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    Effetto Allegri: sono tutte più deboli. E la Juve si ritrova favorita all'improvviso

    La crisi societaria dell’Inter e l’ondata di nuovi allenatori rende lo scenario indecifrabile. I bianconeri, con il tecnico ritrovato, hanno mantenuto la loro spina dorsale, ma hanno anche loro dei nodi da sciogliere: dal bisogno di due come Pjanic e Locatelli a Cristiano Ronaldo… In Italia non c’è una squadra che si sia davvero rafforzata. E i favoriti per ora non sono i campioni ma chi non s’è indebolito, cioè la Juve. Bel paradosso a un mese dall’Europeo stravinto e a meno dieci giorni dal campionato. Altro che impulso al movimento dalla finale di Wembley, sembra quasi una maledizione: il Mondiale 2006 annegato in Calciopoli e questo Europeo frenato dalla pandemia. LEGGI TUTTO

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    Brahim Diaz: “Sono il 10 del Milan e non ho paura. La pressione dà energia”

    Il fantasista spagnolo si confessa alla Gazzetta: “Quest’anno lotteremo per lo scudetto, l’anno scorso ci siamo andati vicini e vogliamo migliorare. Le sfide alla Play tra me e Theo? Secondo me ha fatto qualche modifica… “Una maglia forse non fa il giocatore, ma la dieci del Milan non è uno scherzo. “C’è stata l’occasione e l’ho presa. È un numero che porta leadership, ma non ho paura delle pressioni, portano energia”. Così dice Brahim Diaz, 22 anni compiuti da pochi giorni con l’eredità di Calhanoglu addosso, almeno per ora. LEGGI TUTTO

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    Inter, assalto a Dumfries: ecco il piano per prendere l’esterno del Psv

    Gli olandesi chiedono 20 milioni ma Marotta ha in mente la controofferta. Il giocatore spinge: vuole la Serie A. E Nandez resta in attesaSe il primo amore non si scorda mai, lo stesso si può dire per la prima scelta. Individuata, sondata, corteggiata per via traverse ma mai realmente contattata, vista la delicatezza della situazione. Ma ecco il paradosso: nei giorni traumatici dell’addio a Lukaku, l’Inter ha cominciato a riprogrammare il suo mercato e ora aspetta che tutto il giro di attaccanti vada in porto per poter incassare 115 milioni e investire finalmente anche sul dopo Hakimi. LEGGI TUTTO

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    Napoli, De Laurentiis: “Mercato aperto sia in entrata che in uscita”

    Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto al convegno “La Banca di comunità: la BCC Roma al servizio delle famiglie e delle piccole imprese” e, fra le altre cose, ha fatto il punto sul mercato azzurro.”Ora devo raggiungere Luciano Spalletti perché domani ritorno a Roma e dobbiamo parlare di innumerevoli problemi. Il mercato? E’ aperto sia in uscita che in entrata. Abbiamo pochi giorni ancora. Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è, e a settembre si parte fino alla fine”.In particolare l’ultima frase sembra alludere in maniera velata al futuro del capitano Lorenzo Insigne, con il quale non è ancora stato trovato l’accordo per il rinnovo di contratto.  LEGGI TUTTO

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    Il Milan apre al prestito di Pobega: incontro con la dirigenza del Cagliari

    Milan e Cagliari, summit di mercato. Il direttore sportivo del club sardo, Stefano Capozucca è nelle sede rossonera, base di Paolo Maldini e Frederic Massara, per parlare, anche, di Tommaso Pobega. Il centrocampista del ’99, rientrato dopo due anni di prestito tra Pordenone e Spezia, piace ai rossoblù, in cerca di un giocatore con le caratteristiche del triestino, che possa sostituire l’infortunato Rog. Su Pobega il Milan sta cercando di fare le giuste valutazioni, in quanto c’è sia la possibilità che possa restare con Pioli che partire, in prestito, per continuare il suo percorso di crescita. E, in questo momento, i rossoneri sembrano più propensi a lasciare partire, a titolo temporaneo, il 22enne centrocampista, che piace, e non poco, ai sardi. Tutto passerà dalla scelta del ragazzo. Inoltre lo stesso Cagliari ha chiesto ai rossoneri il terzino destro Andrea Conti (classe 1994 ex Atalanta), tornato a Milano dopo il prestito al Parma. Sul laterale i contatti vanno avanti da giorni, così come con la Samp, col calciatore che chiede un contratto quadriennale. Affare difficilissimo.  LEGGI TUTTO

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    Basic, l'agente ha dato la sua parola alla Lazio: l'intreccio di mercato col Milan

    La Lazio di Maurizio Sarri torna ad allenarsi oggi pomeriggio presso il centro sportivo di Formello, col debutto in campionato contro l’Empoli che si avvicina sempre di più. Il tecnico toscano proseguirà la messa a punto della squadra, reduce dal successo di misura sul campo del Twente, ma attende speranzoso novità sul fronte del calciomercato. Lo stallo sulla cessione di Joaquin Correa e i problemi relativi all’indice di liquidità hanno stoppato l’arrivo di un centrocampista e di un nuovo esterno offensivo, le richieste ribadite da Sarri anche negli ultimi giorni al club.PATTO DI FERRO – I contatti delle ultime ore col presidente Lotito sono serviti per ottenere le rassicurazioni del caso e lo stesso direttore sportivo Igli Tare è al lavoro per rafforzare i patti stretti con gli agenti dei calciatori sui quali è stato messo il mirino da tempo. Uno di questi è il croato Toma Basic, che ha comunicato al Bordeaux il suo desiderio di fare una nuova esperienza e ha risposto negativamente a tutte le proposte di prolungare il contratto in scadenza tra un anno. Corteggiato anche al Napoli, il polivalente centrocampista nativo di Zagabria ha dato la sua parola alla Lazio ed è disposto ad attendere ancora, come ha ribadito anche l’agente Adrian Aliaj, grande amico di Tare. LEGGI TUTTO

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    “In mio piede cantano gli uccelli”: Detari, il più grande campione mai diventato campione

    Vent’anni fa l’addio al calcio del fantasista ungherese con mezzi incredibili e mille aneddoti. Come quando sbaglio apposta un gol perché… Una volta sbagliò un gol apposta. Davanti alla porta nuda come la fidanzata di un centravanti a ferragosto, calciò platealmente fuori. Il problema è che se ne vantò. “L’ho sbagliato apposta”, spiattellò a fine gara ai cronisti, costernati da tanto candore. All’ungherese Lajos Detari piaceva fare lo sbruffone. Era nato per fare il patacca, il ‘Burino della Via Paal’. “L’ho sbagliato perché i compagni non mi passano mai il pallone, così almeno capiscono con chi hanno a che fare”. LEGGI TUTTO

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    Roma, la zavorra dei debiti: da 9 a 302 milioni nell'ultimo decennio

    Friedkin ha ricevuto un’eredità pesantissima, aggravata dal Covid. Nonostante i 188 milioni versati nel club, il nuovo proprietario non è ancora riuscito a svoltareUn anno fa Dan Friedkin ereditava una gestione pesantissima: 300 milioni di debiti e le conseguenze, tutte da quantificare, della crisi pandemica. Oggi i conti della Roma continuano ad essere in allarme rosso, nonostante le massicce iniezioni del nuovo proprietario: 188 milioni nelle casse del club. LEGGI TUTTO