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    Milan, nel 2020-21 rosso dimezzato: Elliott continua a sostenere il club

    La chiave per i rossoneri sarà la presenza con continuità in Champions League: così si può sviluppare il fatturatoA piccoli passi, senza seguire gli umori della piazza, con il mantra della sostenibilità. Il Milan versione Elliott ha ormai assunto connotati riconoscibili: la linea verde della rosa, per dire, si sposa appieno con le esigenze economiche e le strategie commerciali. E il risanamento dei conti ha già mostrato i suoi frutti. LEGGI TUTTO

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    Pagliuca: “115 milioni non si rifiutano. I tifosi? Ce l'hanno con l'Inter, ma Lukaku…”

    L’ex portiere nerazzurro a tutto tondo sul momento attuale del calciomercato, dalle follie dei top club al momento dell’Inter. E su Zapata: “É il giusto erede di Lukaku, con lui e Dzeko nerazzurri ancora da scudetto”Stefano Carnevale Schianca12 agosto
    – Milano814 presenze complessive in 20 anni di carriera. E solo a livello di club, quattro per la precisione. Di attaccamento alla maglia Gianluca Pagliuca ne sa eccome, Ed è proprio dall’importanza delle bandiere nel mondo del calcio che parte la chiacchierata con l’ex giocatore, che ha sempre difeso (in tutti i sensi in quanto portiere) i colori che ha indossato in carriera. LEGGI TUTTO

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    Juve, quattro in bilico: De Sciglio spera, Pellegrini in partenza. E Rugani?

    Allegri ha cambiato piani e gerarchie: c’è chi da sicuro partente potrebbe rimanere, ma non c’è posto per tuttiIl prossimo passo del mercato in entrata è definito: domani incontro a Torino per col Sassuolo per provare a chiudere la trattativa dell’estate, quella di Manuel Locatelli. Potrebbe essere l’ultimo grande colpo in entrata (Pjanic resta sempre in attesa), ma non mancheranno le scosse di assestamento nella rosa bianconera. Giovani a parte (sia Fagioli che Ranocchia potrebbero andare a giocare in prestito) sono quattro gli uomini che hanno cominciato il ritiro con Allegri camminando sulla sottile linea fra una conferma e una cessione sul mercato. Due si sono già guadagnati rassicurazioni sul futuro, uno si è visto scavalcare, l’ultimo è destinato a restare più per assenza di offerte congrue che per reale convinzione. LEGGI TUTTO

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    Lippi non ha dubbi: “Allegri una minestra riscaldata? Macché! È una gran ribollita”

    L’ex c.t: “Uno stop fa anche bene, serve a studiare. Max rientra e trova una bella Juve: non c’era nessuno migliore per tornare a vincere. Ci somigliamo: anche lui cerca il bel gioco, ma prima c’è il risultato”A Max l’ho detto subito: “Guarda che anch’io sono tornato alla Juve dopo due anni e ho vinto due scudetti giocando un’altra finale di Champions. Vedrai, non sarai una minestra riscaldata, ma una ribollita prelibata, di grande qualità…”. Dalla Juve alla Juve, il filo che lega Marcello Lippi a Massimiliano Allegri non s’è mai spezzato. LEGGI TUTTO

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    Juve favorita? Rispondono gli ex: “Si, grazie all'Inter”; “Ma serve il colpo in mediana”

    Grande euforia attorno ai bianconeri di Allegri anche per i problemi dei nerazzurri che hanno venduto i pezzi pregiati: ne parlano gli ex Brio, Causio, Di Livio e Mauro e il tifoso vip Giletti Gli uomini sono gli stessi che qualche mese fa hanno agguantato il quarto posto in extremis: un giovanissimo Kaio Jorge in più, i ritorni dai prestiti di Rugani, De Sciglio e Pellegrini, le uscite di Buffon e Demiral. Il mercato aspetta ancora il botto e da solo non basterebbe a giustificare cambi di prospettiva, ma l’aria attorno alla Juventus è cambiata. La fiducia è in crescita verticale, nemmeno intaccata dalle tre “pappine” rimediate a Barcellona. Leonardo Bonucci parla di “riprendersi tutto quello che abbiamo lasciato per strada”, la Juventus torna a essere la principale candidata per lo scudetto. Due i fattori che hanno ribaltato le gerarchie, nel giro di un paio di mesi e ancora prima che le squadre siano complete. Dalla quasi depressione di maggio, scongiurata con lo sprint Champions e la vittoria della Coppa Italia, si è passati alla ritrovata sicurezza nei propri mezzi. Primo fattore: il ritorno di Allegri, la scelta più solida e con meno incognite che si potesse fare per la panchina. Secondo fattore: i problemi economici dell’Inter, che ha perso in un colpo solo Conte, Lukaku e Hakimi, fra i primi e principali artefici dell’ultimo scudetto nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Roma, sirene inglesi per Carles Perez: il Newcastle in pressing sul giallorosso

    Dopo una stagione e mezza in giallorosso Carles Perez potrebbe lasciare la Roma. L’esterno d’attacco classe ’98 è da tempo nel mirino del Newcastle che nei giorni scorsi ha alzato il pressing per lo spagnolo. Dopo aver quasi chiuso un investimento da circa 25 milioni di euro per l’arrivo di Willock dall’Arsenal, i Magpies hanno bussato alla porta della Roma per capire se ci sono i margini per fare un tentativo a costi contenuti. L’IDEA – Il profilo di Perez però era nella lista degli obiettivi: lo seguono con attenzione da più di un anno e già l’estate scorsa avevano provato a fare un tentativo, senza però trovare apertura da parte della Roma. Oggi la situazione è diversa, i giallorossi – come molti altri club – hanno bisogno di vendere per incassare e dopo più di 30 partite e tre gol valutano l’addio dello spagnolo, per il quale potrebbe aprire anche a un prestito con diritto o obbligo di riscatto. Arrivato dal Barcellona per un totale di 12 milioni (più bonus) tra prestito e riscatto, con l’arrivo di Mourinho lo spagnolo rischia di trovare poco spazio e potrebbe cambiare aria.  LEGGI TUTTO