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    Dalla Juve all'Inter, che strani calendari. Sarà un campionato bello e incerto

    Tra cambi di allenatori ed effetti degli Europei la prossima Serie A promette emozioni e scintille. Anche per il tabellone asimmetrico Un campionato nel quale otto delle prime dieci in classifica hanno cambiato allenatore. Il ritorno di Allegri, Mourinho, Spalletti e Sarri, tutti assieme appassionatamente e, forse, litigiosamente, a giudicare almeno dalle prime schermaglie. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, Giulini: “Nainggolan? Noi lo aspettiamo in ritiro…”

    Nel corso della conferenza stampa di apertura del ritiro di Pejo, il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha parlato anche della trattativa con l’Inter per riportare Radja Nainggolan in Sardegna: “E’ evidente che oggi contratti così importanti siano anacronistici, specie dopo la botta presa da tutti i club nell’ultima stagione. La trattativa va avanti, sarebbe stato bello avere Radja a inizio ritiro ma ci auguriamo ancora che possa arrivare in questo ritiro”.
    GODIN – In merito a Diego Godin, invece, Giulini ha spiegato: “L’anno scorso parte dell’ingaggio era pagata dall’Inter, ora no. Un costo del genere non è sostenibile per il club. Stiamo dialogando, è una situazione particolare”.  LEGGI TUTTO

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    La Juwembley al via col nuovo Allegri e la spinta degli Euroeroi

    Nessun club agli Europei ha segnato più dei bianconeri: 12 gol. Maggiore fiducia per l’assalto alla Champions dopo il trionfo di Londra Giorgio Chiellini ha sollevato la Coppa Europa nel cielo di Wembley, poi ha lasciato un orecchio del trofeo all’amico Bonucci e insieme l’hanno portata a spasso per il campo, come una bambina. Bonucci aveva segnato il gol del pareggio e uno dei rigori decisivi. Solo Bonucci e Bernardeschi hanno realizzato due volte dal dischetto in semifinale e in finale. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Boga nel mirino per l'attacco

    Dribbla, salta tutti, corre sulla fascia e si inserisce in area all’improvviso, scartando e ubriacando le difese: l’ala sinistra Jeremie Boga, asso del Sassuolo nato a Marsiglia ma con passaporto ivoriano, è il primo obiettivo di mercato dell’Atalanta. Perché queste qualità sono quelle-le uniche forse- che mancano al tridente di mister Gian Piero Gasperini. LO BLOCCA MA NON ABBOCCA – La Dea lì davanti può contare su una punta di qualità, Muriel, capace di svoltare le partite con 26 gol a stagione, più tecnico però che veloce. Poi ha Duvan Zapata, un attaccante di peso, che fa perdere le energie ai difensori, ruba palla e inventa i varchi: sotto porta però, non sempre sono gioie. Negli ultimi anni ha perso qualche zecchino dal bottino stagionale (28 reti il primo anno, poi sempre e solo 19), e non è un caso se in Copa America si è fatto notare più per altre qualità che per i gol (solo uno e dal dischetto). Malinovskyi e Miranchuk hanno il mancino, Lucho ha il guizzo, Zapata ha il fisico, Boga tutto il resto: gamba, qualità e velocità da piazzare sull’esterno sinistro del fronte offensivo, la giovinezza dei classe 1997, l’estro e il piede destro, l’abilità a sorprendere e superare l’avversario, scappando lungo l’out, la rapidità nelle ripartenze, e poi completa 5 dribbling in media a match. Però costa caro, e non solo perché è esploso al Sassuolo. Ma perché la bottega neroverde, intuendo il bilancio positivo e le ultime plusvalenze dell’Atalanta, si è concessa il lusso di alzare il prezzo. I Percassi lo sanno, per questo prendono tempo: 25 milioni è una cifra esagerata per l’esterno sinistro (che deve migliorare in fase realizzativa, solo 4 gol e 2 assist nell’ultima Serie A), un tentativo del club neroverde di scucire 5 milioni in più a chi, solo sulla carta, può permetterselo, consapevole del forte interesse bergamasco per il re del dribbling. Ma la Dea non abboccherà, attendista. LA STRATEGIA- Se il Nizza (lontanissimo dal sogno Champions di Boga) non offrirà più dei 20 milioni nerazzurri, al limitare del 31 agosto l’Atalanta tenterà il colpaccio a un altro prezzo. Anche perché, nel mentre, aspetta e spera di ricevere la telefonata più importante, quella con prefisso 06. La Lazio ha messo in pausa l’interesse per Josip Ilicic, sì, ma anche per l’ex numero 1 della Dea Pierluigi Gollini, rimpiazzato da Juan Musso. Se i biancocelesti non sono più così sicuri di cedere Strakosha, i vicini di casa della Roma potrebbero sbloccare l’esubero in casa Atalanta: con la firma di Rui Patricio, il Wolverhampton ha ufficialmente uno slot libero, da riempire proprio col rapper con i guanti, che la Premier la conosce già bene grazie all’esperienza giovanile con lo United e alla stagione nell’Aston Villa. Tra fantasista e portiere, la Dea raccoglierebbe tra i 25 e i 30 milioni, ed ecco pronta l’offerta per Boga.  GLI ALTRI OBIETTIVI- Con un avanzo, da spendere in parte per Teun Koopmeiners, il famoso vice de Roon di cui si parla da mesi, se non da anni.  Anche qui la trattativa è in corso, ma il giocatore ha già detto di sì: si attende la stretta di mano con l’AZ Alkmaar, che potrebbe abbonare 5 milioni (ok ai 15 offerti dalla Dea), ma è solo questione di tempo. Perché Time is money, un proverbio che non vale per Tomiyasu: il difensore del Bologna, per caratteristiche e qualità, è ben lontano dai 25 milioni richiesti. La Dea lo lascia volentieri al Tottenham. Erlic non dispiace, ma prima c’è da risolvere un caso diplomatico tra Spezia e Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    La proposta spagnola: “Un unico pallone d'oro per Bonucci e Chiellini”

    Dopo l’ennesima prestazione clamorosa della coppia centrale della Juventus e della Nazionale composta dagli inseparabili Bonucci e Chiellini, il quotidiano spagnolo Marca lancia l’idea: assegnare un Pallone d’oro a entrambi! Secondo i colleghi spagnoli, infatti, Bonucci, oltre alla prestazione perfetta in fase difensiva, ha realizzato il gol decisivo per portare la sfida ai supplementari, mentre Chiellini ha annullato Kane non lasciando mai calciare verso la porta di Donnarumma il capitano inglese. Sempre secondo Marca, la coppia “offre più sicurezza di un milione di antifurti”.   LEGGI TUTTO