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    Milan-Napoli 4-1, 3 gennaio 1988: quando le treccine di Gullit sconvolsero Maradona

    Così Sacchi ribaltò gli azzurri primi in classifica, mostrando all’Italia la sua rivoluzione

    Fu l’epifania di un sogno che, nel corso dei mesi e degli anni successivi, si sarebbe manifestato in tutta la sua bellezza. Una luce potente e improvvisa squarciò il cielo di San Siro e illuminò la scena lasciando il pubblico a bocca aperta: mai si era visto uno spettacolo simile, una tale dimostrazione di forza e di coraggio, un armonico disegno applicato al gioco del calcio. LEGGI TUTTO

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    Ivan, dna Inter: “Conte un simbolo Juve? Non importa. E su Vidal…”

    Il cuore nerazzurro di Ivan: “Antonio è qui per lo scudetto, il resto non conta. Icardi? Quanto mi piaceva, spiace per come sia finita”. Sul futuro del club: “Fondamentale il mio amico Zanetti”

    “Vuole farmi quella domanda, lo so bene, ma con me non funziona. Dico solo che lo spero, niente di più: la certezza non c’è, anche perché ogni volta ripetiamo che sarà l’anno buono…”. LEGGI TUTTO

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    Castellitto racconta il suo Totti: “Mai pensato di rinunciare, volevo essere quel poster”

    Tifoso giallorosso, ha sempre avuto il Pupone come idolo (“aveva la gestualità e la geniale strafottenza tipica di noi romani”). Ora il giovane attore (e regista) lo interpreta nella serie Sky in onda dal 19 marzo. “Quando l’ho conosciuto, non pensavo fosse così loquace”

    Il metodo Stanislavskij prevede la ricerca della massima identificazione di un attore nel personaggio da interpretare. Poiché Pietro Castellitto ha 29 anni, tifa Roma da sempre e ha appena impersonato Francesco Totti nella serie “Speravo de morì prima”, si può dire che, senza saperlo, si è preparato alla serie in onda su Sky dal 19 marzo applicando questo metodo per 25 anni. “Sono cresciuto col poster del Capitano appeso in camera”. Appunto. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo segreto: “Diventare padre mi emoziona. E con la Roma sogno l'Europa”

    Grazie a “C’è posta per te” Nicolò ha conosciuto la storia di Alessandro, orfano, e Maurizio, che vuole adottarlo: “E ora siamo ancora in contatto”

    Loro, che sapevano leggere il mondo attraverso gli occhi dei ragazzi, chissà come avrebbero raccontato la storia di Alessandro Migliorini e Nicolò Zaniolo, in puro ordine alfabetico. Sì, ci sarebbero voluti due registi come François Truffaut e Louis Malle a dipanare sguardi e parole. Così resta la cronaca, che ci ha raccontato il loro incontro, propiziato dal programma “C’è posta per te”, condotto da Maria De Filippi. Ma noi siamo andati oltre, cercando di sapere ciò che è successo da quando si sono spente le luci degli studi televisivi. Li abbiamo ritrovati tutti. Maurizio Mengoni, il papà acquisito, sempre più convinto di rispettare il desiderio di Monia, la sua compagna morta un anno fa; Alessandro, sempre più pronto a cogliere le opportunità che la famiglia Zaniolo gli ha offerto; Nicolò, sempre più conscio che la realtà è altro rispetto alla vetrina del calcio. Tutto questo con una avvertenza: questo incontro, andata in onda a gennaio, si è svolto in realtà assai prima (l’8 novembre) dell’inizio del 2021, cioè quando l’onda del gossip sulle vicende sentimentali di Nicolò e sulla paternità in arrivo, con relativa frattura con la ex compagna, divenisse terreno di battaglia sul quale gli Zaniolo sono stati costretti doverosamente a intervenire con azioni legali condotte dall’avvocato Antonio Conte. Ma adesso non è tempo di malinconie, soprattutto parlando con Alessandro e Maurizio. LEGGI TUTTO

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    Il bidone, la lumaca, la notte al museo: Gattuso-Milan in 10 momenti cult

    Domenica Rino ritrova gli amati colori rossoneri da avversario e la memoria corre all’indietro: quella volta che Costacurta lo rimproverò per i peli della barba nel lavandino…

    Gattuso e il Milan è una storia di trofei, scherzi e aneddoti. Soprattutto questi. Come quella volta che Rino mangiò una lumaca a pranzo per una scommessa. Oppure quando Ibra lo gettò nel bidone dell’immondizia perché “faceva il duro”. Milan-Napoli vedrà il ritorno di Ringhio a San Siro da allenatore degli azzurri. Il luogo dove ha vinto tutto e ha trascorso 13 anni di amore e passione (468 partite e 11 gol). Ecco le storie migliori. LEGGI TUTTO

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    Dalot: “Sento spesso Mourinho, gli sono grato per tutto. E sul futuro…”

    Diogo Dalot (difensore AC Milan) esulta per il suo gol in Verona-Milan 0-2 (Serie A 2020-2021) | News (Getty Images)

    Dalot: “Sono felice per quello che stiamo facendo”

    Intervenuto ai microfoni di Sportmediaset, il terzino del Manchester United in prestito al Milan, Diogo Dalot, ha parlato di Mourinho, del momento della squadra e della gara di ritorno contro i Red Devils. “Mi piace Mourinho, quando posso parlo con lui. E’ una grande persona e un grande allenatore, sono grato per tutto quello che ha fatto per me. Riguardo il Milan, sono molto felice per quello che stiamo facendo e sono contento per come sto giocando in questo stagione. Futuro? Sono tranquillo, a fine stagione vedremo.”

    Giovedì sarà il suo ventiduesimo compleanno e ci sarà anche il ritorno della gara di Europa League contro lo United, ecco le sue parole. “Il regalo perfetto sarebbe vincere e passare il turno. Sarebbe il miglior regalo da ricevere”. Intanto Tonali ha parlato ai microfoni di Milan TV. LEGGI TUTTO