consigliato per te

  • in

    La Juwembley al via col nuovo Allegri e la spinta degli Euroeroi

    Nessun club agli Europei ha segnato più dei bianconeri: 12 gol. Maggiore fiducia per l’assalto alla Champions dopo il trionfo di Londra Giorgio Chiellini ha sollevato la Coppa Europa nel cielo di Wembley, poi ha lasciato un orecchio del trofeo all’amico Bonucci e insieme l’hanno portata a spasso per il campo, come una bambina. Bonucci aveva segnato il gol del pareggio e uno dei rigori decisivi. Solo Bonucci e Bernardeschi hanno realizzato due volte dal dischetto in semifinale e in finale. LEGGI TUTTO

  • in

    Atalanta, Boga nel mirino per l'attacco

    Dribbla, salta tutti, corre sulla fascia e si inserisce in area all’improvviso, scartando e ubriacando le difese: l’ala sinistra Jeremie Boga, asso del Sassuolo nato a Marsiglia ma con passaporto ivoriano, è il primo obiettivo di mercato dell’Atalanta. Perché queste qualità sono quelle-le uniche forse- che mancano al tridente di mister Gian Piero Gasperini. LO BLOCCA MA NON ABBOCCA – La Dea lì davanti può contare su una punta di qualità, Muriel, capace di svoltare le partite con 26 gol a stagione, più tecnico però che veloce. Poi ha Duvan Zapata, un attaccante di peso, che fa perdere le energie ai difensori, ruba palla e inventa i varchi: sotto porta però, non sempre sono gioie. Negli ultimi anni ha perso qualche zecchino dal bottino stagionale (28 reti il primo anno, poi sempre e solo 19), e non è un caso se in Copa America si è fatto notare più per altre qualità che per i gol (solo uno e dal dischetto). Malinovskyi e Miranchuk hanno il mancino, Lucho ha il guizzo, Zapata ha il fisico, Boga tutto il resto: gamba, qualità e velocità da piazzare sull’esterno sinistro del fronte offensivo, la giovinezza dei classe 1997, l’estro e il piede destro, l’abilità a sorprendere e superare l’avversario, scappando lungo l’out, la rapidità nelle ripartenze, e poi completa 5 dribbling in media a match. Però costa caro, e non solo perché è esploso al Sassuolo. Ma perché la bottega neroverde, intuendo il bilancio positivo e le ultime plusvalenze dell’Atalanta, si è concessa il lusso di alzare il prezzo. I Percassi lo sanno, per questo prendono tempo: 25 milioni è una cifra esagerata per l’esterno sinistro (che deve migliorare in fase realizzativa, solo 4 gol e 2 assist nell’ultima Serie A), un tentativo del club neroverde di scucire 5 milioni in più a chi, solo sulla carta, può permetterselo, consapevole del forte interesse bergamasco per il re del dribbling. Ma la Dea non abboccherà, attendista. LA STRATEGIA- Se il Nizza (lontanissimo dal sogno Champions di Boga) non offrirà più dei 20 milioni nerazzurri, al limitare del 31 agosto l’Atalanta tenterà il colpaccio a un altro prezzo. Anche perché, nel mentre, aspetta e spera di ricevere la telefonata più importante, quella con prefisso 06. La Lazio ha messo in pausa l’interesse per Josip Ilicic, sì, ma anche per l’ex numero 1 della Dea Pierluigi Gollini, rimpiazzato da Juan Musso. Se i biancocelesti non sono più così sicuri di cedere Strakosha, i vicini di casa della Roma potrebbero sbloccare l’esubero in casa Atalanta: con la firma di Rui Patricio, il Wolverhampton ha ufficialmente uno slot libero, da riempire proprio col rapper con i guanti, che la Premier la conosce già bene grazie all’esperienza giovanile con lo United e alla stagione nell’Aston Villa. Tra fantasista e portiere, la Dea raccoglierebbe tra i 25 e i 30 milioni, ed ecco pronta l’offerta per Boga.  GLI ALTRI OBIETTIVI- Con un avanzo, da spendere in parte per Teun Koopmeiners, il famoso vice de Roon di cui si parla da mesi, se non da anni.  Anche qui la trattativa è in corso, ma il giocatore ha già detto di sì: si attende la stretta di mano con l’AZ Alkmaar, che potrebbe abbonare 5 milioni (ok ai 15 offerti dalla Dea), ma è solo questione di tempo. Perché Time is money, un proverbio che non vale per Tomiyasu: il difensore del Bologna, per caratteristiche e qualità, è ben lontano dai 25 milioni richiesti. La Dea lo lascia volentieri al Tottenham. Erlic non dispiace, ma prima c’è da risolvere un caso diplomatico tra Spezia e Sassuolo. LEGGI TUTTO

  • in

    La proposta spagnola: “Un unico pallone d'oro per Bonucci e Chiellini”

    Dopo l’ennesima prestazione clamorosa della coppia centrale della Juventus e della Nazionale composta dagli inseparabili Bonucci e Chiellini, il quotidiano spagnolo Marca lancia l’idea: assegnare un Pallone d’oro a entrambi! Secondo i colleghi spagnoli, infatti, Bonucci, oltre alla prestazione perfetta in fase difensiva, ha realizzato il gol decisivo per portare la sfida ai supplementari, mentre Chiellini ha annullato Kane non lasciando mai calciare verso la porta di Donnarumma il capitano inglese. Sempre secondo Marca, la coppia “offre più sicurezza di un milione di antifurti”.   LEGGI TUTTO

  • in

    Bernardeschi e quel futuro alla Juventus pieno di incertezze

    In quanti hanno storto il naso quando hanno visto che, nonostante due stagioni a dir poco deludenti a livello individuale, tra i 26 di Roberto Mancini c’era anche il nome di Federico Bernardeschi? Tanti, quasi tutti. Una convocazione in realtà mai messa in discussione dal ct, che ha sempre conservato un posto all’interno del gruppo azzurro per un giocatore in difficoltà nel club ma che si è messo a disposizione in ogni circostanza dando il massimo per la Nazionale. E ora c’è anche la firma di Bernardeschi in questo trionfo, segnare due rigori pesanti come quelli trasformati nella lotteria contro Spagna e Inghilterra è tutt’altro che banale, semplice o scontato. “Io ho sofferto tanto quest’anno. Non è stata una stagione semplice per me. Quando fai una stagione come questa a volte le cose si complicano. Per me però esiste un solo metodo: lavorare e rimboccarsi le maniche anche quando le cose non vanno. Ringrazio i miei compagni, lo staff e tutti coloro che hanno creduto in me. Siamo sul tetto d’Europa: non potevo essere ripagato in maniera migliore. Paura di non farcela? Non l’abbiamo mai avuta. Ci abbiamo sempre creduto anche oggi. Anche dal secondo minuto. Il cuore viene sempre ripagato. Ci meritiamo tutto questo”: queste le parole di Bernardeschi, commesse, emozionanti. Le difficoltà restano, ma la felicità è ora superiore. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, ipotesi Alex Telles come vice Spinazzola: la situazione con lo United

    Ha esultato anche lui. Con le stampelle e un sorriso grande come un Europeo. Leonardo Spinazzola è stato tra i protagonisti della cavalcata azzurra fino al brutto infortunio col Belgio. I guai maggiori ora sono per Mourinho che nella conferenza di presentazione ha invocato a gran voce un sostituto del terzino sinistro (out almeno fino a febbraio per la rottura del tendine d’Achille). Il primo nome della lista è di Ramy Bensebaini del Borussia Moenchengladbach, che però chiede qualcosa come 30 milioni di euro. Troppi. Così Tiago Pinto sta valutando diverse proposte. Tra queste c’è quella legata al nome di una vecchia conoscenza del calcio italiano: Alex Telles.SOLO IN PRESTITO – Munito di passaporto italiano, il brasiliano ha vissuto una prima stagione difficile al Manchester United. L’ex interista ha giocato appena 7 partite da titolare in Premier League con i Red Devils dopo quattro anni a buonissimi livelli al Porto. Un intermediario ha parlato di lui con la dirigenza romanista e la candidatura non dispiacerebbe a Mourinho. Decisiva, però, la formula con la quale il Manchester United lo cederebbe. La Roma, infatti, valuterebbe solo un prestito con diritto di riscatto per il brasiliano che si alternerebbe con Calafiori in attesa del ritorno di Spinazzola. Telles, d’altronde, è arrivato meno di un anno fa in Inghilterra per oltre 16 milioni. Su di lui c’era stato anche un ritorno di fiamma dell’Inter. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Milan riparte da Saelemakers: per Pioli resta un jolly imprescindibile

    Il Milan continua a lavorare sul mercato per cambiare pelle in vista della nuova stagione e del ritorno in Champions League. Ballo-Touré e Giroud le operazioni più calde per dare a Theo Hernandez e Ibrahimovic due alternative, ma Maldini e Massara sono operativi anche su altri fronti per rinforzare la rosa: un esterno destro, uno-due centrocampisti, il ritorno di Dalot o l’arrivo di un altro terzino destro per fare staffetta con Calabria. In tutto questo Stefano Pioli riparte dai suoi punti fermi e tra questi c’è indubbiamente Alexis Saelemaekers. E’ passato un anno e mezzo dal suo arrivo a Milano, ma l’ex Anderlecht si è imposto nella cerchia degli insostituibili e basta guardare la frequenza con cui il tecnico lo ha impiegato: risparmiato in Europa League per le rotazioni fino agli ottavi con il Manchester United, sempre schierato in campionato e Coppa Italia quando in condizioni di giocare, le uniche assenze sono date da infortuni che lo hanno costretto al forfait. Corsa e duttilità che gli hanno permesso di prendersi il posto da titolare fisso e proprio la sua capacità di adattarsi a più ruoli in campo è un fattore sul quale punta Pioli anche in vista della stagione che sta per partire.JOLLY – Da esterno alto nel 4-2-3-1 si è consacrato, ma nel corso del 2020/21 Pioli ha dimostrato di voler lavorare su Saelemaekers anche in altre porzioni di campo. Lo ha testato da mezzala, ma soprattutto da terzino di spinta contro la Sampdoria, lo stesso ruolo nel quale peraltro aveva fatto il suo debutto assoluto in rossonero contro il Verona a febbraio 2020. Molto inevitabilmente dipenderà anche da quali colpi riuscirà a piazzare nelle prossime settimane la società, in entrata e in uscita se si pensa alla situazione incerta di Samu Castillejo, per il tecnico sarà fondamentale che il belga garantisca un alto rendimento anche arretrando il proprio raggio d’azione: per compensare eventuali assenze (o mancati arrivi dal mercato) o per dare una variante tattica, un jolly fatto e finito. C’è poco più di un mese per fare il grosso del lavoro, con la testa sgombra da scomodi pensieri legati al mercato personale (l’ex Anderlecht ha un contratto fino al 2024 e non è nei piani né suoi né del club una separazione) ma con un obiettivo in testa: confermarsi con il Milan per prendersi anche la chiamata del Belgio, dopo aver saltato gli Europei il Mondiale del 2022 in Qatar è nel mirino. LEGGI TUTTO

  • in

    Bellerin vuole solo l'Inter: chiede all'Arsenal di andare via

    L’Inter vuole Hector Bellerin e per il terzino i nerazzurri sono la priorità assoluta per il futuro. E ora crescono le possibilità di portare in porto l’affare, perché la volontà dello spagnolo può giocare un ruolo chiave: negli scorsi giorni infatti Bellerin si è recato nella sede dell’Arsenal e ha chiesto la cessione, una mossa che può dare un impulso importante all’operazione.LA SITUAZIONE – Il prodotto della cantera del Barcellona è la prima scelta dell’Inter per raccogliere l’eredità di Hakimi sulla fascia destra, Marotta e Ausilio si sono attivati da tempo e, dopo aver strappato l’ok del giocatore, sono al lavoro per convincere l’Arsenal. Si tratta sulla formula, perché se dai Gunners è arrivata l’apertura a un prestito non c’è intesa sul riscatto: per gli inglesi dovrebbe essere obbligatorio al raggiungimento di determinate condizioni, per i nerazzurri invece dovrebbe trattarsi di semplice diritto. I dialoghi vanno avanti, intanto Bellerin fa la sua mossa: vuole l’Inter e ha chiesto di lasciare l’Arsenal. LEGGI TUTTO