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    La Viola di Hamrin, il Milan di “Mazzola” Altafini e quel sogno (infranto) di Montanelli

    Nella sfida al vertice del campionato 1958-1959, il giornalista sognò che la sua Fiorentina batteva i rossoneri 8-7. Ma le cose andarono diversamente… La notte di venerdì 10 aprile 1959 Indro Montanelli fece un sogno meraviglioso: la sua amata Fiorentina batteva il Milan 8-7 nella sfida al vertice del campionato, aumentava il vantaggio sui diretti concorrenti per lo scudetto e lui, il principe del giornalismo italiano, non voleva saperne di riaprire gli occhi: com’era dolce e rassicurante vedere Montuori che domava il pallone, Hamrin che volava come una farfalla sulla corsia di destra e Lojacono che staffilava in porta. LEGGI TUTTO

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    Vota Donadoni: “Inter e Juve più attrezzate ma il Milan può crescere. E Vlahovic…”

    Parla l’ex rossonero: “Inserendo 2-3 talenti la squadra di Pioli sarebbe in grado di compiere il salto di qualità. La punta viola può funzionare” Roberto Donadoni osserva il suo Milan da due prospettive. La prima è quella delle certezze: “Sono sicuro che nessuno, oggi, nello spogliatoio di Milanello pensi che la squadra stia facendo più di quello che ci si potesse aspettare. LEGGI TUTTO

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    Da Vlahovic a Vlasic al riscatto di Tomori: ecco le mosse Milan da Champions

    Non solo Ibra, nel mirino l’attaccante della Fiorentina e il trequartista croato del Cska Mosca: servono 70 milioni. Se Donnarumma non rinnoverà, idee Musso e AuderoAlessandra Bocci-Carlo Laudisa20 marzo
    – MilanoAddio sogni. I sogni del Milan però non sono morti all’alba, sono durati parecchi mesi e si sono dissolti di fronte a un numero incredibile di infortuni e stop dovuti al Covid. Alla fine le alchimie di Pioli non sono state più sufficienti. Dopo l’eliminazione dalla Europa League il Milan magari resta senza sogni, ma con l’obiettivo intatto: rientrare in Champions League, traguardo abituale un tempo, che manca ormai dalla stagione 2013-14. Sette anni che per il club rappresentano quasi un’era geologica. E per stare nel club dei migliori si punta a tenere Tomori, ingaggiare Vlahovic e magari Vlasic. LEGGI TUTTO

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    Marsiglia, trent’anni fa Galliani spense la luce sul Milan di Sacchi

    Quarti di Coppa dei Campioni: a 3′ dalla fine i rossoneri perdono 1-0 con l’Olympique, si spegne un riflettore e Galliani fa uscire la squadra dal campo. Dietro le quinte di un’eurofiguraccia E l’ultimo spenga la luce. Adriano Galliani, quella notte a Marsiglia. Però ancora si stava giocando. Un po’ come avviene nella scena finale di “Sei personaggi in cerca d’autore”, quando il direttore-capocomico della compagnia – dopo che Pirandello ci ha detto che tutta la vita è una messa in scena – ordina all’elettricista di spegnere le luci sul palcoscenico del teatro e licenzia tutti. LEGGI TUTTO

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    Sala: “Lo stadio si deve fare, ma l'Inter venga a dirci chi guiderà la società”

    Il sindaco: “Non voglio essere quello che blocca il San Siro bis, però penso al bene di Milano. In Cina Zhang avrebbe detto alle autorità le cose che ha detto a me?””Io credo che lo stadio si debba fare, non ho cambiato idea. L’ho detto con decisione e lo riconfermo: il nuovo San Siro è utile. Ma il punto è un altro e una volta per tutte va chiarito: lo stadio vale meno della metà del progetto immobiliare proposto da Inter e Milan. È davvero così illogico voler sapere chi è quel qualcuno a cui affideremo per diversi anni la rigenerazione del quartiere?”. Il sindaco Beppe Sala non arretra di un passo: dopo aver detto che il progetto per il San Siro bis è fermo in attesa di certezze sulla proprietà dell’Inter, e dopo la durissima reazione del club nerazzurro, ora ecco la nuova puntata. LEGGI TUTTO

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    Juve-Benevento e un amarcord chiamato Pippo

    Domenica Inzaghi si presenterà allo Stadium alla guida della squadra campana, là dove correva con la maglia numero 9 bianconera. Segnando 89 gol in 165 incontri, e ben 17 in 26 gare di Champions LeagueNell’enciclopedia del calcio, alla voce “Pippo Inzaghi”, troveremo scritto per sempre: “Grande cannoniere del Milan”. Definizione ineccepibile, che però fa passare in secondo piano l’ottima esperienza del centravanti con la maglia della Juve. In bianconero Inzaghi ha giocato per quattro anni vincendo uno scudetto e una Supercoppa italiana e arrivando in finale di Champions nel 1997-98. LEGGI TUTTO