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    Juve, Pirlo aspetta ma ha poche chance. Ora c'è Allegri davanti a Zidane

    Nessuna comunicazione ufficiale. Florentino Perez tentenna in attesa di vedere Zizou e prende tempo con tutti. Il domino tra Italia e Spagna blocca il mercatoTanto tuonò che piovve, ma pioggia quella vera. Torino ieri è stata sotto l’acqua per tutta la mattina e Andrea Pirlo, di ritorno dalla trasferta di Bologna, è andato in sede alla Continassa. Se parliamo della pioggia di decisioni attese per il post-campionato, invece, nulla di fatto. LEGGI TUTTO

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    Maignan, le cifre e la durata del contratto. Donnarumma, tempo scaduto: è ai saluti

    Accordo con il francese: triennale da 2,8 milioni. Rinnovo Gigio: nessuno spiraglioTutti sospesi? Neanche tanto. Alla fine, al Milan quasi nessuno crede più al lieto fine e alla favola del portiere cresciuto in casa per condurre i suoi in Europa. Ci sono segnali che è difficile ignorare: ieri sera Mike Maignan, il portiere del Lilla, è arrivato a Linate e poco dopo le 9 di stamattina s’è presentato alla clinica La Madonnina per le visite mediche. L’accordo è fatto, 15 milioni il costo del cartellino e contratto triennale da 2,8 milioni. LEGGI TUTTO

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    Inter, Juve e Milan: perché le locomotive in Champions fanno bene al calcio italiano

    Per recuperare il terreno perduto c’è bisogno che le squadre qualificate siano tutte al top. La chiave sta nella forza dei loro marchi all’estero. Mattei (Nielsen): “È pure importante l’effetto sorpresa” Non ce ne vogliano i tifosi delle squadre escluse, non ce ne vogliano i romantici, ma se si ragiona in termini puramente industriali il fatto di avere Inter, Juventus e Milan tutte e tre al top della classifica e in Champions League è la migliore notizia possibile per il calcio italiano. LEGGI TUTTO

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    Lazio, che fine fanno i senatori? La situazione di Parolo, Radu e Lulic

    Una volta deciso il futuro di Inzaghi (mercoledì è in programma l’incontro con Lotito e Tare) la Lazio potrà finalmente programmare il futuro tra rinnovi e mercato. Focus sui calciatori in scadenza a giugno. Tra un mese infatti, in base agli accordi contrattuali in vigore, il club capitolino saluterà tre senatori. Si tratta del tuttocampista Parolo, del capitano ed eroe del 26 maggio Lulic e del recordman all time di presenze con la maglia biancoceleste, ovvero Radu. Tre addii? Al momento un paio sembrano quasi sicure.PAROLO E LULIC, NESSUN CONTATTO – Ci stiamo riferendo ai primi due citati, ovvero Marco Parolo e Senad Lulic. Entrambi, in maniera abbastanza inaspettata, non hanno ricevuto ancora nessuna proposta dalla società capitolina. Non sono bastate le 259 presenze, i 39 gol e i 19 assist conditi da 3 trofei del numero 16. Né, tantomeno, le 371 presenze, i 34 gol (tra i quali il più importante di sempre per i tifosi biancocelesti) e i 50 assist contornati da 4 trofei del bosniaco.Per Parolo ci sono due versioni. C’è chi parla della suggestione di un inizio di carriera da allenatore e chi invece della sua voglia di continuare a giocare (il Parma, sua ex squadra, sarebbe alla finestra). Per Lulic, invece, si è accennato al proprio desiderio di tornare in Svizzera quando in realtà il calciatore avrebbe sempre favorito la Lazio rispetto a qualsiasi altra possibilità. Stupisce la condotta della società per tali calciatori. LEGGI TUTTO

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    Inter, Conte chiederà tre rinforzi da Champions. Ma già tenere i 7 intoccabili…

    A Zhang il tecnico spiegherà che per essere competitivi anche in Europa serve blindare Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Lautaro e Lukaku. Ma lui vorrebbe anche un esterno, un centrocampista e la quarta punta Antonio Conte si siederà al tavolo con Steven Zhang forte di un peso specifico cresciuto giorno dopo giorno in questa stagione interista così speciale. Quando due estati fa ha scelto la sfida nerazzurra, al tecnico leccese è stato chiesto di vincere in tre anni. Ci è andato vicino al primo colpo, ha fatto centro al secondo, malgrado mesi di dubbi e silenzi legati alla situazione finanziaria della proprietà. Dopo il famoso vertice di Villa Bellini, nello scorso agosto, in cui aveva preso atto che oltre ad Hakimi sarebbero arrivati solo parametri zero, Conte ha vinto lo scudetto e ora non vuole abbassare l’asticella. LEGGI TUTTO

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    Il capolavoro di Pioli tra empatia, tattica e il patto con Ibra: cosa c’è dietro la Champions

    Il secondo posto del Diavolo è il punto più alto nella carriera del tecnico parmigiano. Dal carattere ai record conquistati sul campo, ecco che cosa c’è dietro l’impresaPioli il normalizzatore. Pioli l’eterno incompiuto. Pioli l’allenatore bravo eh, per carità, ma a cui manca quello step per essere in gamba davvero. E via di luoghi comuni, attingendo un po’ agli spicchi di carriera più funzionali alla tesi, e un po’ alle sensazioni personali. LEGGI TUTTO