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    Camaleonte Max, che vestito per la Juve? La scelta in mezzo indirizza il mercato

    La suggestione del ritorno del 4-2-3-1 con cui Allegri portò la Signora in finale di Champions League nel 2017 è legata a tante variabili. Le alternative, l’abilità del tecnico di cambiare pelle a seconda del momento e una consapevolezza: in ogni caso a centrocampo c’è qualcosa da cambiare Massimiliano Allegri si è ritagliato in carriera l’immagine dell’allenatore capace per eccellenza di cucire addosso alle proprie squadre l’abito migliore (leggi modulo) per l’organico a disposizione. Che si traduce a monte, in estate, nel mestiere per costruire un’idea attorno agli uomini che si ritrova in rosa da gestioni precedenti, senza rivoluzioni. Ma le caratteristiche dei giocatori che Allegri trova al ritorno in bianconero sono così divergenti (i giocatori offensivi giusti per il 4-2-3-1, i centrocampisti per il 4-3-3, e poi ci sono gli uomini di fascia…) da imporre perfino a un camaleonte come Max una scelta di massima a monte, anche per orientare partenze e arrivi in maniera da dare al mercato una direzione funzionale a quello che serve. LEGGI TUTTO

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    Eriksen, cosa è successo? Epilessia e Covid non convincono. La carriera è un rebus

    Solo gli esami chiariranno le cause del malore. Futuro: i controlli in Italia sono al top, ma per il via della A… Rispondono i cardiologi Carù, Pigozzi e CavarrettaDopo lo choc provocato dal malore del calciatore danese Christian Eriksen, si sono rincorse diverse ipotesi sulle cause e sui possibili sviluppi legati alla sua carriera. Ne abbiamo parlato con tre cardiologi e professori di fama: Bruno Carù, salito agli onori delle cronache anche per la vicenda Kanu (1996), vittima di una malformazione cardiaca; Fabio Pigozzi, presidente della Federazione mondiale dei medici sportivi; Elena Cavarretta, docente alla Sapienza. LEGGI TUTTO

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    Buffon e l'offerta Parma: profumo di casa e magari di Mondiale…

    Il portiere sta per tornare là da dove era partito, a 23 anni: decisivi il doppio pressing di Ribalta e Maresca, due vecchi uomini Juve che lui conosce bene, e la possibilità di sognare Qatar 2022A 43 anni ti senti ancora un bambino, a maggior ragione “se arrivasse una proposta folle quanto me”. È arrivata, quella del Parma. E Gigi Buffon riavvolge il nastro dei ricordi, del sentimento che procura brividi di felicità. E che mette nelle condizioni di pensarci seriamente. Era il 2001 quando aveva 23 anni e lasciò il “Tardini” per andare alla Juve. LEGGI TUTTO

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    Alla scoperta di Junior Firpo: odiava il calcio, poi con Kakà e gli azzurri…

    Torna l’appuntamento con le “Le 5 cose che non sai di…”, rubrica di Calciomercato.com. Sotto la lente d’ingrandimento finisce oggi Junior Firpo, idea del Milan per la fascia come vice-Theo. Scoprite con noi cinque curiosità su di lui nella nostra gallery!5) Héctor Joel Firpo Adamés è nato nel del 1996 a Santo Domingo, in Repubblica Domenicana. All’età di 6 anni si trasferisce in Andalusia: come tanti connazionali amava baseball e basket, ma per integrarsi nel nuovo paese viene mandato a giocare a calcio. “Mi hanno fatto giocare a calcio in modo che potessi fare amicizia, ma a me non piaceva. Ogni pomeriggio, finito l’allenamento, tornavo a casa e piangevo. Chiesi di non farmi giocare più, dissi che non sapevo di cosa si trattasse”.  LEGGI TUTTO

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    Insigne, Locatelli, Berardi: l’Europeo potrebbe cambiargli la vita e il… prezzo

    Se giocheranno bene con l’Italia i prezzi saranno più alti almeno del 20 per cento. I prolungamenti che avresti potuto concordare prima avranno un costo superiore Quando dicono che un Europeo ti cambia la vita, hanno perfettamente ragione. E soprattutto alza l’asticella delle valutazioni di mercato, l’esordio dell’Italia è stato molto indicativo in tal senso. Donnarumma ha giocato con il Paris Saint-Germain ormai nel taschino, molto presto le visite mediche. Ma abbiamo avuto parecchi indizi per il presente e anche per il futuro: la regia di Locatelli, le sgommate di Berardi, il genio di Insigne, basterebbero queste tre situazioni per sintetizzare, tre storie che saranno caldissime tra cinque giorni e tra due settimane. LEGGI TUTTO

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    Romero: “Sei anni fa volevo smettere, ora gioco con Messi. E il Gasp…”

    È stato eletto miglior difensore del campionato, a 17 anni stava per lasciare questo sport e si racconta in esclusiva a Sportweek: “Spero che Percassi mi riscatti. La Juve? Io ho bisogno di giocare…” Ma chi ha detto che per farsi rispettare bisogna alzare la voce, digrignare i denti, insomma fare casino? Nessuno, appunto. E infatti Cristian Romero, 23 anni, argentino dell’Atalanta, nei radar del Manchester United dopo essere stato nominato dalla Lega miglior difensore del campionato, lunedì esordirà in Coppa America con la sua nazionale dopo aver messo la museruola ad animali d’area di rigore del calibro di Lukaku o Ronaldo senza aprire bocca. O quasi. LEGGI TUTTO

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    Mark Iuliano: “Allegri saprà ricreare il muro Juve. E se arriva un innesto a sinistra…”

    L’ex roccia della difesa bianconera: “Con Pirlo tanti gol subiti a causa di cambiamenti, assenze e poca compattezza fra i reparti ma la base è ottima”Otto stagioni e mezzo in maglia bianconera, per un totale di 278 presenze e 7 gol: è l’identikit calcistico di Mark Iuliano alla Juve, dove si è snodata la sua carriera fra il 1996 e il gennaio del 2005, fatta anche di 4 scudetti e 3 Supercoppe vinte, oltre ad altri trofei e a due finali perse in Champions. E un episodio indimenticabile per i calciofili, quel contatto in area con l’interista Ronaldo che fece parlare per anni, con strascico infinito di polemiche e recriminazioni. Con Iuliano si parla di difesa: da quella della scorsa stagione a quella che verrà. LEGGI TUTTO