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    Pioli e Parma: il figlio prediletto che in panchina fu ripudiato

    L’attuale tecnico del Milan appena può torna nella città dove è stato protagonista da calciatore e che lo ha visto anche in panchina. Ma non finì bene Il cielo nero, la pioggia che batteva incessante e non c’era verso di scaldarsi in quella piccola curva dello stadio di Sanremo. Eravamo più di quattromila, arrivati da Parma in quello che allora che consideravamo il Viaggio della Speranza. Bisognava vincere per essere certi della promozione in Serie B. LEGGI TUTTO

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    Quanto varrebbe lo scudetto per l’Inter? Poco adesso, ma in futuro…

    Tra premi sportivi, bonus commerciali e impatto sul marchio, la conquista del campionato si inserirebbe nel solco di un trend già positivo. Peccato per le perdite al botteghino… Quanto varrebbe lo scudetto per l’Inter? C’è una quota quantificabile, ed è quella relativa ai premi delle competizioni. E ci sono benefici diretti e indiretti, pure di medio periodo, che riguardano il marchio, l’appeal commerciale, la penetrazione nei mercati: sono di difficile misurazione, anche perché dipendono anche dalla capacità o meno del club di capitalizzare l’eventuale trionfo. LEGGI TUTTO

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    A Conte piace “bruttina”. Pirlo e la bellezza di Dybala

    Il nerazzurro ha portato al potere un paradosso di successo, la versione moderna e vincente della Pazza Inter. Il bianconero ritrova Juve e Joya nel momento più delicatoSlalom parallelo di Inter e Juve, come neanche Thoeni e Stenmark nel ’75: inizio alla stessa ora, vantaggio quasi allo stesso minuto (10’, 13’) coi rispettivi totem (Lukaku, CR7), raddoppio dei numeri 10 (Lautaro, Dybala), sofferenza a difesa dello stesso 2-1 e abbracci finali. Quest’estate chi l’avrebbe detto che il 7 aprile la Juve dei 9 scudetti avrebbe festeggiato a 12 punti dall’Inter capolista? LEGGI TUTTO

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    Mandzukic è avvisato: servono cinque gol, oppure sarà addio con il Diavolo

    Per il croato finora 157’ e una presenza da titolare… a 300 mila euro al mese. Ora il rinnovo è in salita, dipende tutto dalle prossime partitePochi minuti, molte speranze. Mario Mandzukic è arrivato a Milano in gennaio con l’idea di riprendersi un ruolo determinante nel calcio italiano dopo i mesi passati a Doha con l’Al Duhail. Mario non è tipo da pensione dorata, lo ha capito quasi subito. Ma a Milano non ha avuto fortuna. LEGGI TUTTO

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    Juve-Napoli, le pagelle: Chiesa, mezzo gol di CR7 è suo, 7. Hysaj non ce la fa, 5

    Straordinario l’assist per Ronaldo: il difensore, “scherzato” dall’ex viola, non si riprende più. Morata (5,5) il peggior bianconero, Osimhen (6,5) il migliore dei suoiDal nostro inviato Fabio Licari7 aprile
    – MilanoConcentrata, brava a chiudersi e a ripartire (la tattica giusta per i suoi uomini). CR7 versione CR9 e finalmente Dybala. Da Champions.il peggioreil migliore
    7

    buffon
    Vecchio infinito Buffon. A 43 anni le prende ancora tutte, rigore escluso: Di Lorenzo, Insigne e Fabian Ruiz sbattono sul portierone a quota 655 partite. E con Szczesny meno sicuro (Porto, Torino) lui… rassicura. LEGGI TUTTO

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    Parma-Milan, Ronaldo e quel tavolino lanciato da Conte: Kutuzov racconta la sua Italia

    L’attaccante ha giocato nei rossoneri con Ancelotti e nei gialloblù con Pioli . Oggi gioca a hockey ma non perde di vista il nostro campionato: “Ibra e soci devono stare attenti a questa gara. Lo scudetto? È dell’Inter di Antonio” L’avevamo lasciato calciatore e lo ritroviamo businessman. Nel tempo libero gioca un paio di partite a hockey da portiere. Agli antipodi. Perché Vitaly Kutuzov, 41 anni, ha sempre fatto l’attaccante. Il Milan di Ancelotti, il Parma di Pioli, il Bari di Conte e lo Sporting di CR7: “Dividevamo la stanza”. Bielorusso di Pinsk, una vita in Italia con diverse maglie, oggi Kutuzov è un vulcano di idee. Il progetto a cui tiene di più si chiama Sportexclub, collega il calcio virtuale con quello reale. LEGGI TUTTO

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    Matteoli: “Coesione e maturità, questa Inter come quella dei record”

    Parla il regista che col Trap al Cesena segnò il gol più veloce della storia al Meazza: “Barella super, ma non mi sorprendo. C’è tutto per aprire un ciclo” E poi dici che il calcio di una volta andava più lento di quello di oggi. Spiegatelo a Gianfranco Matteoli, che nel 1988 – il 27 novembre – impiegò solo 10 secondi per segnare un gol al Cesena: ancora oggi è la rete più rapida di sempre mai segnata in campionato a San Siro, la quinta in assoluta in Serie A. LEGGI TUTTO