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    Lautaro e quel gol alla Zamorano: intelligenza, forza fisica, elasticità e qualità

    La rete del Toro al Torino ricorda quelle dell’ex attaccante nerazzurro e raccoglie tutto ciò che si può chiedere a un attaccante. Lui e Lukaku come Pulici e Graziani Celebriamo sempre i gol più spettacolari: siamo ammirati da quei palloni che si infilano sotto l’incrocio dopo un viaggio di venticinque metri, restiamo a bocca parte di fronte a certe rovesciate che prendono tutti di sorpresa, anche i portieri; ci sorprendiamo ogni volta di quei tiri che corrono, girano, sul secondo palo o di quei pallonetti che mettono fuori gioco anche rivali di quasi due metri. Poi ci sono altri gol, magari meno reclamizzati, di cui si parla troppo poco, ma che hanno un coefficiente di difficoltà altissima. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo e il giro d’Italia del gol: ha giocato in 18 stadi di A (e segnato in tutti)

    Le tre reti realizzate contro il Cagliari alla Sardegna Arena hanno completato il percorso di CR7 ospite con golCon la tripletta messa a segno alla Sardegna Arena domenica nel 3-1 contro il Cagliari, Cristiano Ronaldo ha completato il suo tour: ora ogni stadio della serie A in cui si è esibito ha visto un suo gol. Capolavoro o meno, il portoghese ha lasciato ovunque la sua firma, lungo tutta la Penisola, in una sorta di Giro d’Italia del gol che lo ha portato a segnare in tutti i 18 stadi in cui ha giocato in serie A da quando veste la maglia bianconera. LEGGI TUTTO

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    Morata resterà. Dybala? Dipenderà dal suo rendimento

    Per lo spagnolo ci sarà il riscatto o il rinnovo del prestito, per l’argentino il contratto è in stallo: sarà decisivo il rientro in campo

    Ci sono stati tempi in cui programmare era più semplice, ci sono state stagioni meno frenetiche, ci sono stati mercati in cui soldi e potenziali compratori erano più abbondanti. Nonostante le difficoltà oggettive e la “freschezza” dell’eliminazione in Champions, questo è il momento in cui normalmente si mettono le basi della prossima campagna acquisti, almeno a livello filosofico. LEGGI TUTTO

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    Inter, quanti segnali dal campo e dalla storia

    Nove punti sulla seconda, il Milan, come nove gli scudetti consecutivi della Juve. E lo scontro diretto con i bianconeri alla penultima potrebbe diventare come nel 2014 quando…

    Ci sono i segnali del campo ma ci sono anche i segnali della storia che invitano all’ottimismo. E allora, mescolando gli uni agli altri, è facile pensare che questo sia l’anno dell’Inter. Nove, come gli scudetti consecutivi vinti dai bianconeri, sono i punti di vantaggio dei nerazzurri sul Milan, un distacco record in questo campionato che nemmeno la Juventus di Sarri aveva mai accumulato. LEGGI TUTTO

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    Verde futuro: buone notizie per Mancini, nuovi eroi nel ciclismo. E Haaland, che farà la storia

    Nell’Inter di Conte spiccano due azzurri fondamentali per la Nazionale. Ma c’è un fenomeno, Haaland, che promette di segnare un’epoca

    Nell’Inter di Mourinho che conquistò la Champions contro il Bayern giocò soltanto un italiano: Marco Materazzi, entrato al minuto 91. L’Inter di Conte ha nella sua ossatura due italiani fondamentali per il gioco nerazzurro: Bastoni e Barella. Due che fondamentali saranno anche nell’Italia di Mancini. Il ct aspetta per la verità anche Sensi. Il recupero di questo delicato carillon gli farebbe molto comodo per il suo centrocampo. Barella in un anno è cresciuto moltissimo, oggi è uno dei migliori centrocampisti in giro. Alla corsa, a una certa furia agonistica che aveva anche al Cagliari, ha aggiunto disciplina tattica, assist e leadership. Sarà importante per la corsa europea, a cui la Nazionale può iscriversi puntando a entrare tra le prime quattro. Alla fine tra i risultati più positivi di questo campionato c’è sicuramente la scoperta o la valorizzazione di diversi talenti italiani, a cui hanno contribuito molti club, a prescindere dalla posizione in classifica. Un effetto della crisi di liquidità generata dalla pandemia: maggior attenzione a ciò che si ha in casa. Il calcio italiano ha saputo sempre rigenerarsi quando sembrava precipitare in una crisi irreversibile. Stavolta ne uscirà se ricostruirà una scuola italiana, se darà spazio ai giovani, se punterà di nuovo sui vivai. LEGGI TUTTO

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    Albertini: “Milan, adesso è l’ora di non mollare per lo scudetto. Tonali, più grinta”

    L’ex regista: “L’Inter può sbagliare e i rossoneri non sono in crisi, la grande gara di Manchester l’ha dimostrato. Le big nascono nelle difficoltà”

    In quattordici stagioni rossonere, 406 partite e 32.397 minuti in campo, Demetrio Albertini ha vissuto soprattutto momenti di gloria: ha giocato per vincere cinque scudetti, due Coppe dei Campioni, una Intercontinentale, 2 Supercoppe europee e 4 italiane. Ma in una storia così lunga non sono mancati giorni di difficoltà. LEGGI TUTTO

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    Rummenigge: “Inter, che bello vederti così. Lukaku come me? Vi spiego…”

    Kalle, attuale dirigente del Bayern, tifa anche per i nerazzurri. E poi la sfida con la Lazio, il mercato, il calcio italiano…

    La maglia dell’Inter è in casa, ma Karl-Heinz Rummenigge dice che non è ancora il momento di tirarla fuori per festeggiare: “Sì, ce l’ho, ma l’importante adesso è non perdere la concentrazione, perché è un momento buonissimo, ma la squadra non deve sentire di avere vinto già lo scudetto. Se si concentra fino in fondo vincerà nettamente”. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, impresa possibile: lo dice il dna internazionale del dottor Gasp

    Nella stagione scorsa è arrivata a un minuto dalla semifinale, oggi la squadra di Gasp è chiamata a un’impresa storica: ha l’anima per riuscirci

    Peccato sia Valdebebas e non il Bernabeu. L’Atalanta avrebbe meritato l’incoronazione nella grande cattedrale, come gli imperatori di una volta. Lo sarebbe stato a prescindere dal risultato. L’ingresso in un tempio calcisticamente sacro, dopo i passaggi trionfali da Anfield e dalla Cruijff Arena. Ma l’incoronazione c’è stata comunque, da parte del Re Zidane. LEGGI TUTTO