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    Bernardeschi e quel futuro alla Juventus pieno di incertezze

    In quanti hanno storto il naso quando hanno visto che, nonostante due stagioni a dir poco deludenti a livello individuale, tra i 26 di Roberto Mancini c’era anche il nome di Federico Bernardeschi? Tanti, quasi tutti. Una convocazione in realtà mai messa in discussione dal ct, che ha sempre conservato un posto all’interno del gruppo azzurro per un giocatore in difficoltà nel club ma che si è messo a disposizione in ogni circostanza dando il massimo per la Nazionale. E ora c’è anche la firma di Bernardeschi in questo trionfo, segnare due rigori pesanti come quelli trasformati nella lotteria contro Spagna e Inghilterra è tutt’altro che banale, semplice o scontato. “Io ho sofferto tanto quest’anno. Non è stata una stagione semplice per me. Quando fai una stagione come questa a volte le cose si complicano. Per me però esiste un solo metodo: lavorare e rimboccarsi le maniche anche quando le cose non vanno. Ringrazio i miei compagni, lo staff e tutti coloro che hanno creduto in me. Siamo sul tetto d’Europa: non potevo essere ripagato in maniera migliore. Paura di non farcela? Non l’abbiamo mai avuta. Ci abbiamo sempre creduto anche oggi. Anche dal secondo minuto. Il cuore viene sempre ripagato. Ci meritiamo tutto questo”: queste le parole di Bernardeschi, commesse, emozionanti. Le difficoltà restano, ma la felicità è ora superiore. LEGGI TUTTO

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    Roma, ipotesi Alex Telles come vice Spinazzola: la situazione con lo United

    Ha esultato anche lui. Con le stampelle e un sorriso grande come un Europeo. Leonardo Spinazzola è stato tra i protagonisti della cavalcata azzurra fino al brutto infortunio col Belgio. I guai maggiori ora sono per Mourinho che nella conferenza di presentazione ha invocato a gran voce un sostituto del terzino sinistro (out almeno fino a febbraio per la rottura del tendine d’Achille). Il primo nome della lista è di Ramy Bensebaini del Borussia Moenchengladbach, che però chiede qualcosa come 30 milioni di euro. Troppi. Così Tiago Pinto sta valutando diverse proposte. Tra queste c’è quella legata al nome di una vecchia conoscenza del calcio italiano: Alex Telles.SOLO IN PRESTITO – Munito di passaporto italiano, il brasiliano ha vissuto una prima stagione difficile al Manchester United. L’ex interista ha giocato appena 7 partite da titolare in Premier League con i Red Devils dopo quattro anni a buonissimi livelli al Porto. Un intermediario ha parlato di lui con la dirigenza romanista e la candidatura non dispiacerebbe a Mourinho. Decisiva, però, la formula con la quale il Manchester United lo cederebbe. La Roma, infatti, valuterebbe solo un prestito con diritto di riscatto per il brasiliano che si alternerebbe con Calafiori in attesa del ritorno di Spinazzola. Telles, d’altronde, è arrivato meno di un anno fa in Inghilterra per oltre 16 milioni. Su di lui c’era stato anche un ritorno di fiamma dell’Inter. LEGGI TUTTO

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    Il Milan riparte da Saelemakers: per Pioli resta un jolly imprescindibile

    Il Milan continua a lavorare sul mercato per cambiare pelle in vista della nuova stagione e del ritorno in Champions League. Ballo-Touré e Giroud le operazioni più calde per dare a Theo Hernandez e Ibrahimovic due alternative, ma Maldini e Massara sono operativi anche su altri fronti per rinforzare la rosa: un esterno destro, uno-due centrocampisti, il ritorno di Dalot o l’arrivo di un altro terzino destro per fare staffetta con Calabria. In tutto questo Stefano Pioli riparte dai suoi punti fermi e tra questi c’è indubbiamente Alexis Saelemaekers. E’ passato un anno e mezzo dal suo arrivo a Milano, ma l’ex Anderlecht si è imposto nella cerchia degli insostituibili e basta guardare la frequenza con cui il tecnico lo ha impiegato: risparmiato in Europa League per le rotazioni fino agli ottavi con il Manchester United, sempre schierato in campionato e Coppa Italia quando in condizioni di giocare, le uniche assenze sono date da infortuni che lo hanno costretto al forfait. Corsa e duttilità che gli hanno permesso di prendersi il posto da titolare fisso e proprio la sua capacità di adattarsi a più ruoli in campo è un fattore sul quale punta Pioli anche in vista della stagione che sta per partire.JOLLY – Da esterno alto nel 4-2-3-1 si è consacrato, ma nel corso del 2020/21 Pioli ha dimostrato di voler lavorare su Saelemaekers anche in altre porzioni di campo. Lo ha testato da mezzala, ma soprattutto da terzino di spinta contro la Sampdoria, lo stesso ruolo nel quale peraltro aveva fatto il suo debutto assoluto in rossonero contro il Verona a febbraio 2020. Molto inevitabilmente dipenderà anche da quali colpi riuscirà a piazzare nelle prossime settimane la società, in entrata e in uscita se si pensa alla situazione incerta di Samu Castillejo, per il tecnico sarà fondamentale che il belga garantisca un alto rendimento anche arretrando il proprio raggio d’azione: per compensare eventuali assenze (o mancati arrivi dal mercato) o per dare una variante tattica, un jolly fatto e finito. C’è poco più di un mese per fare il grosso del lavoro, con la testa sgombra da scomodi pensieri legati al mercato personale (l’ex Anderlecht ha un contratto fino al 2024 e non è nei piani né suoi né del club una separazione) ma con un obiettivo in testa: confermarsi con il Milan per prendersi anche la chiamata del Belgio, dopo aver saltato gli Europei il Mondiale del 2022 in Qatar è nel mirino. LEGGI TUTTO

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    Bellerin vuole solo l'Inter: chiede all'Arsenal di andare via

    L’Inter vuole Hector Bellerin e per il terzino i nerazzurri sono la priorità assoluta per il futuro. E ora crescono le possibilità di portare in porto l’affare, perché la volontà dello spagnolo può giocare un ruolo chiave: negli scorsi giorni infatti Bellerin si è recato nella sede dell’Arsenal e ha chiesto la cessione, una mossa che può dare un impulso importante all’operazione.LA SITUAZIONE – Il prodotto della cantera del Barcellona è la prima scelta dell’Inter per raccogliere l’eredità di Hakimi sulla fascia destra, Marotta e Ausilio si sono attivati da tempo e, dopo aver strappato l’ok del giocatore, sono al lavoro per convincere l’Arsenal. Si tratta sulla formula, perché se dai Gunners è arrivata l’apertura a un prestito non c’è intesa sul riscatto: per gli inglesi dovrebbe essere obbligatorio al raggiungimento di determinate condizioni, per i nerazzurri invece dovrebbe trattarsi di semplice diritto. I dialoghi vanno avanti, intanto Bellerin fa la sua mossa: vuole l’Inter e ha chiesto di lasciare l’Arsenal. LEGGI TUTTO

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    Eriksen un mese dopo: l’arrivo a Milano e la decisione sul futuro

    L’Inter lo aspetta, probabile sbarco entro una settimana: dopo gli esami valuterà con la famiglia. Lo staff medico nerazzurro è in contatto con quello dell’ospedale che lo ha curatoÈ un mese di gioia, eh. Quando Christian Eriksen si volta sorride, perché il dribbling gli è riuscito bene, ha scavalcato la morte con uno dei suoi lanci da 40 metri che finiscono puntualmente sui piedi di un compagno. Dodici giugno, dodici luglio: pare una vita, invece no, appena 31 giorni. LEGGI TUTTO

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    Inter, c’è fiducia sulla cessione di Joao Mario: le ultime sulla trattativa col Benfica

    Ormai è diventata una telenovela la storia di Joao Mario con l’Inter, una telenovela che però, salvo soprese, che comunque non sono da escludere, a brevissimo troverà un epilogo. Curiosamente, le ultime quattro lettere del nome Benfica, in portoghese compongono anche la terza persona del presente indicativo del verbo ficar, in italiano rimanere. Joao Mario fica, resta, a Lisbona, ma cambia sponda: dai campioni in carica a chi ha vinto più campionati di tutti (37), dai Leoes alle Aguias, dall’Estadio José Alvalade all’Estadio Da Luz, separati da 2,7 chilometri, dallo Sporting Lisbona al Benfica.QUANDO SI CHIUDE – Fa strano vedere Rui Costa nella sede nell’Inter, eppure l’ex numero 10 del Milan ne è diventato un assiduo frequentatore. L’ultimo incontro c’è stato il 6 giugno, quando non era ancora scoppiato lo scandalo della presidenza e Rui Costa era ancora DS. In questi quattro giorni sono cambiate molte cose: il presidente è stato arrestato e Rui Costa ne ha preso il posto. Quello che non è cambiato è però la volontà di chiudere la trattativa, volontà che potrebbe concretizzarsi in realtà già tra oggi e domani. Secondo quanto appreso da Calciomercato.com non è prevista alcuna rescissione di contratto per il centrocampista portoghese. L’Inter lo cede solo alle proprie condizioni, attorno ai 7,5 milioni, che il Benfica ha deciso di accettare. L’avventura di Joao Mario all’Inter è vicina a concludersi, non temporaneamente, come ogni estate, ma in via definitiva, questa volta per davvero.  LEGGI TUTTO

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    Juve, che affare con Chiesa: vale già quasi il doppio, ma per Allegri resta incedibile

    Dopo essersi messo in evidenza come uno dei migliori giocatori della Juventus nella stagione 2020-21, Champions League compresa (ricordiamo la sua grande prestazione contro il Porto), Federico Chiesa grazie agli Europei si sta definitivamente mettendo in mostra nella vetrina internazionale. Classe 1997, 14 gol in 43 partite nella sua prima stagione in bianconero, Chiesa a Euro 2020 ha segnato due gol di pregevolissima fattura, contro Austria e Spagna, facendo lievitare una quotazione di mercato che secondo il CIES si aggira già sui 90 milioni di euro, la più alta fra gli Azzurri di Roberto Mancini. GLI OCCHI DELL’EUROPA – In Europa, tutti i club più grandi osservano con attenzione l’evoluzione della carriera del figlio d’arte, come testimoniano le parole di Julian Nagelsmann, nuovo allenatore del Bayern Monaco: “Lo vorrei. Sono un suo fan, è fortissimo ma anche costoso. Posso dire che Chiesa è un giocatore fantastico, lo conosco da anni ed è straordinario. Velocissimo, bravo a dribblare e a segnare. Ma so che il prezzo della Juve è molto, molto alto…”.  LEGGI TUTTO

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    L'Atalanta sogna in grande, ecco il mercato intelligente: il tesoretto finanzia 4 colpi

    L’Atalanta ha già iniziato a fare sul serio in vista della prossima stagione. La Dea ha ormai acquisito lo status di big in Serie A e a settembre giocherà la Champions League per il terzo anno consecutivo. Un vero e proprio miracolo, arrivato non per caso ma grazie all’eccellente lavoro dei Percassi e del direttore sportivo Sartori. E la conferma è l’inizio di questa sessione di mercato, con l’acquisto passato sottotraccia di Musso dall’Udinese, uno dei migliori portieri del campionato. L’Atalanta ha pagato 20 milioni di euro, una cifra non proprio banale per una posizione del genere. Operazione resa possibile anche grazie al tesoretto di alcuni riscatti che sono arrivati: Cornelius dal Parma, Ibanez dalla Roma e Barrow dal Bologna. Tre giocatori che hanno generato un ingresso nelle casse nerazzurre di circa 30 milioni di euro.UN COLPO PER REPARTO – L’obiettivo dell’Atalanta è quello di non cedere nessuno degli attuali big e di rinforzarsi con un colpo importante in ogni reparto. Musso è il primo nome, arrivato per sostituire il partente Gollini, che nell’ultima parte della scorsa stagione aveva rotto con Gasperini. In difesa la Dea vorrebbe Tomiyasu dal Bologna, che rappresenterebbe un gran colpo. Classe ’98, con già due anni di Serie A alle sue spalle, ricalca bene le caratteristiche che vuole Gasp dai suoi difensori. Lo stesso vale per Koopmeiners, centrocampista olandese desiderato da molte big in Europa. Anche il suo profilo garantirebbe un bel salto di qualità alla mediana della Dea. Le alternative sono Pobega e Schouten: due ragazzi giovani e di gran talento da valorizzare e lanciare ai massimi livelli. LEGGI TUTTO