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    Cosmi: “Sceglierei Crotone altre diecimila volte. Non ci sentiamo inferiori a nessuno”

    Il Crotone scalda i motori in vista della sfida contro l’Udinese. Si prepara alla sfida di domani il Crotone, chiamato ad affrontare l’Udinese in casa, nella sfida valida per la 31^ giornata di Serie A. Un impegno analizzato alla vigilia dal tecnico dei pitagorici, Serse Cosmi, nella consueta conferenza stampa pre-gara. “L’Udinese non sarà più […] LEGGI TUTTO

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    Calafiori, Foden e la lezione dei giovani con le chiavi in mano

    L’Europa che conta passa sempre di più dai suoi piedi più verdi, quelli che in Italia spesso giudichiamo poco pronti o troppo acerbi. Ma contro l’Ajax il 2002 della Roma… La premessa è un po’ il conto del salumiere d’Europa, però aiuta. Nei quarti di Champions il Manchester City ha domato il Borussia grazie a due gol e a due partitoni di un 2000 contro la catena di destra tedesca che metteva in fila un altro 2000, un 2002 e un 2003 senza contare un colosso già fenomeno del 2000 e le invenzioni del primo cambio giallonero, un 2002; il Real contro il Liverpool ha campato coi prodigi di un 2000 a cui ha dato il cambio un 2000 che c’è chi dice sia pure più forte di lui, e poco ha potuto un altro 2000, macchinoso ma grosso come un furgone, messo a frangiflutti da Klopp in assenza di Van Dijk; in Psg-Bayern, per tanti i 90’ di calcio migliori della stagione, nell’ultimo quarto d’ora i due squadroni hanno provato a dare la scossa con due 2000 e un 2002. LEGGI TUTTO

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    E se le serie tv sullo sport fossero meglio dello sport stesso?

    I network e le piattaforme offrono linguaggi nuovi e alternativi per raccontare i campioni e le loro gesta contro il rischio di una narrazione inattuale per le nuove generazioni A mettere insieme l’amor sacro e l’amor profano, alle nostre latitudini, hanno provato in tanti, alcuni con successo, altri invece no. Forse, il solo Fabrizio De André è mai riuscito a renderci tutti d’accordo sull’incastro perfetto dei due, grazie a Bocca di Rosa, che metteva l’amore sopra ogni cosa. Ciò che è certo è che la loro mescolanza solleva sempre polveroni, tanto mediatici quanto sentimentali, che finiscono spesso con l’appiccicarci, come carta moschicida, ad opinioni che non sono per forza nostre fino in fondo. LEGGI TUTTO

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    Un’anima azzurra per svoltare in Europa: è un progetto InterNazionale

    Barella, Bastoni e Sensi e non solo: Marotta vuole un blocco italiano per crescere in fretta e puntare in alto Per tradizione, prestigio e senso di appartenenza. L’Inter pensa in grande e anche per questo ha bisogno di un blocco che possa rappresentarla anche nell’Italia di Mancini. Non è un segreto che per l’a.d. Beppe Marotta questa sia da sempre una priorità. “Il campionato italiano ha delle caratteristiche di grandissima difficoltà e quindi gli italiani lo capiscono più facilmente degli stranieri — ha detto in passato —. Hanno un senso di appartenenza forte, che possono poi trasmettere ai giocatori stranieri che arrivano”. LEGGI TUTTO

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    Dybala adesso c'è: attacco Juve al completo, Pirlo va a forza 4

    Il peso di CR7, Paulo si gioca un posto con Morata, Kulu-Chiesa le ali per sfondare Tre precari e due apprendisti. È il modo del lavoro flessibile che fa breccia nel calcio. Certo, i precari sono un po’ sui generis: il portoghese guadagna 30 milioni di euro l’anno, lo spagnolo trova impieghi fra Madrid, Londra e Torino con facilità, il contratto dell’argentino è discusso da mesi. E gli apprendisti sono un po’ più dotati della media. LEGGI TUTTO

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    Roma, a Manchester non sarai sola: tutta l'Italia in campo con te

    Grinta, determinazione e spirito di gruppo hanno consentito ai giallorossi di centrare il traguardo delle semifinali di Europa League. La squadra non sarà sola contro i Red Devils Passa una Roma mai così United nella volontà di arrivare in semifinale di Europa League con le unghie e con i denti. Al termine di una partita forse ancora più difficile di quella dell’andata. LEGGI TUTTO

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    Il Milan aspetta Gigio, ma intanto prepara l’alternativa: in pole Maignan

    Carattere ribelle, lingua pronta, come quando rispose secco a Zlatan: il portiere del Lilla è ancora la prima scelta. Piacciono anche Gollini e MussoQuelle cannonate, virtuali per carità, per il ragazzino erano un tormento. “Tirava a quattrocento all’ora, come facevo a parare. Mi diceva che ero un pessimo portiere. Poi ho fatto una parata e gli ho detto che era un pessimo attaccante”. LEGGI TUTTO