consigliato per te

  • in

    Inter, senti il diabolico Berti: “Meglio se vince la Juve, così…”

    “Non potrò mai tifare i bianconeri, ma se vanno in Champions non fanno la rivoluzione che servirebbe per tornare competitivi. Barella super, pronto per fare il capitano” La versione di Nicola Berti è particolare e forse inaspettata. “Spero che vinca la Juve”. Ebbene sì. Sabato è in programma un derby d’Italia delicatissimo per la Signora, l’Inter può tagliare fuori definitivamente i bianconeri dalla corsa alla Champions League ma l’ex bandiera nerazzurra stupisce e si augura un successo degli uomini di Pirlo. LEGGI TUTTO

  • in

    Ci sono le idee e la calma di Pioli nella resurrezione del Milan

    Dopo i k.o. con Sassuolo e Lazio, in molti avevano dato per spacciati i rossoneri. Ma con il valore aggiunto del tecnico e la forza del gruppo la corsa Champions continuaAlzi la mano chi, dopo le due sconfitte consecutive – col Sassuolo e la Lazio – non aveva pensato che la corsa del Milan stesse finendo malinconicamente. Storia di quindici giorni fa, non del secolo scorso. Per la verità, qualcuno era sempre – e ostinatamente – convinto di poter ripartire. LEGGI TUTTO

  • in

    C’è una foto che dice quanto è forte e felice il Milan

    È il minuto 19 della partita contro il Torino: il fotogramma di una squadra che ha ritrovato salute fisica e l’ottimismo nell’interpretare gli spazi e il campo C’è una foto che racconta un modo di fare calcio, di pensarlo e al tempo stesso di lasciarlo andare, tentando un governo minimo ma tenace sull’istinto felice dei giocatori. Un equilibrio miracoloso fra libertà e concetto, fra ragione e sentimento, fra codici e principi di gioco. LEGGI TUTTO

  • in

    Bei voti, social e cittadinanza. Il Bologna scopre la favola Amey

    Il 15enne centrale studia al liceo, va agli allenamenti in treno e aspetta di diventare italiano”No, no – racconta col sorriso Giovanna Degli Esposti, preside dell’Istituto Manzoni -: ieri non ha fatto fughino… Si è presentato come sempre, ricevendo l’applauso dei compagni e rispettando noi e se stesso, visto che con grande serietà ha costantemente mantenuto ogni impegno calcistico e scolastico allo stesso modo. Il nostro Wisdom è un ragazzo estremamente educato oltre che diligente”. Classe Seconda A, Liceo Manzoni con indirizzo sportivo, Wisdom Amey non brucia le tappe in matematica (da 6 insomma) ma “oltre ai 10 in discipline sportive e scienze motorie, voti comunque non scontati, in inglese ha un 7 pieno e in italiano siamo vicini al 7,5”. Ecco l’attuale carriera scolastica di Wisdom Amey, liceale, 15 anni, il ragazzone con mamma nigeriana e papà togolese che – in attesa della cittadinanza italiana – ha rotto il muro del tempo e del record italiano dei deb in A. “Siete stati bravi, siete entrati con carattere” ha detto Sinisa Mihajlovic a Wisdom e Urbanski alla fine del match contro il Genoa. La storia addosso. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Inter e la “colazione avvelenata”. Ecco come nacque il 1° scudetto del Mago

    Il 29 aprile 1963 i nerazzurri si giocavano il titolo a Torino ed erano molto tesi: Herrera li motivò con una messinscena che portò i suoi frutti… La mattina di domenica 29 aprile 1963 il Mago Helenio Herrera si accorse che i suoi ragazzi erano piuttosto tesi e capì che doveva inventarsi qualcosa per spostare l’obiettivo di quel giustificato nervosismo. L’Inter era a un passo dallo scudetto, andava a giocarsi la partita decisiva al Comunale di Torino contro la Juve, ed era logico che l’ambiente fosse su di giri: se n’era già accorto nei giorni precedenti, nello spogliatoio non si discuteva che degli avversari, di come si dovevano marcare, di quali rischi si dovessero evitare. LEGGI TUTTO

  • in

    Theo, record e messaggi per Deschamps. Il primo tecnico: “Il miglior mancino che c’è”

    Con la doppietta al Torino, Hernandez ha migliorato il suo primato di gol in campionato. Lo scopritore Manu Gonzalez: “Non capisco perché la Francia non lo chiami. Quando aveva 8 anni gli dicevo di osare di più…” I colori son già pronti, la tinta pure. Del resto l’aveva promesso. “Se andiamo in Champions mi faccio i capelli rossoneri!”. Theo è così: estroverso, solare, un po’ provocatorio, anche se da ragazzino dribblava i riflettori e l’attenzione. Se ne stava in disparte a palleggiare. “Era piccolino, timido, un fuscello. Giocava sempre col fratello Lucas, di un anno più grande”. Manu Gonzalez se li ricorda bene, soprattutto perché a Majadahonda, sobborgo di Madrid, due come gli Hernandez non sono più passati. “Li ho allenati due stagioni. Se giocano a pallone lo devono alla madre”. E a rigidi orari di lavoro per mantenere la famiglia. “Avevano 8 e 9 anni, ma si allenavano insieme. Lei non riusciva a portarli in giorni diversi, così prendemmo anche Theo”. Fulmine su campi in polvere. LEGGI TUTTO

  • in

    Theo, che investitura da Albertini! “Ecco come può diventare il n.1 al mondo”

    TURIN, ITALY – MAY 12: Theo Hernandez of A.C. Milan scores their side’s first goal during the Serie A match between Torino FC and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on May 12, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Real cala il poker a Granada e torna a -2 dalla vetta

    GRANADA (Spagna) – Non sbaglia il Real Madrid, che dopo il 2-2 contro il Siviglia ritrova il successo a Granada (4-1) e risponde così alla vittoria dell’Atletico, che a due giornate dalla fine della Liga resta comunque in vetta a +2 sui ‘Blancos’ secondi in classifica (scavalcato di nuovo il Barcellona). 
    Liga, la classifica
    Zidane torna a tallonare Simeone
    Una vittoria senza troppo affani quella ottenuta da Benzema e compagni contro il Granada allo stadio ‘Nuevo Los Cármenes’, dove Zidane arriva senza gli infortunati Carvajal, Lucas, Mendy, Romaso e Varane. Il tecnico francese lascia a casa anche Marcelo e nel suo 4-3-3 consegna una maglia da titolare ai ‘canterani’ Gutierrez e Marvin: una scelta che lo premia, perché sono proprio i due giovani a servire nel primo tempo gli assist per i gol di Modric (17′) e Rodrygo (46′). Il doppio vantaggio sembra una garanzia in vista della ripresa che vede però gli andalusi reagire e accorciare le distanze con Molina, bravo a insaccare al volo col destro in tap-in sul tiro di Suarez respinto da Courtois. Il gol dei padroni di casa risveglia il Real Madrid, che sa di non potersi permettere passi falsi e torna a spingere chiudendo i giochi con le reti ravvicinate di Odriozola (al 75′ su assist di Hazard, entrato poco prima) e Benzema (76′). Poker servito e Zidane torna a -2 dall’Atletico del ‘Cholo’ Simeone.
    Granada-Real Madrid 1-4: tabellino e statistiche
    Liga, la classifica
    Il Villarreal non sbaglia a Valladolid
    Il Villarreal rovina la festa del patrono (San Pedro Regalado) al Valladolid del presidente Ronaldo, che resta così terz’ultimo in classifica e dunque in zona retrocessione a -2 dallo Huesca e a -3 dal Getafe. Un successo comunque sofferto per il ‘Sottomarino Giallo’, che dopo una prima frazione equilibrata la spunta nella ripresa con le reti di Moreno (68′) e Capoue (90′). Tre punti pesanti per la squadra di Emery che, in attesa della finale di Europa League contro il Manchester United, si porta a -1 dalla Real Sociedad quinta in classifica e aggancia a quota 55 punti il Betis.
    Real Valladolid-Villarreal 0-2: tabellino e statistiche
    Frena il Betis, rimontato nel finale
    I sivigliani rallentano infatti sul campo dell’Eibar (1-1), fanalino di coda ma non più in solitaria (agganciato l’Elche a -1 dal Valladolid). Eppure la strada si mette subito in discesa per il Betis, che al 4′ è già in vantaggio grazie al gol di Guardado ma poi non riesce a chiudere il match e viene ripreso nel finale quando Enrich spinge in rete di testa la palla crossata da Correa (83′).
    Eibar-Betis 1-1: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO