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    Sanremo, non solo cantanti tifosi: anche i calciatori hanno i loro gusti musicali…

    (Photo by Handout/UEFA via Getty Images)

    (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
    Sanremo, l’evento musicale per eccellenza della canzone italiana arricchito dalla presenza di Ibra che si esibirà in un duetto con Mihajlovic cantando “Io Vagabondo” dei Nomadi. Anche i calciatori hanno i loro idoli musicali. E per restate in ambito sanremese,  Mkhitaryan è arrivato in Italia con la benedizione di Albano. Il cantante pugliese è stato invitato dallo staff del calciatore per intonare le note di “Felicità” al matrimonio del calciatore armeno della Roma. Stupisce chi si stupisce: nell’Est Europeo Albano Carrisi è uno dei cantanti più amati, ma non l’unico nel panorama calcistico… LEGGI TUTTO

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    Hubner: “Non è giusto crocifiggere Romagnoli!”

    Dario Hubner con la maglia del Piacenza

    MILANO – Il Milan, dopo un periodo non troppo favorevole, ha rialzato la testa in campionato battendo, per 2 a 1, la Roma di Paulo Fonseca. Oggi, il day after, durante il programma televisivo “L’inferno del Lunedì” in onda sulle frequenze di MilanTv è intervenuto Dario Hubner. Ecco le sue parole:
    Le parole di Dario Hubner a Milan Tv
    Dario Hubner sfida Billy Costacurta
    IL GOL DI ANTE REBIC PER IL 2 A 1 – “È stato bravo a tenerla bassa. Mi piace in alcune situazioni, e in altre mi fa impazzire dal nervoso. Certe volte sembra che non sia concentrato. Giocatori così però ti possono cambiare la partita, bisogna tenerli”.

    SU ALESSIO ROMAGNOLI – “Il Milan sta giocando bene da un anno e più. Non mi piace come sta venendo trattato Romagnoli, sta venendo crocefisso. Non mi sembra giusto dimenticare quello che ha fatto. Mi dà fastidio, mi metto nei suoi panni. Per due settimane la gente non può cancellare tutto quello che ho fatto. Ora è fuori condizione e il mister gli avrà dato un po’ di riposo. Ci sta che un giocatore vada in difficoltà fisicamente, ma attaccarlo così mi sembra fuori luogo“.
    SU STEFANO PIOLI – “Pioli sta facendo un grande lavoro in fase tattica offensiva. Se guardiamo tutti i giocatori vanno in attacca e tutti provano a tirare in porta. Ci sono tantissime soluzioni, la fortuna di adesso è che ora c’è il VAR, c’è la possibilità di dare giustamente il rigore subito se all’arbitro sfugge qualcosa“.
    SUL CONTATTO IN AREA DI RIGORE TRA KARSDORP E LEAO IN AREA DI RIGORE – “Sono due giocatori che stanno correndo, per me questo non è rigore. Il difensore corre e non è che vuole fare fallo. Il contatto c’è, ma mi sembrano rigori da non dare“.
    UN COMMENTO SULLA STAGIONE VISSUTA DA QUESTO MILAN –  “Deve essere orgoglioso di quello che ha fatto. L’obiettivo principale credo che sia la Champions, andando avanti così credo che lo otterrà. Pioli sta lavorando bene”.

    I calciatori del Milan abbracciano Rebic dopo il goal alla Roma LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi e i problemi al cuore della Juve: “Rabiot-Bentancur numeri impietosi”

    L’ex sui problemi del centrocampo: “Arthur indispensabile perché nessuno ha la sua personalità. Credevo molto nel francese e in Ramsey, ma che involuzione. McKennie serve anche per i gol. E Fagioli…”

    “Mi sembra che dal Porto in poi ci sia stata una piccola involuzione, mi auguro dovuta solo alle assenze importanti, in primis Cuadrado: si va nel momento più importante della stagione, la Juve deve e può fare di più, perché anche al netto delle assenze è una squadra forte”. Alessio Tacchinardi legge il momento della Juventus, che nelle ultime cinque partite ne ha vinta solo una, e va al cuore del problema. Letteralmente: il cuore della squadra, il centrocampo. LEGGI TUTTO

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    Ha lanciato Muriel e Cuadrado, ha stupito col Perugia: Cosmi prova un'altra magia

    L’allenatore torna in A nove anni dopo l’ultima volta. Ha segnato la storia del Perugia e lanciato talenti oggi consacrati. Ora deve salvare il club calabrese

    Il Tevere lo ha svezzato, cresciuto, plasmato. Non nella parte in cui si insinua tra i ponti di Roma, specchio della grandezza e dei peccati della Capitale, ma più a nord, nel tratto che tocca Perugia e dà al capoluogo umbro il suo mare, nell’unica regione del centro senza coste. Ecco, Perugia: la storia di Serse Cosmi parte da lì, dalle rive del Tevere su cui pescava con il padre Antonio e che hanno battezzato la sua prima, grande esperienza in panchina. LEGGI TUTTO

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    Milan: Tomori, la scommessa (vinta) che non ti aspetti

    Il difensore arrivato nel silenzio generale si sta prendendo spazio e fiducia. Al punto che Pioli può “recuperare” con calma Romagnoli

    Forte, anzi fortissimo. Aveva ragione Lampard, in tempi non sospetti, su Tomori: “E’ il presente e il futuro del Chelsea, se dipendesse da me non andrebbe più via”. Poi ha pagato proprio l’allenatore, Marina Granovskaia ha convinto Tuchel, la blindatura su Fikayo si è allentata. E’ stata la fortuna del Milan, un’operazione che nasconde vantaggi enormi. LEGGI TUTTO

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    Tomori e il riscatto da 28 milioni: il Milan ora ci pensa. Ma gli altri prestiti…

    Il club sta iniziando a valutare il riscatto del centrale del Chelsea. Diaz, Dalot e Meité sono destinati a tornare alla base

    Se non ha fatto la partita perfetta, diciamo che ci è andato vicino. O, quanto meno, Fikayo Tomori a Roma ha ripagato nel modo migliore possibile la fiducia che Pioli gli ha consegnato. Frangente stra-delicato perché in ballo non c’era semplicemente una maglia da titolare, cosa che Fik aveva già governato, ma un ruolo da protagonista al posto di Romagnoli. Al posto del capitano. Scelta tecnica, e non infortuni altrui. Tutta la pressione del mondo rossonero sulle spalle di un ragazzo di 23 anni sbarcato a Milanello da poco più di un mese. Da una parte serviva un certo coraggio da parte dell’allenatore, ma dall’altra occorreva che l’allenatore credesse totalmente nella scelta. E quindi in Tomori. LEGGI TUTTO

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    Skriniar-De Vrij-Bastoni: il bunker che può fare la storia

    Dopo i tanti gol presi, ora Handanovic ha subito una sola rete (rocambolesca) nelle ultime sette in A. E si rispolverano paragoni con i reparti top del passato

    Nelle ultime sette giornate di campionato, l’Inter ha subito un solo gol. Per altro abbastanza fortuito, con la deviazione di Escalante su punizione di Milinkovic-Savic a beffare Handanovic contro la Lazio. LEGGI TUTTO