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    Cuni e Arijon Ibrahimovic, c’è un po’ di Bayern che brilla a Frosinone

    L’attaccante albanese è un classe 2001, l’esterno sinistro ha 17 anni: entrambi sono cresciuti nelle giovanili del club bavarese. E ora Di Francesco se li gode

    Uno arriva dalla terza divisione tedesca, l’altro fino allo scorso anno giocava con l’U19 del Bayern Monaco. Sono Marvin Cuni e Arijon Ibrahimovic, l’inedita coppia-gol del Frosinone. L’attaccante albanese è un classe 2001, l’esterno sinistro ha 17 anni: entrambi sono cresciuti nelle giovanili del club bavarese. Con le reti segnate contro l’Empoli hanno finalmente mostrato a tutti cosa sanno fare. Due giocatori analizzati per mesi dal team di osservatori a disposizione del direttore sportivo Angelozzi.  LEGGI TUTTO

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    Esodato, retrocesso, fuori progetto, tenuto per necessità: perché McKennie ora è la chiave

    Reinventato esterno a tutta fascia nell’emergenza senza Rabiot. Sono lontani i tempi in cui la Juve ha provato in ogni modo a liberarsene. Ora Allegri non riesce a farne a meno: nove partite di fila da titolare come mai prima in bianconero

    Nove partite di fila da titolare Weston McKennie le ha giocate l’anno scorso al Leeds, ma alla Juve non le aveva mai fatte: c’è tutto perché arrivi a dieci sabato con il Cagliari, vista la coperta cortissima nel suo ruolo naturale, per l’assenza di Rabiot oltre a Fagioli e Pogba, e anche nel suo ruolo acquisito, con Weah ancora ai box. Quinto giocatore più utilizzato quest’anno da Allegri, è stato fin qui il miglior centrocampista per media voto Gazzetta (6.15), più volte sopra la sufficienza (Lecce, Lazio, Fiorentina) che sotto (Empoli, Atalanta). Vederci una correlazione diretta ha un che di azzardato, ma l’unica di queste nove partite da titolare in cui è rimasto sotto i 70 minuti, in casa del Sassuolo, la Juve ha perso. Come cambia il mondo.  LEGGI TUTTO

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    Cori razzisti a Vlahovic, Kean e McKennie, curva Fiesole punita. Serie A, in tre fermi un turno

    I provvedimenti disciplinari: dopo i cartellini dell’ultima giornata, scatta la squalifica per Rabiot, Toloi e Kabasele. La curva del Franchi out un turno, pena sospesa con la condizionale per un anno

    Il Giudice Sportivo ha deciso la chiusura per un turno della Curva Fiesole dello stadio di Firenze Artemio Franchi per “cori beceri e di discriminazione razziale nei confronti di tre calciatori” – Dusan Vlahovic, Moise Kean e Weston McKennie – “prima dell’inizio della gara ed al termine della stessa” domenica sera contro la Juventus. Pena sospesa per un anno con la condizionale: “Se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione”.

    i giocatori—  Tra gli altri provvedimenti nei confronti delle società, ammenda di 6 mila euro per Cagliari e Genoa, di 5 mila euro all’Inter, di 2 mila euro a Verona e Napoli, di 1500 euro ad Atalanta, Fiorentina e Roma. Per quanto riguarda i giocatori, il Giudice Sportivo ha preso atto di fatto dei cartellini dell’ultima giornata dei giocatori diffidati, facendo scattare la squalifica per i diffidati Rabiot (Juventus), Toloi (Atalanta) e Kabasele (Udinese).  LEGGI TUTTO

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    Juve, Yildiz e Huijsen entrano in prima squadra: adesso è ufficiale

    Adesso è anche ufficiale: Huijsen e Yildiz sono giocatori da prima squadra. Lo comunica la Juventus attraverso il proprio sito ufficiale. IL COMUNICATO – Dean Huijsen e Kenan Yildiz, da oggi, martedì 7 novembre 2023, fanno parte della Prima Squadra della Juventus. Per entrambi, che già gravitano intorno alla Prima Squadra da tempo, il punto d’arrivo di un percorso iniziato con la maglia dell’Under 19 bianconera e proseguito con la Next Gen. Per Yildiz, che nel frattempo ha trovato l’esordio anche con la Nazionale Maggiore della Turchia, sono già cinque le presenze in Serie A quest’anno. Huijsen, invece, ha esordito a San Siro, contro il Milan, mostrando fin dai primi istanti in campo personalità e talento. Carica altri LEGGI TUTTO

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    Dna Inter: in Lautaro c’è qualcosa di Vieri e Icardi. E non solo

    Il capitano di Inzaghi insegue Bobo e Mauro tra i marcatori nerazzurri all-time. Da loro prende alcune caratteristiche, in altre invece li supera…

    Essere lì, tra i dieci cannonieri della intera storia interista, è già un motivo di grande, grandissima, soddisfazione. Ma Lautaro Martinez adesso ha, giustamente, un altro obiettivo: continuare a far gol, come ha sempre fatto e come sta dimostrando di saper fare anche in questa stagione, per superare di slancio altri due straordinari cannonieri: Mauro Icardi e Bobo Vieri. LEGGI TUTTO

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    Milan, Colombo sarebbe servito più di Okafor e Jovic

    I rossoneri sul mercato hanno speso (male) più di cento milioni, e l’attaccante del Monza è già un rimpianto

    Stefano Pioli lo ha riconosciuto senza troppi giri di parole, ieri, quando ha ammesso che la sfida di stasera può rappresentare la svolta in Champions League, perché il Milan non può più sperare nei risultati degli altri. E quindi: o vince per la prima volta contro il Psg, dopo due pareggi contro il Newcastle e il Borussia Dortmund e la brutta sconfitta a Parigi, o dice addio alla coppa più affascinante, anche se in teoria rimarrebbe ancora qualche piccola speranza. LEGGI TUTTO

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    Da “Pioli is on fire” a Pioli out: cos’è cambiato nel cuore dei milanisti

    Intransigenza tattica, scelte insolite, prestazioni infortuni: sono tanti i capi d’accusa che i tifosi imputano all’allenatore. È anche per questo che la gente rossonera riaccoglierebbe a braccia aperte Ibra

    Così ricorrente da spiazzare perfino Bob Sinclair, uno dei dj più famosi del mondo, ritrovatosi spaesato di fronte a quel “Pioli is on fire” urlato a squarciagola da mezza discoteca. Niente “Feed from desire”, niente Gala, nessuna canzone dell’anno, piuttosto un coro per Stefano Pioli, l’allenatore campione d’Italia con il Milan diventato un cult estivo. LEGGI TUTTO