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    Pressioni sull'Ats, i nazionali partono? L'Inter non ci sta

    In caso di nuovi tamponi negativi, l’autorità sanitaria potrebbe aprire alle trasferte nelle varie selezioni. Con tutti i rischi del caso Il sollievo e l’indignazione. L’Inter è sospesa così, tra due sentimenti opposti. Il soggetto protagonista è il Covid, che ad Appiano sembrano esser riusciti a contenere. Certezze in questo senso non è mai giusto averne, ma il secondo giro di tamponi interamente negativi per giocatori e staff tecnico ha certamente tranquillizzato animi che si erano molto agitati, nell’ultima settimana. Peraltro, ieri mattina è arrivata anche la buona notizia del ritorno a casa dell’amministratore delegato Beppe Marotta, dopo alcuni giorni in osservazione all’Humanitas. Oggi Lukaku e soci saranno sottoposti ad altri molecolari, il cui esito si avrà domani. LEGGI TUTTO

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    Kumbulla, un'aquila a due teste: “Diventare grande per l'Albania e per la Roma”

    Da Sportweek le parole del difensore giallorosso nato in Italia da genitori albanesi: “Voglio essere un riferimento per i tanti connazionali che vivono qui e diventare un pilastro di questa squadra, aiutandola a vincere” L’orgoglio di sentirsi albanese glielo leggi negli occhi quando Anila Bitri, l’ambasciatrice albanese in Italia, gli racconta del trentennale dei primi sbarchi in Italia, oltre ventimila albanesi sulle coste della Puglia, tra Bari e Brindisi. Era il 7 marzo 1991. Cinque anni dopo su un gommone arrivò in Italia anche suo padre, Lin, sfidando il muro del mare per dare un futuro diverso alla famiglia. Forse è anche per questo che Marash Kumbulla sente il dovere di fare tutto per la sua Albania. LEGGI TUTTO

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    Ibra va all-in: gol, nazionale, Champions e rinnovo

    Zlatan davanti ai due mesi cruciali della stagione. Snodi sotto ogni aspetto, ma i fatti dicono che Milan e svedese hanno ancora un forte bisogno l’uno dell’altroÈ arrivato il momento di non fermarsi più. Di farsi questa tirata lunga due mesi sino al 23 maggio e capire poi che cosa rimarrà in mano. Non fermarsi più nel caso di Ibrahimovic ha innanzitutto un valore molto pratico: delle 42 partite stagionali giocate dal Milan, Zlatan ha preso parte soltanto a 22, quindi praticamente la metà. LEGGI TUTTO

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    I demoni di Pagotto: “Serate, coca, squalifiche, non mi alzavo dal letto. E il calcio mi abbandonò”

    Nell’Italia Under 21 mandava in panchina Buffon e disse no alla Juve, poi è precipitato in un gorgo autodistruttivo: “Sono finito a fare il pizzaiolo in Germania, oggi sono rinato all’Avellino”“Il mio primo angelo custode? Ginulfi. Moggi e Perinetti cercavano un portiere per gli Allievi del Napoli, lui mi portò al provino e diventai azzurro”. Angelo Pagotto di angeli custodi ne ha avuti pochi nella sua carriera, ma quelli che gli hanno allungato la mano nei momenti difficili li ricorda bene. E ricorda bene anche il dolore del suo amore spezzato, quello coi guanti. Ora è rinato, dopo 10 lunghissimi anni lontano dal calcio. Ma per rinascere si è sentito morire più volte. LEGGI TUTTO