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    Tre motivi per cui questo nuovo Milan è impressionante

    Il nuovo Diavolo di Pioli è più avanti della Juventus e non invidia più i muscoli dell’Inter

    Il Milan di sabato è stato impressionante per tre buone ragioni. La prima: la potenza. Il Toro è squadra fisica, da corsa e combattimento che nella stagione scorsa ha battuto due volte il Diavolo. Stavolta Pioli l’ha spazzato via con una spallata, quasi senza accorgersene. LEGGI TUTTO

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    Taremi-Milan, l’ora della verità: oggi incontro tra l’iraniano e il Porto

    I rossoneri restano fermi sulla loro offerta di 15 milioni mentre lavorano alle uscite. L’alternativa è Ekitike, ma su di lui è spuntato il West Ham

    Due volte a Bologna e quattro con il Toro: media di tre gol segnati a partita. Tre marcatori già iscritti alla classifica cannonieri e uno, Giroud, sul trono. Leao, miglior realizzatore dell’ultimo campionato rossonero, in attesa di iniziare la sua personale scalata. Visto così, l’attacco non sembrerebbe aver bisogno di nuovi gol. Pioli però, che gode di un punto di osservazione privilegiato, è più prudente: “Giroud è un grandissimo giocatore, ma è chiaro che quando ci sarà la Champions, volendo essere competitivi in entrambe le competizioni, nessuno potrà garantirti il 100% per tutta la stagione. Più soluzioni abbiamo e meglio sarà: la società vedrà cosa fare”. Se finora l’attacco ha meritato applausi e onori, c’è un rovescio della medaglia da considerare: i prossimi 37 anni di Giroud, che impongono una gestione prudente, al di là dell’entusiasmo di Olivier (“Un mio vice? Secondo me siamo a posto così, non so se c’è bisogno di un altro giocatore”). Il sostituto attuale è Noah Okafor, un attaccante diverso per caratteristiche e, finora, differente nel rendimento sottoporta: non è mai arrivato in doppia cifra, nell’ultimo campionato austriaco si è fermato a quota sette. L’alternativa dell’alternativa è Lorenzo Colombo, cinque gol a Lecce come massimo rendimento in Serie A. In rossonero una sola rete al Bodoe Glimt, estate 2020, qualificazioni all’Europa League. La Champions a cui ambisce Pioli è un’altra cosa. Detto però che Colombo sta ben impressionando l’allenatore per crescita e applicazione: se non si creeranno le condizioni per il decimo colpo dell’estate, Colombo resterà in rosa e non sarà un ripiego.

    le ipotesi—  Le condizioni devono crearsi con il Porto per Taremi: il Milan non alzerà la propria offerta a 20-25 milioni, cifra indicata dai portoghesi per privarsi del centravanti. Per l’iraniano, 31 gol nell’ultima stagione e ancora a secco quest’anno, i rossoneri possono arrivare a 15. Aiuterebbe la cessione degli altri esuberi rossoneri: da Saelemaekers a Origi, partenze utili a riempire un po’ le casse e a non svuotarle per saldare ingaggi pesanti (specie quello dell’ex Liverpool). Il Porto invece dovrebbe poi gestire l’ira di Sergio Conceicao, per cui Taremi è un titolarissimo della squadra. Problemi che non riguardano la dirigenza milanista, decisa piuttosto a soddisfare Pioli. Già in giornata se ne potrebbe sapere di più: il Milan aspetta evoluzioni dall’incontro previsto tra il club e gli agenti del giocatore. La pista alternativa che conduce a Hugo Ekitike, ventunenne del Psg, si è fatta in salita: ha un bagaglio molto meno ricco di gol ma pronto a essere riempito. Rispetto a Taremi (31 anni) ha certamente maggiori prospettive. Il West Ham è l’altro club sulle sue tracce: in questi ultimi giorni di trattative gli inglesi si sono portati avanti rispetto al Milan, ma non nelle preferenze di Ekitike, che continua a mettere i rossoneri in cima alla sua lista di gradimento. Un sogno di difficile realizzazione. LEGGI TUTTO

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    Totti jr all’esordio: in campo per 3′ nella Primavera del Frosinone

    Il classe 2005, attaccante, aveva lasciato le giovanili della Roma per poter trovare più spazio

    Tre minuti più recupero, pochi per lasciare il segno. Ma sufficienti a scrivere una nuova pagina della dinastia: Cristian Totti, classe 2005 e primogenito di Francesco e Ilary Blasi, ha esordito oggi nel campionato Primavera con la maglia del Frosinone. 

    Numero 11 sulla schiena, dentro all’87’ nel match perso 3-0 dai giallazzurri sul campo del Bologna. Totti junior, attaccante, ha lasciato in estate la Roma dove ha giocato fino all’U18. A Frosinone – sotto la guida tecnica di Angelo Gregucci – è arrivata invece l’opportunità di trovare più spazio nel massimo campionato giovanile. Avrà tempo e modo per farsi conoscere, dopo questo assaggio di campo amaro per il risultato di squadra ma significativo nel suo percorso di crescita. LEGGI TUTTO