Equilibrio, ritmo, precisione. In tre parole, la prestazione maiuscola offerta da Ismael Bennacer all’Allianz Stadium contro la Juventus, una delle chiavi del successo che ha rilanciato prepotentemente il Milan nella lotta Champions League. Un segnale importante da parte del centrocampista algerino, condizionato nei primi mesi del 2021 da infortuni muscolari e ricadute che hanno privato Pioli di un giocatore unico per caratteristiche in rosa: Tonali e Meite si sono alternati per sostituirlo quando assente o poco performante per una condizione inevitabilmente precaria, senza però riuscire a compensare il lavoro su più fronti dell’ex Empoli. E la differenza si è vista tutta nel big match di Torino. JUVE DOMATA, KESSIE A LUCIDO – Non ha avuto bisogno di strafare Bennacer, contro la Juve ha fatto quello che sa fare meglio: dettare i tempi di gioco alternando ritmi più elevati per i contropiedi e altri più blandi per addormentare la partita; facilitare le uscite dalla difesa dando scarichi giusti ai centrali; gestito il posizionamento del reparto e il pressing sugli avversari. Un lavoro pulito, sufficiente per domare i bianconeri e stravincere il duello con il dirimpettaio Rodrigo Bentancur, in netta difficoltà anche sulle giocate più semplici. Bennacer ha deciso il ritmo della partita, mostrando livelli che non si vedevano dallo scorso autunno, non è un caso dunque che la squadra di Pioli sia tornata a mostrare un gioco fluido ed efficace come nella prima fase della stagione. Il vero Milan va a tempo con il suo metronomo, migliora di squadra e nei singoli come si nota dalla prova di Franck Kessie, che per caratteristiche si completa alla perfezione con l’algerino e raggiunge i livelli più alti di rendimento in una stagione comunque mediamente di qualità elevata. LEGGI TUTTO