di averlo mai visto accennare un’ipotesi di corsa. Il cambio di marcia – nel suo dna – non era di serie. In una ipotetica sfida sui cento metri lo si sarebbe visto fermo ai blocchi, lo sguardo assente e una domanda inespressa, come le nuvolette sopra la testa dei personaggi nei fumetti: che ci faccio io qui? Lo battezzarono Er Moviola. Il suo nome completo era Jorge Luis Andrade da Silva, meglio noto come Andrade. LEGGI TUTTO

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    Kallon: “Il mio gol per Gino Strada. Potevo diventare un bambino-soldato, poi…”

    Arrivato su un barcone dalla Sierra Leone, a 20 anni il gioiellino del Genoa è decisivo in Coppa: “Pandev è il mio idolo, un campione umile. Gino ha fatto tantissimo per il mio paese”Se hai vent’anni, ti chiami Yayah Kallon, arrivi dalla Sierra Leone, sei approdato in Italia dopo un viaggio solitario di otto mesi attraverso il continente africano, e il 13 agosto 2020 in Coppa Italia al Ferraris hai segnato il primo gol da professionista (con la maglia del Genoa), quello mai potrà essere considerato un giorno qualunque. Per la serie: quando la realtà supera la fantasia. LEGGI TUTTO

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    Capello: “Juve, per Allegri dura ripetersi. Inzaghi ha un buon telaio. E Mourinho…”

    L’ex tecnico fa le carte al campionato che sta per partire: “L’Italia serva da lezione per la Serie A. Il Milan ha un progetto. Leao? Deve esplodere. Il vero colpo della Roma è Zaniolo”dal nostro corrispondente Stefano Boldrini15 agosto
    – LONDRAL’estate di Fabio Capello: “Non mi sono mai sentito tanto italiano come in questo periodo. Ho esultato a Londra l’11 luglio. Ho ringraziato il presidente Mattarella per la sua presenza a Wembley. Ho fatto la fotografia con Berrettini. Ho seguito l’Olimpiade di Tokyo dalla mattina alla sera: sono saltato dal divano, ho urlato e gioito per le nostre medaglie. E poi la soddisfazione di avere un premier come Mario Draghi: all’estero ce lo invidiano”. LEGGI TUTTO

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    Bernardeschi, gol e sorrisi contro la Dea: “Ho passato momenti difficili, ma ora sto bene”

    Le parole di Federico Bernardeschi a Sky Sport: “Sto bene, anche se ho iniziato da poco. La fatica si fa sentire, ma stiamo lavorando bene, devo dire che mi sento bene. Più si gioca e più si trova il ritmo. Sarò per sempre legato al vecchio numero. Un’emozione indescrivibile, la gioia nelle piazze dopo l’Europeo, difficile da descrivere, ancora mi emoziono quando ne parlo, abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ecco perché il cambio di numero, me lo sentivo dentro. Un giocatore ha sempre bisogno di fiducia, ho passato momenti di difficoltà ma si è chiuso un cerchio, l’11 luglio. Ne sono uscito alla grande e ne vado fiero ed orgoglioso. Ora comincia una nuova stagione, abbiamo fatto una gran partita questa sera. Dobbiamo trovare la voglia di sacrificarci che è fondamentale per raggiungere gli obiettivi”RUOLO – “Mi sto trovando bene nello stare al centro del gioco, toccare tanti palloni e aiutare in copertura. Questo ci è mancato nelle ultime stagioni, nella voglia di sacrificarci e lo dobbiamo ritrovare. Noi italiani lo abbiamo ritrovato agli Europei, la voglia di combattere. Queste cose vengono ripagate”. LEGGI TUTTO

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    Torino, Singo: “Juric crede in me, mi da forza. Coppa Italia? Dobbiamo vincere”

    TURIN, ITALY – MAY 12: Wilfried Singo of Torino FC makes a pass whilst under pressure from Theo Hernandez of A.C. Milan during the Serie A match between Torino FC and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on May 12, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images) LEGGI TUTTO