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    Cure a Milanello, relax in Svezia, Mediterraneo nel suo yacht: l’estate di Ibra

    Zlatan dopo la vittoria in coppa del suo Hammarby: “Non festeggio, vado a mettere il ghiaccio”. E già prepara il tour estivoCure e relax. Terapie e vacanza. Ghiaccio (sul ginocchio) e sole (sulla pelle). È strano questo primo scorcio d’estate per Zlatan Ibrahimovic. Di certo non quello che lui si era immaginato. Era tutto apparecchiato alla perfezione: la pace scoppiata dopo mesi di laboriosa diplomazia con il c.t. svedese Andersson, un Europeo da primo violino, il Milan lasciato nelle confortevoli mani di mamma Champions. LEGGI TUTTO

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    Quarant’anni senza Rino Gaetano: ma poi Chinaglia c’è finito al Frosinone?

    Domani l’anniversario della scomparsa del cantautore calabrese, antieroe fuori dagli schemi appassionato di pallone: “Nuntereggae più”, Panatta, Lauda e… Il giorno che morì Rino Gaetano, Silvano Contini attaccò sul Tonale con la maglia rosa, Björn Borg si qualificò per le semifinali del Roland Garros e l’Italia del basket perse agli Europei contro la Cecoslovacchia una partita decisiva per puntare alla medaglia di bronzo. Il giorno dopo sarebbe andata in campo la Nazionale di calcio in Danimarca, quinta partita di qualificazione al Mundial 82. Mezza squadra azzurra era finita in uno dei suoi pezzi più irriverenti e celebri, Nuntereggae più, un pastiche così inequivocabilmente personale del cantautore del nonsense, leggero, disimpegnato, giullare, tutte definizioni da surf, senza profondità, incapaci di restituire la complessità dolorosa di un isolato, un anarchico si potrebbe azzardare, se non fosse che poco prima di morire aveva prenotato una chiesa dove sposare la sua ragazza. Un non arruolabile, forse va meglio. LEGGI TUTTO

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    Giovedì incontro Allegri-Juventus: i sei punti all’ordine del giorno

    Max e la società definiranno i piani per il futuro: da Ronaldo alla difesa, dalle cessioni agli acquisti, ecco cosa si dirannoIl Governo è stato convocato per giovedì. A Torino, antica capitale del regno, si troveranno i nuovi vertici della Juventus: sarà il primo giorno di una nuova vita, il momento in cui si disegneranno le prime linee sul progetto 2021-22. Massimiliano Allegri sarà in città – Livorno momentaneamente può aspettare – e parlerà dei progetti per i prossimi 12 mesi con la dirigenza. LEGGI TUTTO

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    Lukaku: “Lo scudetto della mia Inter come un verso di Jay-Z, e ora faccio ballare l'Europeo”

    Il belga dell’Inter e la sua passione per la musica e in particolare per il rapper americano: “Mi ha cambiato la vita e insegnato a credere in me. La nostra vittoria è figlia del sacrificio”Non basta aver fatto ballare la A, dj Romelu ha propositi più grandi: cerca la hit europea, vuole alzare il volume d’estate col Belgio. Romelu Lukaku, Mvp del campionato per la Lega Calcio, ha un segreto fuori dal campo: la musica è la costante della vita, dalla gioventù difficile alla maturità dorata, da Bruxelles a Milano. Con un incontro in mezzo che gli ha stravolto l’esistenza: Lukaku era solo un fan sfegatato di Jay-Z, ma col tempo ne è diventato amico, fratello e anche qualcosa di più. LEGGI TUTTO

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    Locatelli-Juve, ora è il momento. Ma se la Signora non si sbriga…

    Allegri vuole rifondare il centrocampo partendo dall’ex Milan: meglio non allungare i tempi, anche per evitare inserimenti di altre società Ora o mai più, lo slogan è quello giusto. Quasi un passaparola imprescindibile. Il riferimento chiaro, preciso, inequivocabile ha un solo destinatario: Manuel Locatelli. Ora o mai più perché la scorsa estate ci furono almeno due incontri e una cena con il Sassuolo: Paratici allo scoperto, la volontà di prendere un regista con quelle caratteristiche, il gradimento di qualsiasi allenatore perché la Juve aveva bisogno di una svolta del genere. LEGGI TUTTO

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    Bonera: “Vi racconto i segreti di questo Milan sfacciato”

    L’ex difensore rossonero, che oggi compie 40 anni, fa parte dello staff di Pioli: “Lavorare con lui è speciale. Ibra un riflessivo. Io? In panchina mi sono trovato a mio agio. E se qualcuno chiama…” Diceva Victor Hugo che i 40 anni sono la vecchiaia della giovinezza. Un passaggio importante che invita a osservare con molta attenzione il futuro. Anche Daniele Bonera per carattere è abituato a guardare avanti. Oggi però è doveroso uno strappo alla regola: i 40 anni stavolta toccano a lui e uno sguardo indietro ci sta. Di questi quaranta, undici sono trascorsi nel Milan: nove da giocatore (con 201 presenze e 5 titoli, fra cui una Champions) e due da collaboratore tecnico (prima con Giampaolo e ora con Pioli). Nel mentre, è arrivato anche il patentino Uefa Pro. Significa poter allenare senza limiti all’ambizione. Ovunque lo porterà il lavoro. LEGGI TUTTO

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    Capitano, esubero e ora da rinnovare: che cosa è cambiato per Romagnoli al Milan

    Era imprescindibile, è finito in panchina, pareva destinato alla cessione. Ma con la Champions resterà, provando a riscrivere le gerarchieSe non altro, il brutto pasticcio Donnarumma ha insegnato tanto a tanti. Agli inguaribili romantici, per esempio, che alcuni aspetti del sistema calcio non possono coabitare con i sentimenti. Ai giocatori (e ai loro rispettivi procuratori) in procinto di sbarcare in rossonero ha insegnato che non potranno pretendere ingaggi smisurati. Ai giocatori (e ai loro rispettivi procuratori) attualmente in rosa ha insegnato che in sede di rinnovo le pretese al rialzo dovranno essere razionali. E infine, al Milan stesso ha insegnato che occorre fare tutto il possibile per evitare di arrivare a scadenza con i giocatori più importanti. LEGGI TUTTO