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    Si è ritirato Barrientos, l'uomo che mandava Messi in panchina

    Portato a Catania per “un piatto di lenticchie” da Lo Monaco nel 2009, lo scarso feeling con Giampaolo, il carattere difficile, un talento unico: smette con il calcio un fantasista cult, uno di quelli che se…

    “Pitu” Barrientos per quei motivi lì: bassino, tecnico, dribblomane, colpo a effetto e curva giù. Quindi “El Pitu”, “il Puffo”, quello che mandava in panca… Messi. Basta un flashback: Argentina, 2004, Stadio Maradona a La Paternal. LEGGI TUTTO

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    I club devono provare a trasformare i social da problema a risorsa

    Il caso del fantacalcio proibito ai giocatori dell’Aston Villa dimostra quanto sia anacronistico il rapporto tra alcune società e le innovazioni tecnologiche

    L’Aston Villa ha proibito ai suoi dipendenti di giocare al fantacalcio. Già detta così fa un po’ ridere. La ragione poi per cui si è arrivati a questo provvedimento è ancora più anacronistica: venerdì sera alcuni calciatori e membri dello staff della squadra di Birmingham avevano tolto Grealish, il miglior giocatore dei Villains, dalle loro formazioni per il weekend, alimentando così le voci di un infortunio che la società stava cercando di tenere segrete. LEGGI TUTTO

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    Ma Totti può servire da dirigente a questa Roma?

    L’ex capitano giallorosso è stimato da tutto il vertice. E ha aperto a un ritorno

    La mano gliel’ha tesa lui due sere fa, parlando su Bobo Tv con tutti i suoi amici (Vieri, Cassano, Vendola e Adani). Ed andando diretto al cuore della questione, come fa spesso Francesco Totti, senza mezze parole: “Se i Friedkin mi dovessero chiamare mi siederei con loro a parlarne. Nella Roma oggi sono tutti stranieri: la proprietà, l’allenatore, il general manager. Serve uno che conosca l’ambiente, questo manca alla Roma”. Per molti un’autocandidatura, per altri un’analisi di un club che conosce come le sue tasche. LEGGI TUTTO

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    I sogni, i piedi, gli scacchi: cosa rende Handanovic immortale?

    Spazzava via la palla quando si usava così, costruisce ora che si costruisce, parla poco, para se serve, comanda senza urlare, incassa e poi dimostra: viaggio nell’anima del più grande segreto dell’Inter

    Para come parla. Fa e dice quello che serve, se serve. Con il tempo è diventato più asciutto: mai stato loquace, mai stato quello che si buttava per dimostrare qualcosa, che usciva per spaventare qualcuno. Adesso ha scarnificato la presenza, ridotta all’essenziale. Conserva l’istinto per il gesto improvviso e salvifico, la mano che appare come in un gioco di prestigio, non c’è e invece eccola. LEGGI TUTTO

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    Samp, Thorsby: “In Italia a terra al minimo contatto ma non sono simulazioni…”

    Thorsby (getty images)

    E’ uno dei centrocampisti più sorprendenti di questa Serie A, Morten Thorsby, calciatore della Sampdoria, ha rilasciato un’intervista a Ilcalcionordico.com, dove ha ripercorso alcune tappe della sua carriera: “Ho giocato tanto in U21 e adesso voglio farmi vedere anche in Nazionale maggiore. È questo il mio obiettivo principale per il prossimo periodo. In Italia non posso fare contrasti duri come facevo prima, tante volte gioco al limite, quindi sto cercando di migliorare in questo aspetto. Mi devo ancora abituare, è una questione di cultura, appena un giocatore in Serie A sente un contatto si butta in terra. Non è una questione di simulazione, i calciatori sono molto intelligenti. Se in futuro vuoi diventare allenatore, giocare in Italia è molto interessante perché qui impari la tattica, come funziona il gioco e per me è importantissimo. Giochi ma al tempo stesso è come se fosse una scuola. È una fortuna avere un allenatore così competente ed esperto come mister Ranieri”.

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    Calhanoglu, balla un milione per arrivare al rinnovo

    Accordo vicino fino al 2025, appuntamento per domani: il club rossonero offre quattro milioni di ingaggio, il turco ne chiede cinque

    Appuntamento a Casa Milan, con il proposito di confezionare il rinnovo sino al 2025. Hakan Calhanoglu non è mai stato così vicino all’intesa con i dirigenti rossoneri. Perciò l’appuntamento per domani con Gordon Stipic, l’agente del centrocampista turco, appare più importante di altri. LEGGI TUTTO

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    Juve, Pirlo come Max: rosa e orgoglio per la rimonta da “decima”

    Nel 2015-2016 Allegri risalì dal 12° posto e vinse il 5° titolo di fila in volata: adesso servono continuità e giocatori al meglio

    C’è un precedente, più delle quote scudetto (in crescita dopo la vittoria sul Crotone), a tenere vive le speranze bianconere di mettere le mani sul decimo scudetto di fila nonostante l’attuale divario dalla vetta: stagione 2015-16, la seconda con Massimiliano Allegri in panchina, quando la Juventus risalì dal dodicesimo posto al primo e beffò il Napoli in volata quando sentiva già profumo di tricolore. LEGGI TUTTO