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    CR7 non segna da tre partite, Dybala e Morata sono debilitati e anche Kulusevski non sta bene: quanti problemi per Pirlo

    Mille e una notte: domani. Il grande buio è calato per la prima volta in stagione sugli attaccanti della Juve. A tratti devastanti, ora più che altro devastati dalle difficoltà di un febbraio complesso. Cristiano Ronaldo non segna da 347 minuti: le partite (intere) contro Porto, Napoli e Inter, 77 minuti contro la Roma. Dejan Kulusevski non fa gol da 308, Alvaro Morata non si sblocca da 324. Sono tanti, anche perché entrambi hanno segnato l’ultima volta alla Spal, non l’avversaria più significativa dell’anno. Sommando le reciproche astinenze, si arriva a 979 minuti senza un’esultanza. LEGGI TUTTO

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    Genoa, l'orgoglio di Ballardini: “Pareggiare così ti dà un'energia unica”

    FROSINONE, ITALY – SEPTEMBER 30: Genoa CFC head coach Davide Ballardini looks on during the Serie A match between Frosinone Calcio and Genoa CFC at Stadio Benito Stirpe on September 30, 2018 in Frosinone, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

    Il Genoa di Ballardini non finisce mai. Due volte sotto, due volte pareggia, nonostante l’inferiorità numerica.  Il Grifone pesca un pareggio in pieno recupero contro l’Hellas Verona. Sfida molto emozionante. Decisivo, il nono gol in serie A di Badelj che pesca il jolly dalla media distanza e trova la sua prima rete in campionato con la maglia rossoblù. Il tecnico analizza la sfida ai microfoni di Sky Sport.

    CARATTERE – Una squadra evidentemente in salute e con grande carattere. Il Genoa ha messo in campo carattere e intensità. Un pareggio che vale una vittoria. Meritato non tanto per quanto visto in campo, ma per il coraggio di provarci. “Ero felice, molto contento. Sono straordinariamente soddisfatto di un risultato ottenuto contro una squadra che ha gamba, forza e qualità. L’Hellas è una squadra che sviluppa idee di calcio e per vincere dovevamo essere al massimo. Noi non eravamo al meglio ma siamo riusciti ugualmente a raggiungere il pareggio e a prendere un punto”. Oltre al carattere il Genoa è diventato concreto. Quasi cinico. “Ancora fatichiamo a mantenere equilibrio e compattezza se inseriamo troppe punte. E comunque l’Hellas non fa ragionare è una squadra che fa giocare male tutti. Non siamo cinici, è la partita che ci ha portato in questa situazione. Sino a che siamo stati in parità numerica abbiamo giocato nella metà campo dell’Hellas. E il gol nasce dalla volontà di renderci pericolosi sino alla fine e in inferiorità numerica”.

    AUTOSTIMA – Una rimonta che rispecchia l’autostima di una squadra ritrovatasi come gruppo, nel senso più pieno del termine. Partita che rappresenta, per certi versi, il manifesto del nuovo corso. Una squadra capace di rimanere, nonostante la fatica, aggrappata alla partita. “Questa sfida dimostra che la nostra squadra è composta da ragazzi serissimi. E Badelj ne è l’esempio. Il gol è il frutto di tutto ciò si vede in campo. Oggi non era facile, il Verona non ti permette di giocare bene al calcio e ha delle individualità importanti. Pareggiare una partita del genere ti dà energia che poche altre partite possono dare. Questo è un punto di straordinaria importanza”. Il derby si avvicina. E il Genoa si avvicina alla Samp. “Non è una partita come le altre, ma ci penseremo quando arriverà il momento. Non è il momento, ancora, di guardare la classifica. Tutti i punti che arrivano, e speriamo di meritarceli, saranno frutto del nostro lavoro. Pensiamo una partita alla volta e cerchiamo di interpretarla al meglio”. LEGGI TUTTO