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    Da reietto a inamovibile: eppure l'Inter non ha ancora visto il “vero” Eriksen

    Re degli assist con Ajax e Tottenham, non ancora in nerazzurro: i numeri del passato spiegano perché Christian potrebbe veramente “spaccare”

    Il mondo di Christian si è ribaltato. La maggior parte di tifosi e addetti ai lavori spiega la sua metamorfosi – da reietto a punto saldo del centrocampo interista – con un adattamento al calcio italiano ormai completato: sarà vero, ma probabilmente il “nuovo” Eriksen va ben oltre la tattica. LEGGI TUTTO

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    Ibra, il Manchester e quei numeri in crescita: se il Milan comincia un’altra stagione

    Ritrovare il leader, eliminare dalla coppa l’avversaria più dura e migliorare la fase offensiva: Pioli gioca i jolly per lo strappo degli ultimi due mesi

    Mentre il club si muove in ambito commerciale (presentata la nuova partnership con la gioielleria italiana DoDo) e societario (Peter Morgan, trascorsi con Microsoft e Amazon, è il nuovo Marketing & CRM Director), Stefano Pioli prova ancora una volta a riavviare il motore della squadra. Questione di dosare il gas, essenzialmente. Il Diavolo è comprensibilmente tornato da Manchester con la spia della riserva accesa – dispendio notevole fisico e mentale con gare di questo livello –, un alert ulteriormente gravato dalle poche alternative che concede un’infermeria perennemente affollata. LEGGI TUTTO

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    Denis spinge l'Atalanta: “Un gol al Real lo fa di sicuro. Senza il rosso a Freuler…”

    Getty Images

    L’Atalanta è una speranza per il calcio: dimostra come il lavoro, il coraggio, le idee e il collettivo possano condurre a traguardi mai raggiunti. La Champions è un premio straordinario ad un piccolo grande club, a Gian Piero e ai suoi eroi atalantini. Tra quelli del passato c’è anche l’ex attaccante German Denis, un pezzo di storia atalantina, terzo straniero più prolifico di sempre e quarto per gol fatti in nerazzurro. El Tanque Denis ai microfoni di Itasportpress parla della sua Atalanta che domani si batterà a Madrid contro il Real per volare ai quarti di finale di Champions League.

    Denis, il match di andata vinto 1-0 dal Real Madrid senza le discutibili decisioni arbitrali avrebbe avuto una storia diversa?  

    Sicuramente senza quel rosso a Freuler, davvero inesistente, sarebbe stata un’altra gara. L’Atalanta avrebbe messo ancora più in difficoltà il Real Madrid di quanto abbia potuto fare in inferiorità numerica. Se togli un uomo per 75 minuti a qualsiasi squadra che, sia il Bayern o il Barcellona, poi è dura. 
    La «sua»Atalanta può approdare ai quarti, battendo il Real Madrid?
    Sarà una gara difficile ma la squadra nerazzurra può battere chiunque. E’ in un grande momento e anche a Madrid dimostrerà la sua forza. Bisogna gestire bene la gara nei 90’ e colpire nel momento giusto. Sarà importante non subire gol all’inizio perchè sono sicuro che l’Atalanta segnerà al Real Madrid. Non vedo un calciatore che può vincere da solo la partita, ma se impresa sarà per l’Atalanta questa arriverà dall’espressione del gruppo. Gasperini non ha il Messi di turno e la sua squadra esprime il suo calcio spettacolare attraverso il collettivo. 
    (Getty Images)
    Che vantaggio da all’Atalanta giocare in casa del Real Madrid senza pubblico?
    Cambia molto anche se non è bello per un calciatore giocare una partita del genere senza il grande pubblico. Certo l’Atalanta ha un vantaggio ma deve pensare a fare la sua partita e non alla gara senza gente.
    Giusto mettere fuori dal progetto tecnico il Papu Gomez?
    Non so giudicare da lontano e non conosco cosa sia successo. Il Papu ha dato tantissimo all’Atalanta e viceversa. Sono certo che farà benissimo al Siviglia perchè è un giocatore con grandissime qualità che può dare ancora molto alla sua squadra e al calcio. 
    Hai detto il giorno dell’addio da Bergamo nel gennaio del 2016 che tornerai. Ti vedi come dirigente o come un possibile allenatore della Dea?
    Mi piacerebbe tornare in una città dove mi sono trovato benissimo con tutti. Hanno progetti importanti e lavorare con una società così ambiziosa come quella dei Percassi sarebbe il massimo.
    Se Gasp lo chiamasse una big, il giocattolo potrebbe rompersi?
    Tecnico e ambiente e società sono collegati, un tutt’uno e stanno bene insieme. Se andasse via Gasperini non so se lui stesso otterrebbe gli stessi risultati perchè a Bergamo si sente a suo agio e ha una società che lo stima e lo supporta parecchio. 
     Quali allenatori hanno inciso di più nella sua carriera?
    Stefano Colantuono all’Atalanta mi ha dato tanto ma se devo scegliere da chi ho appreso di più scelgo l’argentino Jorge Almiron.
    (Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Ipse Dixit – Ranieri: “Basta 1-2 col Bologna”. E infatti… Mou: “Guardo chi sta sopra”. Ahi ahi

    Due risultati

    ATHENS, GREECE – MAY 22: Milan captain, Paolo Maldini walks past the trophy during an AC Milan press conference prior to the UEFA Champions League Final between AC Milan and Liverpool at the Olympic Stadium on May 22, 2007 in Athens, Greece. (Photo by Jamie McDonald/Getty Images)
    Maldini molto fiducioso a poche ore dalla sfida con il Napoli. “Lo spirito non manca mai, a volte cambia anche la qualità e di fronte a grandi avversari si fa più fatica. Con una vittoria si otterrebbero due risultati, si terrebbero le quinte più o meno a dieci punti e non si mollerebbe per il primo posto”. Invece perde 0-1 e si ritrova a -9 dall’Inter e con il fiato della Juve alle calcagna. LEGGI TUTTO

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    Milan, una difesa da inventare: Pioli ha già cambiato 10 coppie centrali

    Gabbia-Tomori è stato l’ultimo esperimento del tecnico rossonero nel match col Napoli. Kjaer-Romagnoli il duo più utilizzato

    Prima Gigio e poi chissà, perché davanti a lui le “coppie” girano spesso: Pioli ha distribuito 10 tandem difensivi in 41 partite stagionali. Non pochi. Il duo Gabbia-Tomori, titolare ieri sera nella sconfitta contro il Napoli, è stato l’ultimo di una serie di esperimenti che il Milan ha dovuto mettere in atto per tutto l’anno, tra infortuni, squalifiche e problemi last minute. I due più utilizzati restano Kjaer e Romagnoli, in campo 16 volte. Vediamo gli altri. LEGGI TUTTO