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    Derby indimenticabili: 1988, il dominio del Milan di Sacchi e la spugna dell’avvocato Prisco

    È il 24 aprile del 1988 quando Inter e Milan si affrontano in un derby che la Gazzetta dell’epoca definisce “così equilibrato come non lo si ricorda da tempo immemorabile”. Eppure, sul campo non c’è partita e il dominio rossonero è impressionante. Ascolta il nostro podcast

    Divertenti o noiosi, decisi all’ultimo istante o indirizzati già dall’inizio, risolti dalla giocata di un campione o da un episodio fortunato. I derby di Milano tra Inter e Milan sono tutti, a loro modo, indimenticabili. Nella memoria collettiva dei tifosi rossoneri, ad esempio, resterà sempre il 2-0 della stagione 1987-88, in una partita dominata dall’inizio alla fine e segnata dai gol di Gullit e Virdis.

    Riviviamo le emozioni di quella partita con le voci di Fabio Russo, Chiara Soldi, Giacomo Detomaso e dello stratega di quel Milan irripetibile, Arrigo Sacchi. Ascolta il podcast cliccando qui sopra. E segui la pagina di Gazzetta su Spotify! LEGGI TUTTO

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    Il derby di Cracco: “Sono milanista e amavo Kakà, ma ho cucinato per Figo”

    Il famoso chef stellato, tifoso rossonero, commenta la stracittadina di sabato: “Nessuno stadio ha l’atmosfera di San Siro”

    Il derby è il derby per tutti, non solo per i calciatori in campo ma per ogni abitante di Milano: professori, avvocati, medici e cuochi. Proprio questi ultimi sono tra i più appassionati, motivo per cui abbiamo deciso di sentire il parere di uno chef d’eccezione e milanista di ferro: Carlo Cracco. LEGGI TUTTO

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    Il derby di Oldani: “Tifo Inter, ero un 9 alla Altobelli. E Lukaku non mi manca”

    Lo chef stellato ci racconta tutto sulla sua passione nerazzurra: “Marotta e Ausilio stanno facendo un lavoro straordinario. E tra i miei clienti Barella è quello che più mi dà soddisfazioni” 

    Francesco Maletto Cazzullo
    14 settembre – MILANO

    Ci sono chef che appena hanno successo migrano verso lidi esotici, e ci sono chef che restano legati al nido, al territorio, al Paese dove hanno imparato tutto; e restano fedeli alla squadra dell’infanzia. Davide Oldani appartiene alla seconda specie. Il suo ristorante è sempre a Cornaredo, alla periferia di Milano; e il suo cuore batte sempre per l’Inter. LEGGI TUTTO

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    Anche a Madrid è febbre per Inter-Milan

    Il derby tra Inter e Milan, in programma sabato 16 settembre, non si gioca solo a Milano. A Madrid, il nostro Filippo Maria Ricci, ha intervistato Andrea Grimaldi (di Milan Club Madrid) e Federico Jaselli Meazza (di Inter Club Madrid e nipote di Giuseppe Meazza).  LEGGI TUTTO

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    Quarant’anni fa Penzo fece la storia d’Europa

    Destinato a una carriera da comprimario, quella sera contro il Lechia Danzica l’attaccante della Juve si prese la vetrina. Per quattro volte

    In una sera di quarant’anni fa Nico Penzo firmò una piccola grande impresa che però venne presto dimenticata. Si sa: il tempo vola, scompiglia le pagine dell’almanacco e il setaccio dei ricordi qualcosa trattiene e altro lascia andare. Quella sera – era il 14 settembre 1983 – Penzo segnò non uno, non due, nemmeno tre, bensì quattro gol in una sola partita di coppa, nello specifico la Coppa delle Coppe, che sedici anni dopo sarebbe stata dimenticata anche lei, anzi costretta ad una riverniciata e camuffata sotto altro nome. LEGGI TUTTO

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    Juve, Sissoko: “Pogba, che dispiacere. Sono convinto sia un errore”

    del 13/09/23 alle 22:50 di Fabio Marzano La Juve continua a vivere in un clima di tensione dopo il terremoto che si è abbatutto su Paul Pogba, coinvolto in un caso di positività al testosterone dopo un controllo antidoping. I rischi per il giocatore sono elevati, che potrebbe anche andare incontro ad uno stop che varia dai ai 4 anni di squalifica e in attesa delle controanalisi è stato momentaneamente sospeso in via cautelare. Sulla vicenda si è espresso anche l’ex centrocampista della Juve Momo Sissoko, che ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni deIlBiancoNero.com. Che idea ti sei fatto su questa vicenda?”Sono molto triste per Paul. Dopo tutti i problemi che ha avuto ne stanno arrivando altri veramente gravi e di questo ne sono dispiaciuto. Conoscendo Pogba sono convinto che si tratti di un errore, poi non sappiamo con certezza se sia vero o meno, però spero che si siano sbagliati e che possa tornare a giocare il prima possibile”. Cosa deve fare ora la Juve?”E’ difficile per la società, così come lo è per il giocatore. L’importante è che entrambe le parti trovino una soluzione e mi auguro che questo problema rientri il prima possibile, soprattutto per Paul”. Passando ad un altro caso delicato, avresti agito allo stesso modo di Bonucci? “Non lo so. Non sappiamo con esattezza cosa sia accaduto quindi non te lo saprei dire. La verità è che Bonucci ha fatto tanti anni alla Juve, ha dimostrato di essere un campione e ha vinto tantissimo. Bisogna starci dentro per capirlo, mi auguro che trovino un accordo perchè avvenga un divorzio da gentleman”. Pensi che Fagioli possa raccogliere l’eredità di Pogba? “Si, è un giocatore che ha le qualità per far fare bene alla Juve e lo ha già dimostrato in passato. Deve solo crescere di più a livello di testa ma può sostituirlo benissimo”. Chi vedi come favorita per lo scudetto?”La Juve deve sempre lottare per lo scudetto, ma ci sono molte squadre forti. Napoli, Roma, Milan e Inter sono quelle più accredidate, ma la Juve ha tutte le carte in regola per vincerlo”.  Carica altri LEGGI TUTTO

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    Serie A, è mal d’Africa: per un mese rischiamo di perdere quasi 50 giocatori

    Il torneo per nazioni porterà via molti nomi illustri del campionato: chi arriva in finale può saltare fino a sei gare. Solo tre squadre non sono “a rischio”Rischia di essere una vera migrazione. La Coppa d’Africa 2024 ha buone possibilità di stabilire il record di partecipazione al torneo di giocatori in arrivo dalla Serie A. Finora il problema dell’esodo degli africani era stato affrontato solo al Fantacalcio. Con la chiusura del ciclo di qualificazioni i club possono iniziare a fare i propri conti, anche se resta da vedere chi sarà convocato. Al momento abbiamo calcolato 49 convocabili, ma ce ne sono altri che sono indecisi sul proprio futuro nazionale e potrebbero essere corteggiati e alla fine conquistati. LEGGI TUTTO