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    Ecco i Manciniani della Serie A: da Gasperini e Pioli ai giovani allenatori

    Coraggio, dominio del gioco, talento: la Nazionale ha vinto così gli Europei. Ci sono tecnici che ne sposano i principi, altri con idee diverseRoberto Mancini ha tracciato la strada. Si può vincere con il coraggio, con la qualità della proposta, con il talento. Sì, in contraddizione con la nostra storica tradizione, ribaltata proprio battendo in finale un’Inghilterra che si è preoccupata di speculare sul precoce vantaggio. All’italiana, perché no. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho attende il ritorno di Florenzi, ma la testa è già altrove: la situazione

    Ex capitano, campione d’Europa e reduce da un’esperienza col Psg di Mbappè e Neymar. Eppure le offerte di mercato per Alessandro Florenzi latitano. Il terzino azzurro, in realtà, sarebbe legato alla Roma fino al 2023 con uno stipendio da 4 milioni di euro bonus inclusi. Ma di restare in giallorosso non ci pensa proprio. ​Eppure risulta tra i convocati del ritiro portoghese in Algavre dove il 2 agosto lo aspetta Mourinho insieme all’altro azzurro Cristante. Come da agenda Alessandro dovrebbe sottoporsi al tampone il primo e poi imbarcarsi. Ma la voglia non sembra tanta. In Sardegna, dove era in vacanza, ha confidato ad alcuni amici che la Roma è stata una grande storia d’amore, ormai finita. ROMA, NO GRAZIE – Jose Mourinho ha già aperto la porta a Florenzi. Ci ha parlato per telefono per capire le sue intenzioni e aspetta di incontrarlo in Portogallo dove non potrà andare l’altro terzino Vina alle prese con la quarantena obbligatoria.  Alessandro ha un posto sul volo privato che lunedì prossimo partirà da Ciampino in direzione Faro. Pochi giorni in cui Florenzi spera di trovare un’offerta, magari all’estero dopo i prestiti al Valencia e al Psg. L’addio amaro del 2019 ha formato una frattura che sembra insanabile con l’ambiente e nonostante l’addio di Fonseca, il tecnico che l’aveva messo all’angolo, ricomporla sembra improbabile. E lo stesso Florenzi non sembra disposto nonostante la concorrenza nel ruolo sia rappresentata solo da Karsdorp.  LEGGI TUTTO

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    Romero-Tottenham, si fa? L'asse Bergamo-Londra-Firenze infiamma il mercato

    Lo scenario di mercato che si sta delineando sull’asse Bergamo-Londra-Firenze è assai particolare: secondo quanto sta emergendo nel corso dell’ultima settimana di luglio, l’affare che porterebbe il difensore Cristian Romero dall’Atalanta al Tottenham potrebbe ripercuotersi, sia in caso di esito positivo sia negativo, sul reparto arretrato della Fiorentina. SOSTITUTO E CONNAZIONALE – Perdere il Cuti Romero, per l’Atalanta, vorrebbe dire incassare una somma cospicua, ma allo stesso tempo dover fare a meno di una colonna nello scacchiere tattico di Gasperini. Per sostituirlo, la Dea starebbe pensando a German Pezzella, il capitano della Fiorentina, che con Romero ha condiviso la cavalcata trionfale in Copa America e che ha ben presente cosa serva per fare il perno centrale di una difesa a tre, sistema che il nuovo allenatore viola Italiano ha accantonato. I dubbi, semmai, sono sul recente rendimento dell’ex Betis, e sul ritmo di gioco diverso tra una squadra e l’altra. Ma i contatti esplorativi tra le parti proseguono, in attesa di capire se la trattativa potrà entrare nel vivo.  LEGGI TUTTO

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    Inter, riecco Vidal e Sanchez: destini diversi per i due cileni in nerazzurro

    In Cile speravano in un ultimo canto del cigno della generazione che ha regalato loro tante soddisfazioni ma che ora è arrivata a fine corsa, quella di cui Vidal e Sanchez hanno rappresentato i due top player, grinta e inserimenti dal guerriero, gol, colpi e giocate decisive dal niño maravilla. Lo stesso si aspettava l’Inter negli ultimi due anni dai suoi ‘colpi scudetto’, ma, come i cileni, gli interisti ne hanno potuto godere solo in parte: 7 gol e 7 assist ma anche qualche momento di appannamento per l’attaccante, un gol, decisivo e godereccio contro la Juve, ma anche una condizione fisica non all’altezza delle richieste di Conte per il centrocampista, tante panchine, infine, per entrambi. Ieri, Arturo Vidal e Alexis Sanchez sono tornati dalle vacanze dopo una Coppa America che, con l’eliminazione subita dal Brasile, ha sancito la fine di un ciclo. Sono rientrati nel gruppo ora allenato da Inzaghi. Sono tornati insieme, ma il futuro dovrebbe separarli. Il Minimo Comun Denominatore è il taglio degli ingaggi importo da Oaktree. Diversi sono invece i piani dell’Inter nei loro confronti.VIDAL, IL PROBLEMA – L’esperienza di Arturo Vidal all’Inter potrebbe concludersi in maniera prematura e allo stesso modo in cui è finita quella di Joao Mario e in cui probabilmente finirà anche quella di Nainggolan: con una rescissione consensuale. Il trentaquattrenne di San Joaquin non rientrava più nei piani di Conte, né tantomeno rientra in quelli di Inzaghi.Il suo ingaggio da 6,5 a stagione impone la cessione. Il suo contratto in scadenza nel 2022 e la sua età avanzata, però, impediscono all’Inter di ricevere offerte o indennizzi. Dovrà liberarsi a zero, ma lo farà solo nel caso in cui qualche squadra gli offra uno stipendio simile a quello che percepisce in nerazzurro. Al momento ci sono stati sondaggi di squadre di MLS, Boca Juniors e Flamengo (quest’ultima opzione è la sua prediletta), ma nessun’offerta concreta. Se continueranno a latitare, l’Inter potrebbe vedersi costretta, pur di liberarsi del suo ingaggio, a concedergli una lauta buonuscita. LEGGI TUTTO

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    Elogio di Milinkovic, il tuttocampista che dribbla sempre le polemiche

    Sempre corteggiato sul mercato, mai sopra le righe, il faro della Lazio è un vero protagonista con la disponibilità del gregario I calciatori, generalizzando e in maniera superficiale, vengono spesso descritti un po’ viziati, polemici e attenti soltanto a capitalizzare sempre al massimo le proprie prestazioni. Certo, c’è chi parte per le vacanze, o magari va nel ritiro della propria Nazionale, ne approfitta ogni volta per togliersi qualche sassolino, per mostrarsi insoddisfatto del rapporto con l’allenatore o per come viene utilizzato. Certo, c’è chi – dopo aver firmato un contratto – è subito pronto a giocare al rialzo, sfruttando magari un periodo di buona forma e qualche gol. Certo, c’è chi – in barba a quel famoso contratto – va addirittura oltre e comincia a chiedere di essere ceduto, arrivando a mettersi in una posizione di contrapposizione con la società. LEGGI TUTTO