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    Burdisso: “Ecco la mia nuova vita. Inter? Via al ciclo vincente, ma manca un Moratti…”

    L’ex difensore argentino, ora d.s., e il nostro calcio: “Manca l’equilibrio, l’errore ti fa crescere. Sono comunque fiducioso”. Sui nerazzurri: “Le differenze tra la mia difesa e quella di Conte…” Un anno da direttore sportivo dopo il calcio giocato, “ma che vale come sei-sette in altre società”. D’altronde il peso della maglia fa la differenza. E quella del Boca Juniors è leggendaria. LEGGI TUTTO

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    Juve, ecco perché è fallito l'aggancio all'élite mondiale dei top club

    Per capire il flop bianconero bisogna risalire al 2018, cioè all’inizio del progetto di scalata del calcio globale: grandi movimentazioni di denaro, Ronaldo aveva un senso industriale ma scelte le persone sbagliate Come Icaro anche la Juve si è avvicinata troppo al sole ed è sprofondata giù. Il sole, nel caso più terreno dei bianconeri, è l’élite del calcio mondiale. Quell’élite che si è rivelata inaccessibile al club italiano più alto in grado – l’unico capace di stazionare nella top ten in questo decennio di crisi tricolore – e, per estensione, all’intero nostro movimento. LEGGI TUTTO

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    Bennacer, Calha e Ibra: fuori 47 partite, dentro per lo sprint Champions

    Pioli ha ritrovato nella stessa partita la spina dorsale del Milan. I problemi fisici sono alle spalle, i tre moschettieri sono il passaporto europeo del DiavoloL’ultima volta tutti insieme risale a oltre un mese fa ed è una data infausta: 13 febbraio, giorno dello sprofondo di La Spezia. Ma quella è una partita talmente e terribilmente folle (e probabilmente irripetibile), che possiamo provare a ignorarla. Perché in condizioni normali, quando Bennacer, Calhanoglu e Ibrahimovic sono in campo nello stesso momento, il Milan pasteggia come si deve. LEGGI TUTTO

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    Zenga benedice Conte: “Inter, lo scudetto è nelle tue mani. E la Lu-La è super”

    L’ex nerazzurro: “La squadra è matura e consapevole. Straordinario il lavoro di Pioli con il Milan. Pirlo mi piace, ha fatto errori come tutti…”La marcia è impressionante, per risultati e prestazioni. E adesso diventa difficile non pensare in grande. Walter Zenga non ha dubbi: “La corsa scudetto dipende solo dall’Inter, è evidente. La squadra è cresciuta molto, paradossalmente l’uscita dall’Europa ha dato a Conte più forza per gestire la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Agnelli, Pirlo e il ciclo finito: ecco l’anatomia del flop Juve

    Le scelte della dirigenza, la scommessa sul tecnico debuttante, un mercato ricco ma non in linea con l’idea di gioco dell’allenatore, un gruppo che dopo 10 anni mostra la corda: ecco perché la stagione dei bianconeri è da dimenticare Anatomia di un flop sportivo. Chi vince 9 campionati su 10, una serie di coppe nazionali e disputa due finali di Champions non dovrebbe essere esente da critiche? In teoria sì, ma c’è modo e modo di fallire una stagione e questo fa troppo rumore. Anche perché le avvisaglie c’erano già state l’anno scorso. La teoria presuntuosa che la Juve potesse vincere con chiunque in panchina, grazie alla forte struttura societaria e a tanti big in rosa, è naufragata alla prova del debuttante. LEGGI TUTTO