consigliato per te

  • in

    Juve, chi parte e chi arriva: se va via CR7 ecco i nomi in ballo. E c’è un big in bilico…

    Così i bianconeri hanno intenzione di ripartire dal mercato: se Ronaldo dovesse restare, arriverà un centravanti. Ramsey in partenza, Locatelli per la regiaLa a situazione è fluida e il mercato in alto mare, anche perché sarebbe strano il contrario, visto che siamo a marzo e la stagione non ha ancora dato i suoi verdetti definitivi. Di sicuro a casa Juventus ci sono giocatori già con la valigia in mano, che difficilmente resteranno a prescindere da come finirà il primo anno targato Pirlo, altri in bilico e altri ancora con buone probabilità di arrivare. LEGGI TUTTO

  • in

    Da Allegri al sogno Zidane: le ombre su Pirlo. Juve, tutti in discussione

    Tempo di decisioni non rimandabili per la Signora: dirigenza senza contratto e tecnico in crisi, confermato dal club ma i pensieri sul domani sono inevitabiliIl lunedì è stato anche peggio della domenica: le botte, lo sanno tutti, si sentono di più il giorno dopo. Lo shock da Juve-Benevento in 36 ore non è rientrato, non si è normalizzato, non si è nemmeno ridotto. Al punto che il progetto-Pirlo ora sembra a serissimo rischio. Juve-Benevento, questo è il concetto centrale, non è una partita che la Juve poteva permettersi di perdere. Soprattutto non così, con una squadra spenta, molto molto deludente anche per Andrea Agnelli. E il post-partita, con Pirlo quasi sconsolato nel riflettere sugli errori dei suoi giocatori, ha lasciato un’altra immagine preoccupante. LEGGI TUTTO

  • in

    Ibra, il gioco di Pioli, Tomori: i 10 motivi per cui il Milan può credere nello scudetto

    Il centrocampo ora ha la qualità per aiutare Kessie, il calendario è favorevole e non c’è la pressione di dover vincere il campionato a tutti i costiStefano Pioli è stato di parola. Quando il suo Milan sorvolava il cielo della Serie A sul tappeto volante dell’imbattibilità e comandava a forza di record, continuava a ripetere che la classifica andava guardata tra marzo e aprile: “Solo allora potremo parlare di scudetto”. Tempi rispettati, l’argomento è stato sdoganato. LEGGI TUTTO

  • in

    Burdisso: “Ecco la mia nuova vita. Inter? Via al ciclo vincente, ma manca un Moratti…”

    L’ex difensore argentino, ora d.s., e il nostro calcio: “Manca l’equilibrio, l’errore ti fa crescere. Sono comunque fiducioso”. Sui nerazzurri: “Le differenze tra la mia difesa e quella di Conte…” Un anno da direttore sportivo dopo il calcio giocato, “ma che vale come sei-sette in altre società”. D’altronde il peso della maglia fa la differenza. E quella del Boca Juniors è leggendaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, ecco perché è fallito l'aggancio all'élite mondiale dei top club

    Per capire il flop bianconero bisogna risalire al 2018, cioè all’inizio del progetto di scalata del calcio globale: grandi movimentazioni di denaro, Ronaldo aveva un senso industriale ma scelte le persone sbagliate Come Icaro anche la Juve si è avvicinata troppo al sole ed è sprofondata giù. Il sole, nel caso più terreno dei bianconeri, è l’élite del calcio mondiale. Quell’élite che si è rivelata inaccessibile al club italiano più alto in grado – l’unico capace di stazionare nella top ten in questo decennio di crisi tricolore – e, per estensione, all’intero nostro movimento. LEGGI TUTTO

  • in

    Bennacer, Calha e Ibra: fuori 47 partite, dentro per lo sprint Champions

    Pioli ha ritrovato nella stessa partita la spina dorsale del Milan. I problemi fisici sono alle spalle, i tre moschettieri sono il passaporto europeo del DiavoloL’ultima volta tutti insieme risale a oltre un mese fa ed è una data infausta: 13 febbraio, giorno dello sprofondo di La Spezia. Ma quella è una partita talmente e terribilmente folle (e probabilmente irripetibile), che possiamo provare a ignorarla. Perché in condizioni normali, quando Bennacer, Calhanoglu e Ibrahimovic sono in campo nello stesso momento, il Milan pasteggia come si deve. LEGGI TUTTO

  • in

    Zenga benedice Conte: “Inter, lo scudetto è nelle tue mani. E la Lu-La è super”

    L’ex nerazzurro: “La squadra è matura e consapevole. Straordinario il lavoro di Pioli con il Milan. Pirlo mi piace, ha fatto errori come tutti…”La marcia è impressionante, per risultati e prestazioni. E adesso diventa difficile non pensare in grande. Walter Zenga non ha dubbi: “La corsa scudetto dipende solo dall’Inter, è evidente. La squadra è cresciuta molto, paradossalmente l’uscita dall’Europa ha dato a Conte più forza per gestire la squadra”. LEGGI TUTTO