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    McKennie, Cuadrado, Bentancur e Chiellini: la Juve si mette nelle mani dei leader

    Le partite contro Torino e Napoli diranno molto sul futuro di Pirlo. Ecco perché è il momento dei giocatori più importanti tatticamente e mentalmenteIl sabato sarà anche santo, ma pure il derby non scherza: sacro. Toro-Juve non è mai stata così importante, negli ultimi anni. Il Toro, alla tradizionale rivalità, aggiunge la pesantezza dei punti salvezza: una vittoria cambierebbe il panorama della stagione. La Juve invece gioca per il suo futuro, più che per uno scudetto svanito quasi al 100%: le partite di sabato e di mercoledì – il recupero col Napoli – diranno tantissimo sul destino di questo progetto e di Andrea Pirlo. LEGGI TUTTO

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    Il dilemma di Donnarumma: tre ragioni per restare al Milan

    La questione tecnica, l’aspetto economico, il lato ambientale: perché a Gigio conviene dire sì al club rossonero Giunti ormai ad aprile, è assolutamente comprensibile che il Milan voglia una risposta da Gigio Donnarumma. Così come è legittimo che il club rossonero si guardi attorno, visto che il tempo stringe. Semmai, è incredibile che si sia arrivati così in là nella stagione senza avere già scritto, in un modo o nell’altro, il finale: ma ormai quello che è stato è stato, inutile rimuginarci sopra. LEGGI TUTTO

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    Zapata: “Atalanta, voglio tutto. Demiral il più forte e quelle parole di Ibra…”

    Lo svedese lo provocò a San Siro, mentre la squadra di Conte lo beffò. Il colombiano: “Coppa Italia o Champions? Non scelgo, voglio tutto”Il gigante buono è pronto per il gran ballo finale. Rigorosamente a passi di salsa. “Vengo da Cali: ce l’abbiamo nel sangue”. Anche nel calcio è questione di piedi, ritmo. E tanto allenamento. Duvan Zapata ha potuto prepararsi per bene in questi ultimi 10 giorni. Qualificazioni al Mondiale del 2022 sospese in Sudamerica, niente lunghi viaggi e partite con la Colombia, ma tanto sudore a Zingonia LEGGI TUTTO

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    Il Milan spera, Gigio ci pensa ancora. Se dice no dove può andare?

    Il Diavolo ha offerto 8 milioni l’anno per il rinnovo ma non c’è stata risposta: Raiola ha sondato all’estero però non si sono aperte strade e il cuore del portiere resta rossonero Esattamente tra novanta giorni Gigio Donnarumma sarà libero da ogni vincolo contrattuale: libero di salire su un aereo e scegliere la prossima destinazione (sempre che altrove i titolari abbiano dato disdetta e ci sia un posto disponibile). Già dal primo gennaio scorso Gigio, 22 anni e 241 partite con il Milan, è libero di prendere accordi con un nuovo club, ma solo a fine giugno potrà essere a tutti gli effetti svincolato: non è un pesce d’aprile. LEGGI TUTTO

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    Milan e motori, è passione dal '94. Prossimo passo per tornare in alto: lo stadio

    L’accordo con Bmw è uno step importante per riavvicinarsi all’elite del calcio. E Stylsvig, il Chief Revenue Officer, ha in mente un obiettivo: “Nel 2025 vogliamo essere il brand più conosciuto nel mondo”In principio fu Opel: era il 1994, il Milan era appena uscito dall’era degli olandesi ma ancora dominava in Italia e in Europa, con Fabio Capello alla guida. Silvio Berlusconi era impegnatissimo a lanciare il brand Milan nel mondo e sul suo tetto piovevano proposte di sponsorizzazioni, compresa quella della casa automobilistica dell’Assia destinata a rimanere col Diavolo fino al 2006. LEGGI TUTTO

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    Godin: “Salvo il Cagliari e voglio un figlio. L’addio all’Inter? Chiedete a Conte”

    Il difensore uruguaiano lotta per restare in A: “Semplici? È semplice. Avevo 3 anni di contratto coi nerazzurri…”Prima di tutto c’è il calcio: “La mia vita”. E poi: “Vorrei un figlio”. Quattro labrador femmine, la prima presa in Spagna sei anni e mezzo fa, sono la felicità, ma Diego Godin a 35 anni sogna un erede, anche se Sofia Herrera, figlia di Pepe che a Cagliari nel 1990 fece cominciare la saga degli uruguaiani, ha solo 27 anni e frena. La prima missione del difensore è salvare il Cagliari. Che è terzultimo ed è nei guai. LEGGI TUTTO

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    Bilanci in profondo rosso: il calcio italiano è malato, ma rifiuta di vaccinarsi

    Il deficit annuale è di oltre 700 milioni. Ma le società italiane non soltanto rifiutano l’ossigeno dei fondi d’investimento, ma brillano anche (Andrea Agnelli escluso) per assenza dal dibattito a livello internazionale su come affrontare l’emergenza presente e i piani per il futuroIl calcio italiano è sempre più malato e rifiuta di farsi vaccinare. I dati evidenziati dall’inchiesta di Marco Iaria sui bilanci delle squadre di Serie A, pubblicati sulla Gazzetta di ieri, sono drammatici, non più solo allarmanti. LEGGI TUTTO