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    Conte vuole trattenere i titolarissimi. Ecco il loro borsino

    Le priorità sono i rinnovi di Bastoni e Lautaro. Perisic deve accettare di spalmare. Handanovic e Brozovic sono in scadenza nel 2022 I titolarissimi non si toccano. È questa la richiesta che Antonio Conte ha fatto alla società, che non potrà sparare i fuochi d’artificio in sede di mercato. Il tecnico lo sa, ma chiede quantomeno che l’ossatura costruita in questi due anni non venga toccata. Ma qual è la situazione degli undici che hanno trascinato l’Inter alla conquista del diciannovesimo scudetto? LEGGI TUTTO

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    Romero-Ronaldo, che duello! Da quasi compagni a diretti avversari in finale

    L’argentino marcherà il portoghese nell’ultimo atto di Coppa Italia al Mapei Stadium. E pensare che oggi poteva essere al suo fianco dall’altra parte del campo… Quando si affronta la Juventus, la marcatura su Cristiano Ronaldo non può che essere un tema importante nella preparazione del match, visto il calibro della punta di diamante degli avversari. Nella finale di Coppa Italia sarà innanzitutto divertente godersi il duello tra CR7 e Cristian Romero e in secondo luogo potrebbe diventare interessante osservare la sfida tra due giocatori che sono stati quasi compagni di squadra e che in futuro potrebbero esserlo a tutti gli effetti. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, 5 milioni per non perdere col Milan. Gli incassi in A per ogni piazzamento

    Qualificarsi o non qualificarsi in Champions fa tutta la differenza del mondo, sia in termini sportivi che economici. Nel primo caso è il confine tra stagione deludente e stagione soddisfacente, nel secondo a parlare sarà il bilancio, con gli introiti della massima competizione per club che fanno sorridere chi la disputa, rimpinguando a dovere le casse. Non è tutto Champions quello che luccica però, perché anche un piazzamento in campionato, a livello economico, cambia, se non tutto, tanto. MILAN, NAPOLI E JUVE – Milan, Napoli e Juventus, una triade per due posti Champions. Le squadre di Pioli e Gattuso sono a pari punti a 76, quella di Pirlo insegue a 75, coi rossoneri che hanno l’impegno più difficile, in casa dell’Atalanta, seconda in campionato, miglior attacco della Serie A, bestia nera milanista; partenopei e bianconeri, invece, sfidano Verona e Bologna. Se tutte e tre hanno raggiunto i propri obiettivi sportivi, Champions e salvezza, una vittoria può far la differenza a livello economico. ATALANTA – Sì, perché la ‘ripartizione quota diritti tv’ va in base al piazzamento e per questo il campionato non è finito per nessuno. L’Atalanta, ora seconda, se perde contro il Milan rischia di arrivare quarta, dietro ai rossoneri e anche al Napoli in caso di vittoria col Verona. La Champions è già aritmetica, è vero, ma la differenza tra secondo e quarto posto è di più di 5 milioni: la seconda ne percepisce 19,4, la quarta 14,2. Non perdere contro il Milan, quindi, fa tutta la differenza del mondo. VERONA E BOLOGNA – Il Bologna è impegnato questa sera proprio contro il Verona, in ballo c’è il decimo posto. Se i felsinei dovessero vincere, il decimo posto tornerebbe in gioco, così come quasi un milione di euro: all’undicesima vanno 5,5 milioni, alla decima 6,3. Se dovesse, invece, vincere il Verona, a livello economico il Bologna dovrebbe guardarsi alle spalle. Insomma, niente è deciso, anche quello che è… deciso. Dietro al piazzamento ci sono i milioni. 5 per l’Atalanta, uno per Bologna e Verona. Con Milan, Napoli e Juventus che cercano tutto: piazzamento e Champions. Perché per loro ​qualificarsi o non qualificarsi in Champions fa tutta la differenza del mondo, sia in termini sportivi che economici.

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    Dzeko, Mkhitaryan e gli altri: le audizioni di Mourinho

    Josè Mourinho ha aperto le audizioni. I primo test, sul campo, hanno convinto il portoghese a valutare seriamente il futuro di giovani e vecchi della rosa giallorossa: da Darboe a Dzeko passando per Mkhitaryan. Lo Special One sbarcherà a Roma dopo la fine del campionato e parlerà singolarmente con diversi giocatori per valutare il loro futuro e di conseguenza quello del mercato romanista. Una prima fase di studio a cui seguirà il colloquio occhi negli occhi. Decisivo per Mou.DZEKO E MIKI – Tra i migliori del finale di stagione c’è senza dubbio Edin Dzeko protagonista principale pure nel derby.  Il bosniaco ha già sgombrato il campo: ”E’ stato scelto il miglior allenatore che si poteva scegliere”. Una dichiarazione di intenti, quella del bosniaco, rivitalizzato dall’addio di Fonseca e dalla possibilità di vincere qualcosa a Roma. Un ultimo anno da chioccia e qualcosa in più viste che le condizioni fisiche sembrano ancora al top. Ecco che allora un’eventuale permanenza, accompagnata dall’arrivo di un bomber più giovane (Isak?) andrebbe ad impreziosire una rosa che ha ancora bisogno dei colpi di Dzeko. Meno entusiasta sembra Mkhitaryan che ha raggiunto quota 12 gol in Serie A. Lo scontro frontale con Mourinho durante l’esperienza allo United però è ancora vivo. “Però quello che è successo a Manchester resta li. Dovremo capire se restare insieme a Roma”.  Miki non ha esercitato il rinnovo automatico e può liberarsi a zero entro il 31 maggio. Anche in questo caso sarà decisivo il faccia a faccia tra i due. LEGGI TUTTO