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    Troppo poco Ramsey: la Juve deve cercare una via d’uscita (da plusvalenza)

    In due anni un solo squillo con Sarri. L’operazione aveva un senso (è arrivato a parametro zero), ma non ha pagato, anche per colpa di guai fisici ed equivoci tattici. Ma se il gallese venisse messo sul mercato, in Premier troverebbe estimatori

    Quella data, comunque vada, resterà un successo. L’11 febbraio 2019, oltre due anni fa, la Juve annuncia l’arrivo a parametro zero di Aaron Ramsey dall’Arsenal: accordo raggiunto e operazione che vedrà la luce dal successivo primo luglio. Concorrenza sbaragliata e comprensibile soddisfazione, troppo facile parlare dopo, per aver aggiunto una pedina di qualità e di indubbia personalità. LEGGI TUTTO

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    La dedica di Locatelli: “Il gol è per il mio cagnolino che non c’è più”

    Locatelli, getty

    Vittoria importante quella ottenuta dal Sassuolo che torna a sperare in un posto europeo dopo i 3 punti ottenuti contro il Verona di Juric. Tra i protagonisti assoluti del match c’è stato Manuel Locatelli, andato in rete. Queste le sue parole ai microfoni di Sky dopo il 3-2 inflitto al Verona: “E’ stata la vittoria del gruppo – esordisce il centrocampista – , in settimana ci siamo uniti ancora di più dopo un periodo in cui abbiamo raccolto meno. La partita di oggi è stata come una guerra, con il Verona è sempre così, siamo veramente felici della vittoria. Siamo sempre stati gli stessi con la nostra identità, questa partita ci deve dare fiducia, io cerco sempre di dare il massimo e queste sono partite in cui devo prendermi delle responsabilità”. La dedica dopo il gol ha un doppio sbocco: ” E’ per il mio cagnolino che non c’è più e per la mia compagna”.

    Sassuolo, De Zerbi: “Vittoria meritata, il Verona mette tutti in difficoltà. Ora vinciamone 3 di fila”

    Sassuolo, getty LEGGI TUTTO

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    Sassuolo, De Zerbi: “Sembra quasi non meritassimo di vincere, ma non è così”

    FLORENCE, ITALY – DECEMBER 16: Roberto De Zerbi, manager of US Sassuolo reacts during the Serie A match between ACF Fiorentina and US Sassuolo at Stadio Artemio Franchi on December 16, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

    Il Sassuolo torna alla vittoria dopo tre giornate e scavalca l’Hellas Verona che paga a carissimo prezzo il momento di euforia dopo il pareggio. I neroverdi ne approfittano e si riprende il “loro” ottavo posto, obiettivo minimo stagionale. Gli emiliani tornano dunque a caccia dello  “scudettino” alle spalle delle grandi. De Zerbi analizza la sfida ai microfoni di sky sport. 

    RESPIRO – Una partita vinta anche rischiando di perderla, come troppo spesso accaduto ultimamente. Tre punti fondamentali anche per ritrovare l’autostima. Un buon punto di ripartenza a patto di trovare maggiore continuità in campionato. “Mi sono portato dietro la rabbia delle giornate appena trascorse. Sembra quasi che non abbiamo meritato di vincere. Siamo stati volutamente più bassi per disinnescare la loro intensità anche a costo di cedere qualcosa nel possesso palla. Nel primo tempo potevamo essere già 2-0, ma premesso questo il Verona è una squadra difficile da affrontare.  Potevamo anche perderla, è vero, ma è altrettanto innegabile che la sfida non sembrava incanalata sul pareggio quando eravamo in vantaggio. Anzi. Stimo molto Juric perché dà una grande impronta alla squadra. Apprezzo molto il Verona, credo che abbia fatto meglio di noi. Il Sassuolo è già una realtà, loro arrivano dalla B. Siamo diversi, ma non è male. L’importante è che la proposta di gioco sia supportata dai fatti”.

    EUROPA – Non è facile, ma c’è spazio per cercare l’aggancio al settimo posto. Lo spazio è ristretto. De Zerbi ha la sua idea al proposito. Occorre mettere in campo qualità e cattiveria. “Abbiamo dei giocatori di qualità che sono obbligati a metterla in campo. Quando stiamo bene, ritroviamo anche i risultati. Anche dietro abbiamo un livello molto alto, ma a volte i miei dimenticano di essere dei difensori e nei contrasti non sono ben “sintonizzati” sul loro compito come nella costruzione. Credo che confermare l’ottavo posto sia un risultato strepitoso. Se qualcuna davanti non buca la stagione diviene difficile inserirsi. “Tifavo” perché le grandi andassero avanti nelle coppe europee il più possibile ma in questo momento non c’è molto spazio. Dobbiamo pensare a battere il Torino per poi concentrarsi sul rush finale, ma occorre anche essere realisti”. LEGGI TUTTO

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    Biglia: “Grazie Pioli, ma da Gattuso ho imparato di più. E Ibra…”

    Il grande ex fa le carte a Milan-Napoli, svela i retroscena della lite con Kessie, il vero volto di Zlatan nello spogliatoio e una ferita ancora aperta

    In sottofondo qualcuno lo chiama. “Papà, papà”. Voci spensierate che fanno star bene. “Sono i miei figli, oggi stiamo insieme”. Perché la famiglia Biglia si sposta unità, compatta, guai a separarsi. “Dove vado io, vengono anche loro”. Da Milano a Istanbul. “Principito” Lucas pure lì, perché dopo 7 anni in Italia tra Lazio e Milan ha scelto il Fatih Karagumruk, squadra in ascesa sul Bosforo. Dalla terza divisione alla prima in un pugno di stagioni: “L’ultimo anno è andato male, volevo ricominciare da zero”. Ancora capitano a 35 anni. Anderlecht, Lazio e Argentina: ormai la fascia al braccio è consuetudine. LEGGI TUTTO

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    Napoli, senti Empereur: “Juric è pronto per una big. Zaccagni? Fa impressione”

    Ivan Juric (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

    A TMW News è intervenuto, Alan Empereur, attuale calciatore del Palmeiras ed ex Verona, che é stato allenato da Juric, ed ha parlato proprio delle qualità del suo ex allenatore accostato al Napoli. Di seguito le sue parole.

    Empereur su Juric
    (Getty Images)
    “Il segreto è certamente il gruppo, Juric è stato bravo in questo, tutti lo seguono, prepara bene le partite e la squadra è una certezza. È pronto per fare il salto in una grande come il Napoli in questi anni è stato tra i migliori tecnici in Italia. È bravissimo ad ottenere il massimo da tutti, io sono progredito molto con lui e gli ho mandato anche un messaggio per ringraziarlo, dopo la conquista della Libertadores. Quanto ai singoli, Zaccagni è molto forte, mi ha impressionato subito il suo cambio di passo, ha un’accelerazione impressionante. Con Juric è migliorato, sa tener palla e fa anche gol”. LEGGI TUTTO