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    Samp, Ranieri: “Calati dopo il primo tempo. Così l'Atalanta ti asfalta”

    GENOA, ITALY – NOVEMBER 26: Claudio Ranieri head coach of UC Sampdoria during the Coppa Italia match between UC Sampdoria and Genoa CFC at Stadio Luigi Ferraris on November 26, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

    La Sampdoria non assorbe la forza d’urto dell’Atalanta e cede i tre punti alla Dea. Sconfitta tutto sommato indolore per la squadra di Ranieri che nonostante la seconda sconfitta consecutiva rimane ben assestata nella sua “comfort zone”. I blucerchiati si sono giocati la partita sino in fondo, mettendo anche in seria difficoltà l’Atalanta ma sono stati penalizzati dagli episodi. Ranieri analizza la sfida ai microfoni di DAZN.

    CONTINUA –  La  Sampdoria appare troppo discontinua. Ed è stata punita. “Primo tempo molto bene, il gol non nasce da una disattenzione ma è una grande giocata di un campione dell’Atalanta. Dovevamo essere attenti per tutti i 90′. Noi abbiamo giocato la nostra partita, poi quando la Dea inizia a pressarti ti asfalta. Sino a quando siamo stati determinati e cattivi abbiamo tenuto botta, poi quando abbiamo perso mordacità. Non dobbiamo abbassare la guardia. L’obiettivo che ci siamo posti è di lottare sempre e di ripetere il cammino del girone d’andata. Vediamo quanti riusciamo a raccoglierne e sino a dove riusciamo a spingerci”.

    DERBY – Sfida forse condizionata dal derby della Lanterna. Anche le scelte, considerando la massiccia rotazione di uomini, sembrano finalizzate alla stracittadina. Ranieri spiega cosa ha portato a scegliere l’undici di partenza. “Keita è andato fuori perché non mi era piaciuto molto con la Lazio. La Gumina  è un nostro attaccante e ho scelto di utilizzarlo. Era in campo perché ritenevo che poteva esserci molto utile dal punto di vista fisico. Infatti quando è uscito la squadra ha perso un po’ il punto. Il derby certamente è importante e sappiamo benissimo quanto conti, specialmente in un momento in cui entrambe le squadre, lontane dalle sabbie mobili della classifica, potranno giocarselo un viso aperto. Sarà una sfida importantissima” LEGGI TUTTO

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    La moglie di Mertens: “Quanto amore per lui a Napoli. Vi racconto l'incidente con il Jet”

    Kat Kerkhofs, moglie di Dries Mertens, ha parlato del bomber del Napoli un’intervista concessa al giornale belga Het Nieuwsblad, in cui appaiono anche delle foto particolari della moglie dell’attaccante belga. Di seguito le sue dichiarazioni.

    La moglie di Mertens racconta Dries

    “Questo periodo di stop è stato il più lungo nella carriera di Mertens. È tornato in Belgio e qui non viene pedinato come a Napoli. È potuto tornare al supermercato per fare la spesa dopo un sacco di tempo. Qui posso mandarlo anche a buttare l’immondizia, a Napoli non è possibile perché lo riconoscono, ma qui non ha scuse (ride ndr). Dries è sbocciato tardi come calciatore ma ora fa cose pazzesche ed è diventato uno dei più forti al mondo”.
    La moglie di Mertens ha poi parlato dellmincidente col Jet privato:

    “Apparentemente sembrava più spaventoso di quanto non fosse. È stato piuttosto lento. Non ha mai pensato che stessimo per morire. Anche se ha sentito il pilota dire fanc***, fanc***, fanc*** (ride ndr)”.
    Su possibili bambini in futuro:
    “Bambini. Infatti. (ride ndr). Ci ho pensato, ma poi cosa devo fare se devo andare in Belgio o fare un programma? Chi ci verrebbe ad aiutare? Cose pratiche del genere. In ogni caso: sto cominciando ad arrivare a un’età in cui ti trovi di fronte alla tua fine biologica, per dirla senza mezzi termini. Ora, quando vado da un dottore, dice: se vuoi dei bambini, devi farlo subito. Mentre una volta era: hai tutto il tempo. Questo mi fa pensare. Ma non ho ancora una risposta”. LEGGI TUTTO

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    Gullit: “Sì, il mio Milan è tornato, lotterà per il titolo. Ibra? Meraviglioso”

    L’ex stella rossonera: “Le troppe assenze stanno pesando, ma la squadra c’è. Manchester battibile”

    Il 3 gennaio 1993 un lampo di Ruud Gullit gelò l’Olimpico. Il Milan era in dieci (espulso Baresi dopo 5’), la Roma sentiva l’odore del colpo. Ma un destro terrificante dell’olandese lasciò pietrificato Cervone e consegnò ai rossoneri un successo fondamentale nella corsa scudetto, vinto a fine stagione dagli uomini di Capello con quattro punti di vantaggio sui cugini dell’Inter, anche grazie a un’altra rete preziosa di Gullit nel derby. LEGGI TUTTO