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    Eriksen un mese dopo: l’arrivo a Milano e la decisione sul futuro

    L’Inter lo aspetta, probabile sbarco entro una settimana: dopo gli esami valuterà con la famiglia. Lo staff medico nerazzurro è in contatto con quello dell’ospedale che lo ha curatoÈ un mese di gioia, eh. Quando Christian Eriksen si volta sorride, perché il dribbling gli è riuscito bene, ha scavalcato la morte con uno dei suoi lanci da 40 metri che finiscono puntualmente sui piedi di un compagno. Dodici giugno, dodici luglio: pare una vita, invece no, appena 31 giorni. LEGGI TUTTO

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    Inter, c’è fiducia sulla cessione di Joao Mario: le ultime sulla trattativa col Benfica

    Ormai è diventata una telenovela la storia di Joao Mario con l’Inter, una telenovela che però, salvo soprese, che comunque non sono da escludere, a brevissimo troverà un epilogo. Curiosamente, le ultime quattro lettere del nome Benfica, in portoghese compongono anche la terza persona del presente indicativo del verbo ficar, in italiano rimanere. Joao Mario fica, resta, a Lisbona, ma cambia sponda: dai campioni in carica a chi ha vinto più campionati di tutti (37), dai Leoes alle Aguias, dall’Estadio José Alvalade all’Estadio Da Luz, separati da 2,7 chilometri, dallo Sporting Lisbona al Benfica.QUANDO SI CHIUDE – Fa strano vedere Rui Costa nella sede nell’Inter, eppure l’ex numero 10 del Milan ne è diventato un assiduo frequentatore. L’ultimo incontro c’è stato il 6 giugno, quando non era ancora scoppiato lo scandalo della presidenza e Rui Costa era ancora DS. In questi quattro giorni sono cambiate molte cose: il presidente è stato arrestato e Rui Costa ne ha preso il posto. Quello che non è cambiato è però la volontà di chiudere la trattativa, volontà che potrebbe concretizzarsi in realtà già tra oggi e domani. Secondo quanto appreso da Calciomercato.com non è prevista alcuna rescissione di contratto per il centrocampista portoghese. L’Inter lo cede solo alle proprie condizioni, attorno ai 7,5 milioni, che il Benfica ha deciso di accettare. L’avventura di Joao Mario all’Inter è vicina a concludersi, non temporaneamente, come ogni estate, ma in via definitiva, questa volta per davvero.  LEGGI TUTTO

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    Juve, che affare con Chiesa: vale già quasi il doppio, ma per Allegri resta incedibile

    Dopo essersi messo in evidenza come uno dei migliori giocatori della Juventus nella stagione 2020-21, Champions League compresa (ricordiamo la sua grande prestazione contro il Porto), Federico Chiesa grazie agli Europei si sta definitivamente mettendo in mostra nella vetrina internazionale. Classe 1997, 14 gol in 43 partite nella sua prima stagione in bianconero, Chiesa a Euro 2020 ha segnato due gol di pregevolissima fattura, contro Austria e Spagna, facendo lievitare una quotazione di mercato che secondo il CIES si aggira già sui 90 milioni di euro, la più alta fra gli Azzurri di Roberto Mancini. GLI OCCHI DELL’EUROPA – In Europa, tutti i club più grandi osservano con attenzione l’evoluzione della carriera del figlio d’arte, come testimoniano le parole di Julian Nagelsmann, nuovo allenatore del Bayern Monaco: “Lo vorrei. Sono un suo fan, è fortissimo ma anche costoso. Posso dire che Chiesa è un giocatore fantastico, lo conosco da anni ed è straordinario. Velocissimo, bravo a dribblare e a segnare. Ma so che il prezzo della Juve è molto, molto alto…”.  LEGGI TUTTO

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    L'Atalanta sogna in grande, ecco il mercato intelligente: il tesoretto finanzia 4 colpi

    L’Atalanta ha già iniziato a fare sul serio in vista della prossima stagione. La Dea ha ormai acquisito lo status di big in Serie A e a settembre giocherà la Champions League per il terzo anno consecutivo. Un vero e proprio miracolo, arrivato non per caso ma grazie all’eccellente lavoro dei Percassi e del direttore sportivo Sartori. E la conferma è l’inizio di questa sessione di mercato, con l’acquisto passato sottotraccia di Musso dall’Udinese, uno dei migliori portieri del campionato. L’Atalanta ha pagato 20 milioni di euro, una cifra non proprio banale per una posizione del genere. Operazione resa possibile anche grazie al tesoretto di alcuni riscatti che sono arrivati: Cornelius dal Parma, Ibanez dalla Roma e Barrow dal Bologna. Tre giocatori che hanno generato un ingresso nelle casse nerazzurre di circa 30 milioni di euro.UN COLPO PER REPARTO – L’obiettivo dell’Atalanta è quello di non cedere nessuno degli attuali big e di rinforzarsi con un colpo importante in ogni reparto. Musso è il primo nome, arrivato per sostituire il partente Gollini, che nell’ultima parte della scorsa stagione aveva rotto con Gasperini. In difesa la Dea vorrebbe Tomiyasu dal Bologna, che rappresenterebbe un gran colpo. Classe ’98, con già due anni di Serie A alle sue spalle, ricalca bene le caratteristiche che vuole Gasp dai suoi difensori. Lo stesso vale per Koopmeiners, centrocampista olandese desiderato da molte big in Europa. Anche il suo profilo garantirebbe un bel salto di qualità alla mediana della Dea. Le alternative sono Pobega e Schouten: due ragazzi giovani e di gran talento da valorizzare e lanciare ai massimi livelli. LEGGI TUTTO

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    Milan, pronto un piano per Caldara: tutte le proposte sul tavolo e gli ostacoli

    Di ritorno, con il rischio di dover rifare la valigia. Dopo il mancato riscatto da parte dell’Atalanta, che avrebbe dovuto investire 15 milioni di euro, Mattia Caldara è rientrato al Milan e ora attende di capire quello che sarà il suo futuro. Sul tavolo ci sono due ipotesi, la permanenza o la cessione, nessuna delle quali al momento ha più chance di realizzarsi. Un 50 e 50 figlio della situazione nella quale è finito il mondo del calcio, pesantemente condizionato dal Covid. Cedere al giorno d’oggi è diventata un’impresa, soprattutto se si tratta di un profilo come quello del ragazzo di Bergamo, che ha chiuso l’ultima annata con soli 132′ giocati.OSTACOLI – Troppo poco per venderlo a titolo definitivo, evitando al Milan una minusvalenza. Arrivato nel 2018 dalla Juve per 35 milioni di euro, Caldara pesa a bilancio ancora per circa 14 milioni di euro, una cifra che nessuno è pronto a mettere sul tavolo. A questo bisogna aggiungere l’ingaggio, di tre milioni di euro netti a stagione fino al 2023, un ostacolo enorme per qualsiasi trattativa. Maldini lo sa, ma il mercato è lungo e c’è tempo per trovare una soluzione. Con un po’ di fantasia, come dichiarato da Marotta. LEGGI TUTTO

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    Milan, occhi su Warren Bondo: il recordman nel club di Platini che rifiutò l'Inter

    Non era ancora apparso, fra i giocatori accostati al Milan, un profilo tipico della strategia della dirigenza rossonera: giovane, promettente e sconosciuto, scovato tramite la formidabile area scouting messa in piedi da Moncada, uno alla Saelemaekers, per intenderci, o alla Kouadio Koné, per citarne uno che poi non è arrivato. Ecco, quel profilo, nel mercato estivo, potrebbe corrispondere al nome di Warren Bondo, centrocampista classe 2003 del Nancy.RECORDMAN IN LORENA – Nato nella banlieue parigina di Évry da genitori congolesi, Warren Bondo è cresciuto calcisticamente fra le squadre dei dintorni della capitale francese (una di queste, il Bretigny, è considerato uno dei miglior vivai della regione),  È arrivato a Nancy nel 2018 e un anno dopo, a 15 anni, ha firmato il suo primo contratto da professionista, diventando il più giovane della storia di un club che ha visto crescere ragazzi promettenti come Lenglet e Cuisance, ma soprattutto colui che è considerato il francese più forte della storia, Michel Platini.  Il 2020 è l’anno degli esordi: a ottobre nella nazionale under 18 e a novembre in Ligue 2 contro il Grenoble. È però la stagione 2020/21 quella della sua affermazione in prima squadra: 14 presenze e un gol fra i grandi, a soli 17 anni. LEGGI TUTTO

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    Inter, le certezze dietro: Skriniar-De Vrij-Bastoni sempre più forti e… “ricchi”

    Inzaghi ripartirà dalla miglior difesa della Serie A 2020-21 con i tre titolarissimi: rispetto a un anno fa il loro valore è decisamente aumentatoE dire che solamente un anno fa, la vera certezza era una: l’olandese in mezzo. L’amico alla sua destra era quasi un esubero e si sperava in un rilancio decisivo del Tottenham di Mourinho, l’altro un giovane di bellissime speranze sulla via della consacrazione, ma ancora in attesa del primo, vero campionato da protagonista. LEGGI TUTTO

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    Diletta Leotta e la nuova stagione: “Mou, Sarri, Spalletti… sarà il campionato delle scintille”

    Volto di punta di Dazn, dove vedremo la prossima Serie A, la conduttrice ci parla del suo campionato. E del c.t. Mancini: “È sempre un signore”Illuminata d’azzurro con la maglia della Nazionale e un tacco da vertigine, Diletta dà pure prova di equilibrismo: tiene il pallone della nuova Serie A lì, proprio sulla punta, fermo in un gioco di prestigio. Diletta Leotta dovrà essere più o meno come quella palla, immobile durante il servizio fotografico per questa copertina: per altri tre anni sarà in equilibrio tra allenatori e campioni, tra presidenti e polemiche che è abituata a respingere. Dazn ha ormai i diritti del campionato (e non solo) fino al 2024 e, per l’occasione, ha fatto una robusta campagna acquisti: tante novità, ma lei è rimasta il numero dieci. LEGGI TUTTO