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    Il gol subito dopo 10’ contro l’Udinese è il simbolo della stagione bianconera, rosario lunghissimo di reti subite per disattenzioni o errori individuali. Ma così tanti svarioni concentrati intorno ad un’unica segnatura sono da record…Se ripercorrere gli alti e bassi della stagione juventina significa recitare un prolungato rosario di spine (leggi errori o disattenzioni dei singoli), il gol subito dai bianconeri contro l’Udinese ne rappresenta la summa. Che in questo caso non è summa di sapere in senso dantesco, bensì uno dei massimi esempi di quanti errori si possono concentrare in pochi attimi, per sfortuna bianconera culminati in un gol subito. LEGGI TUTTO

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    La prima “finale” di Pioli: ecco perché Juve-Milan può cambiare una carriera

    Il lavoro e lo stile del tecnico sono stati pubblicamente apprezzati dalla società, il suo posto in panchina è saldo. Ma partite come quella dello Stadium possono segnare un punto di svolta”Da qui in poi sono tutte finali”: in un libro sui luoghi comuni più resistenti del calcio, questo non potrebbe mancare. Per Stefano Pioli, però, Juve-Milan è una finale per davvero, sebbene tecnicamente sia soltanto la 35esima gara di campionato: non sarebbe corretto dire che si gioca tutto, perché il suo lavoro va al di là di una singola partita, ma insomma, è evidente che la strada per la Champions passi dallo Stadium. E che una buona carriera possa diventare ottima, uscendo vincenti da super-sfide del genere. Con riflessi importanti sul futuro. LEGGI TUTTO

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    Ipse dixit – Cosmi: “A caccia di gloria”. Iachini: “Serve molta attenzione in difesa”

    BERGAMO, ITALY – MARCH 03: Serse Cosmi, Head Coach of Crotone looks on prior to the Serie A match between Atalanta BC and FC Crotone at Gewiss Stadium on March 03, 2021 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Da Paolo Rossi a Giovanni: “E adesso ce la ridiamo”

    Una vittoria tanto attesa, da vivere con grandi sorrisi. È il motivo per cui abbiamo chiesto a cinque fuoriclasse della comicità, tutti tifosi interisti, da Paolo Rossi a Giovanni del trio con Aldo e Giacomo, di raccontarci le emozioni di una stagione indimenticabileTutti tifosi nerazzurri, tutti grandissimi comici. Abbiamo raccolto la loro gioia per lo scudetto nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Ora è minitorneo per la Champions. Milan e Juve in bilico: domenica che scontro!

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    Quanto vale lo scudetto dell'Inter? Fino a 9 milioni subito. Ed effetto sul marchio

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    Lukaku leader, difesa bunker e l'anima di Conte: ha vinto la più forte

    In un torneo massacrante è venuta fuori la forza data dall’allenatore al suo gruppo, riuscendo a interrompere il dominio Juve che durava da 9 anni Ironia della sorte, la Juve giocava a Udine, come quel 5 maggio 2002, quando Antonio Conte, su di giri, raccontava in tv la sua goduria per lo scudetto strappato all’Inter. A naso, Conte ha goduto molto di più ieri, nel salotto della sua casa torinese, la città di Madama: ha riportato il titolo all’Inter dopo 11 anni, con 4 giornate d’anticipo; ha abbattuto il Regno dei Nove Scudetti, durato 3283 giorni, che lui stesso aveva inaugurato; nell’estate ‘19 ha preso in braccio un’Inter che aveva accumulato un distacco complessivo di 73 punti dalla Juve nei tre campionati precedenti e, un paio di stagioni dopo, ha vinto il tricolore lasciando la Signora 13 punti dietro; unico mister scudettato alla guida di Juve e Inter, oltre al Trap di cui condivide il furore. LEGGI TUTTO

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    Inter, il pagellone dello scudetto: Lukaku, leader e bomber da 9. E Conte…

    Si dice che trovarsi un nemico o un problema da affrontare compatti ancor di più un gruppo di lavoro, in qualsiasi settore. Psicologia da quattro soldi? Chissà. Di sicuro questo è successo, all’Inter, nel momento in cui le difficoltà societarie e gli stipendi rimandati parevano prendere il sopravvento. Sulla botta dell’eliminazione dalla Champions League è nato lo scudetto, senza mai perdere la fiducia in Conte e nei suoi metodi di lavoro. LEGGI TUTTO