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    Osimhen, arriva un premio dalla Nigeria ai Ballers Awards

    Nonostante i diversi mesi passati in tribuna per colpa dell’infortunio, Victor Osimhen ha ricevuto un riconoscimento incredibile in patria, per la prima volta. La stagione al Lille tra Ligue 1 e Champions League è stata straordinaria, l’inizio con il Napoli anche è stato ottimo ma il seguito molto di meno.

    OSIMHEN MIGLIOR CALCIATORE NIGERIANO
    Ai Ballers Awards infatti il calciatore azzurro ha vinto il premio come miglior calciatore nigeriano del 2020, considerato come anno solare. Il tutto è stato annunciato alla cerimonia, il premio poi è stato reso “pubblico” attraverso l’hashtag BallersAwards su twitter, con tanto di foto premio. Cerimonia ovviamente non di persona per la pandemia da Coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Lazio, Inzaghi: “Non abbiamo reagito, l'atteggiamento preoccupa”

    Simone Inzaghi nel post Bologna – Lazio

    ROMA – Seconda sconfitta consecutiva per la Lazio, che dimostra di non essersi ripresa dalla disfatta di Champions contro il Bayern Monaco. Il Bologna vince 2 a 0 al Dall’Ara grazie alle reti di Mbaye e Sansone. Nel primo tempo Ciro Immobile calcia malamente un rigore che Skorupski riesce addirittura a bloccare. Al termine della sfida si presenta ai microfoni di Lazio Style Radio Simone Inzaghi: “Una squadra come la nostra ha approcciato bene la partita. Poi il rigore sbagliato e il gol preso subito ha indirizzato la gara in un certo modo. Veniamo da due sconfitte brucianti, ora dobbiamo guardare avanti. Per come abbiamo tenuto il campo, non si doveva perdere così. Se avessimo giocato altri 90′ non avremmo segnato, oggi il destino ha deciso così. Ma una squadra come la nostra doveva reagire. Lasciamoci alle spalle questi due risultati. Dobbiamo tornare a vincere. La forza di una squadra si vede soprattutto dopo le sconfitte. Ora avremo due sfide con le torinesi e dobbiamo rialzarci subito. Abbiamo avuto tante situazioni, ma dovevamo essere più forti degli episodi sfavorevoli. La sconfitta contro il Bayern non ha influito. Nei primi 20′ abbiamo fatto molto bene. Guardiamo alla prossima, servono punti già fra tre giorni col Torino.

    Inzaghi ai microfoni di Sky Sport: “Una squadra ambiziosa e forte come la nostra deve reagire in maniera diversa. Le partite sono indirizzate da episodi. Abbiamo dominato la gara, ma siamo qui a parlare di un 2 a 0 che fa male alla nostra classifica. Paradossalmente delle ultime 4 partite oggi è quella dove abbiamo sofferto meno, ma abbiamo perso. La classifica è ancora corta, ma ci servono punti subito. Non voglio le scuse legate alla Champions. Mi preoccupa la non reazione della squadra dopo un evento negativo e oggi non l’ho vista. Sicuramente abbiamo gestito male alcune ripartenze. Il secondo gol del Bologna è stato un eurogol. Pur giocando altri 180′ non avremmo segnato. Ora si vedrà il nostro vero valore. Abbiamo bisogno di tornare a vincere. Sappiamo che il nostro obiettivo è arrivare fra le prima quattro”. LEGGI TUTTO

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    Inter, parola di Cruz: “Lautaro-Lukaku, coppia top. Conte come il Mancio”

    I ricordi (e il presente) del Jardinero: “Romelu mi ricorda Adriano. Antonio sta riportando la squadra in alto, come Roberto a suo tempo…”

    La doppietta in casa della Juventus, il gol al Milan dopo 11” dal suo ingresso in campo. Istantanee scolpite nella memoria dei tifosi dell’Inter, ma solo la punta dell’iceberg dell’avventura in nerazzurro di Julio Ricardo Cruz: sei stagioni, 75 gol, quattro scudetti, tre vittorie in Supercoppa, due Coppa Italia. L’argentino è stato uno dei volti del ciclo vincente guidato da Mancini, una pedina chiave anche entrando dalla panchina. LEGGI TUTTO

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    Olivieri, l'uomo che scoprì Romagnoli: “Milan, non è lui il problema”

    Il talent scout che per primo valorizzò anche il talento di Florenzi, Pellegrini e Politano parla del capitano rossonero: “Il suo contratto va rinnovato. E al Milan consiglio Ricci”

    Pepita d’oro col “violino nei piedi”. Chiedetegli di Romagnoli e Attilio Olivieri risponderà così, voce roca e dialetto romano: “Alessio era una canna vuota, secco secco, due gambe come manici di scopa, ma con il fuoco dentro”. Diventerà il capitano del Milan. “Gli rinnovassero ‘sto contratto però…”. Attilio ha 70 anni, vive a Roma e ne ha passati 30 a Trigoria a come talent scout, scoprendo campioncini “dove nessuno andava a guardare”. Florenzi ad Acilia, Pellegrini all’Almas, Politano a Selva Candida, Romagnoli a Nettuno. LEGGI TUTTO

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    Italiano avvisa lo Spezia: “Tutti ci davano per salvi, ma con il Verona sono retrocesso…”

    CROTONE, ITALY – DECEMBER 12: Head coach of Spezia Vincenzo Italiano gestures during the Serie A match between FC Crotone and Spezia Calcio at Stadio Comunale Ezio Scida on December 12, 2020 in Crotone, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

    Lo Spezia conquista un pareggio che vale come e più di una vittoria. I liguri rimontano il doppio svantaggio dal Parma e portano a casa un risultato che permette di mantenere invariate le distanze da una diretta concorrente e lasciarsi alle spalle uno sconto diretto che sembrava poter riaprire la lotta salvezza. Italiano commenta la sfida i microfoni di Sky Sport.

    FONDAMENTALE – Punto che pesa tantissimo nell’economia della salvezza. Lo Spezia si è divincolato dall’abbraccio del Parma che rischiava di trascinarlo giù in classifica. “Siamo partiti come abbiamo finito il secondo tempo di Firenze, andando piano. La palla non viaggiava. In occasione della prima rete siamo stati fermi, per fortuna siamo riusciti a rimediare ai nostri errori.  E se si va sotto di due reti o si cambia o si perde la partita. Siamo riusciti a pareggiarla. Una buona reazione, pareggiare questo tipo di sfide non è mai semplice.  Contro le grandissime assumiamo un atteggiamento diverso perché ci costringono a interpretare la gara in un modo diverso. Quando dobbiamo gestire il pallone non siamo ancora evidentemente pronti. Se non siamo aggressivi, rischiamo. Siamo riusciti a prenderci il punto con grande determinazione”.

    SERENI – Un pareggio che lascia i bianconeri in una situazione di relativa tranquillità. Dieci, i punti di vantaggio sul terzultimo posto occupato proprio dal Parma. E a fine anno, saluti. “Gli attestati di stima fanno piacere, ma mi interessa chiudere bene questo campionato. Conservare la massima serie è fondamentale. Ne va delle carriere di tutti. Non ci sentiamo affatto salvi. In carriera sono retrocesso due volte pur totalizzando 39 punti e mi è già successo, quando ero con l’Hellas Verona, di essere stato etichettato come salvo e poi di ritrovarmi in una categoria inferiori. Ancora oggi non mi spiego come sia successo. Forte di questa esperienza, non penso ad altro che alla salvezza da raggiungere il prima possibile. Quattordici partite sono tantissime, dobbiamo mantenere la concentrazione”. LEGGI TUTTO